Il calendario non è un semplice susseguirsi di giorni ma la memoria e la celebrazione dei misteri della fede, di Maria Santissima e dei Santi

Calendari  ideologie e apostasia


Nella vita cristiana, e in riferimento alla Liturgia, che è preghiera ufficiale della Chiesa, “fonte e culmine” di tutta la vita di fede, il calendario non è un semplice susseguirsi di giorni, ma è segnato dalla memoria e celebrazione dei “misteri” della fede, cioè degli avvenimenti salvifici della vita di Gesù, o dalla memoria e intercessione di Maria Santissima e dei Santi.

Nella Liturgia della Chiesa (dopo la riforma post-conciliare), abbiamo in ordine di importanza, oltre ogni domenica (Pasqua settimanale), le solennità (in primis del Signore, poi della Madonna e di alcuni Santi), poi le feste, quindi le memorie obbligatorie, quelle facoltative e infine le ferie.

La Pasqua, in quanto avvenimento della risurrezione di N.S. Gesù Cristo, centro e culmine di tutta la storia e dello stesso Vangelo e quindi di tutta la fede cristiana, è il cuore di tutto l’anno liturgico.
Si celebra sempre di domenica perché avvenne in questo giorno. Gesù è stato infatti crocifisso e sepolto il venerdì, vigilia della Pasqua ebraica* e quindi del grande sabato, ed è risorto “il terzo giorno”, cioè due giorni dopo (secondo l’uso allora comune di contare anche il giorno iniziale).

*La Pasqua ebraica, che cadeva di sabato, come il sabato era la festa settimanale in quanto 7° giorno e giorno del “riposo” stesso di Dio dopo la creazione, celebrava (e celebra) la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto e il “passaggio” (in ebraico “pesach”, da cui il termine italiano “pasqua”) del mar Rosso per intervento divino e sotto la guida di Mosè.

La data della Pasqua varia ogni anno perché è celebrata in base alla luna, cioè la prima domenica dopo il primo plenilunio (luna piena) di primavera (cioè dopo l’equinozio del 21 marzo).

Non è per sé esatto dire che la Pasqua cade di domenica, perché al contrario è la domenica ad essere la “Pasqua settimanale”. Per questo i cristiani da sempre hanno festeggiato questo giorno, santificandolo anzitutto con l’incontro col Risorto stesso nell’Eucaristia (S. Messa). In questo modo persino il III Comandamento (dal Decalogo dell’Antico Testamento), che obbligava a santificare il sabato come 7° giorno (giorno del riposo stesso di Dio dopo la creazione e Pasqua settimanale) si è attuato e perfezionato nel cristianesimo con l’obbligo morale della “santificazione” del primo giorno della settimana (domenica), giorno della risurrezione del Signore e quindi Pasqua settimanale.
Il cristianesimo, almeno in latino e nelle lingue derivate ha persino cambiato il nome a questo 1° giorno della settimana (spesso oggi erroneamente considerato l’ultimo o appunto “week-end” come unito al sabato): non più “giorno del sole” (se ne trova ancora traccia in inglese e in tedesco) ma “giorno del Signore”, Domini dies, dies dominica, e quindi in italiano “domenica”.

Le solennità e feste “di precetto”, così chiamate in riferimento al 1° “precetto della Chiesa” (che obbliga in coscienza, pena commettere peccato mortale, a partecipare alla S. Messa, come attuazione del 3° Comandamento – vedi esame di coscienza e pure News del 29.03.2020), oltre alle 52 domeniche dell’anno (comprendenti anche la Pasqua, la Pentecoste e altre solennità trasferite in Italia alla domenica successiva), sono (in Italia): 1° gennaio (Maria SS.ma Madre di Dio), 6 gennaio (Epifania di N.S. Gesù Cristo), 15 agosto (Assunzione in Cielo di Maria SS.ma), 1° novembre (Tutti i Santi), 8 dicembre (Immacolata Concezione di Maria SS.ma), 25 dicembre (Natale del Signore).

La grande solennità di Pentecoste celebra la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e Maria SS.ma, avvenuta appunto 50 giorni (come indica il nome stesso) dopo la risurrezione di Gesù e 10 giorni dopo la Sua ascensione e ha segnato l’inizio della Chiesa e della sua missione.
Questa solennità, che conclude il tempo pasquale (7 settimane), si celebra per questo il 50° giorno dopo la Pasqua; cade quindi sempre di domenica e in una data variabile in base appunto alla Pasqua.
Possiamo ben dire che per importanza la Pentecoste è la terza solennità del Signore, quindi la più importante dell’anno liturgico dopo Pasqua e Natale. Cadendo però sempre di domenica, manca questa percezione nella maggior parte della popolazione. A questo ha certamente contribuito l’eliminazione in Italia, da oltre 100 anni, della festività civile del 2° giorno (lunedì) di Pentecoste, come avviene invece ancora per il 2° giorno di Natale (S. Stefano) e di Pasqua (lunedì dell’Angelo), che ne sottolineano l’importanza.

Nel primo millennio cristiano la Pentecoste durava come festa per tutta l’ottava, cioè una settimana, poi ridotta a 3 giorni e quindi a 2. Fino alla riforma liturgica conseguente al Concilio Vaticano II il tempo liturgico successivo alla Pentecoste (fino alla fine dell’anno liturgico, cioè fino all’Avvento successivo) veniva chiamato “Tempo dopo Pentecoste”. Tale riforma ha addirittura abolito il 2° giorno di Pentecoste, così che il lunedì dopo Pentecoste comincia subito il tempo liturgico “ordinario”. Papa Francesco nel 2018 ha istituita per tale lunedì la memoria di Maria SS.ma “Madre della Chiesa”.

Il Lunedì di Pentecoste rimane invece ancora festa anche civile in molti Paesi europei, ad es. in Germania, Austria, Spagna, Svizzera, Belgio, Danimarca, Islanda, Irlanda, Liechtenstein, Olanda, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Ungheria, Svizzera (la maggior parte dei Cantoni) e fino al 2004 anche in Francia. Singolare peraltro che questa sottolineatura dell’importanza della festa di Pentecoste, come nascita della Chiesa, sia presente persino in molti Paesi diventati protestanti nel XVI secolo. In Italia il lunedì di Pentecoste permane festa anche civile solo in Alto-Adige, appunto secondo la permanente tradizione austriaca e tedesca.

Altre grandi solennità del Signore, con data mobile in riferimento alla Pasqua, sono poi l’Ascensione di N. S. Gesù Cristo (40 giorni dopo Pasqua, come avvenne storicamente, quindi il giovedì della VI settimana di Pasqua) e il Corpus Domini (giovedì della seconda settimana dopo Pentecoste, quindi dopo la Domenica della SS.ma Trinità).
Fino a pochi decenni fa erano solennità religiose assai sentite dal popolo italiano, anche arricchite di importanti tradizioni locali.
Tale sensibilità popolare era sostenuta anche al fatto che fino al 1977 le due feste, pur cadendo entrambe di giovedì, erano festa anche civile, cioè con riposo dal lavoro. Da quell’anno in poi, quando furono anche liturgicamente trasferite alla domenica successiva, la percezione comune dell’importanza di tali solennità cristiane è venuta scemando progressivamente.

Il che evidenzia come anche le leggi e la rilevanza pure “civile” dell’identità religiosa di un popolo contribuiscano non poco al mantenimento della sua tradizione e identità ed alla formazione persino interiore delle persone come dell’educazione delle nuove generazioni (al di là di chi può provvedere e godere personalmente di questa formazione della coscienza). Pensiamo ad esempio quanto sia scemata la percezione dell’enorme gravità morale del divorzio e addirittura dell’aborto, da quando, sempre negli anni ‘70/’80, le leggi civili italiane li hanno permessi!

L’Ascensione è ancora celebrata anche come festa civile nel suo giorno (il giovedì della VI settimana di Pasqua), oltre che nella Città del Vaticano, ad es. in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Polonia, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera.

La solennità del Corpus Domini, ovviamente non celebrata nei Paesi protestanti in quanto appunto non più consapevoli della centralità e persino della presenza reale di Gesù Cristo nell’Eucaristia, è rimasta festività anche agli effetti civili, il giovedì, oltre che nella Città del Vaticano, ad es. in Austria, Polonia, Croazia, Portogallo e nelle regioni cattoliche della Germania e della Svizzera.

La solennità del Corpus Domini è caratterizzata anche dal culto pubblico (esterno) dell’Eucaristia e prevede per questo la solenne Processione eucaristica, per questo la più importante dell’anno, in quanto si porta in processione non una statua o un’immagine, ma l’Eucaristia, cioè Gesù stesso, nel suo vivo corpo, sangue, anima e divinità.
Se ovunque il popolo manifestava la propria adorazione del SS. Sacramento anche addobbando le case e le strade dove passava la Processione eucaristica, particolarmente celebri sono in alcuni luoghi le magnifiche “infiorate”, cioè la tradizione di ricoprire le strade dove passa il SS.mo Sacramento con innumerevoli petali di fiori disposti a formare artistiche immagini.

Giovanni Paolo II, reduce dall’eroica esperienza della Polonia rimasta fortemente cattolica anche sotto il governo comunista imposto dalla Russia dopo la II Guerra mondiale [che proibiva tutte le manifestazioni pubbliche della fede, ma non era riuscito, a causa della fortissima fede popolare e di un episcopato mai prono al potere (a costo del carcere duro, che fece pure il cardinale di Varsavia Stefan Wyszyński), a sopprimere la processione del Corpus Domini (celebri per l’occasione le infuocate omelie del card. Wojtyla di Cracovia, che giungevano clandestinamente anche in Italia), come lo storico pellegrinaggio a piedi da Varsavia a Czestochowa (km. 250!) nella Novena dell’Assunta (6-14 agosto)], appena eletto Papa rimise subito a Roma e al giovedì, nonostante da 2 anni fosse stata abolita in Italia la festività del Corpus Domini e quel giorno fosse quindi diventato feriale, con traffico annesso, la celebrazione della S. Messa sul sagrato di S. Giovanni in Laterano (così vituperato, nonostante sia il sagrato della Cattedrale di Roma e quindi della chiesa “capo e madre di tutte le chiese del mondo” com’è scritto sull’artistica facciata, da manifestazioni politiche, sindacali e dal cosiddetto Concertone del 1° maggio), cui seguiva (e segue) l’imponente e solenne Processione eucaristica lungo via Merulana fino alla Basilica papale di S. Maria Maggiore. E santamente si ostinò, anche quando negli ultimi anni le sue condizioni di salute erano diventate proibitive, a presiedere personalmente non solo la S. Messa ma anche la processione (e voleva a tutti i costi rimanere inginocchiato sul mezzo che trasportava il SS.mo Sacramento!), fino all’ultimo anno (2004). Papa Francesco si è dapprima limitato alla S. Messa iniziale e benedizione finale (senza cioè partecipare più alla Processione eucaristica), per poi abbandonarla (e decretandone di fatto la morte), per condurla in altri luoghi “periferici”, anche fuori Roma.


La legge n. 54 del 5.03.1977 (“Disposizioni in materia di giorni festivi”; incredibilmente promulgata da un governo a conduzione democristiana, cioè dal 3° governo Andreotti) ha in Italia abolite alcune importanti festività (tuttora presenti in busta paga come “festività soppresse”), decretandone così di fatto la scomparsa nella sensibilità popolare italiana, anche della maggior parte dei cattolici!
Si tratta appunto delle solennità dell’Ascensione e del Corpus Domini (trasferite allora dalla CEI alla domenica successiva), ma anche quella di S. Giuseppe (19 marzo; per cui venne abolita dai Vescovi italiani come festa “di precetto”) e dei Santi Pietro e Paolo (29 giugno; anche in questo caso tolto il “precetto”. Poiché però nel 1985 è stata rimessa come festa anche civile per Roma, in quanto festa dei Santi Patroni della città, rimane per i romani anche il “precetto”, cioè l’obbligo morale di partecipare alla S. Messa; ma è evidente che questi continui cambiamenti hanno comunque abolito o indebolito la sensibilità cristiana del popolo).
Inizialmente la legge 54 tentò di abolire anche la festività dell’Epifania (6 gennaio; trasferita alla domenica successiva), ma le proteste popolari, specie dei romani (che sono ad essa particolarmente affezionati, come del resto tutti gli italiani, anche per tradizioni folcloristiche), fecero sì che venne ripristinata nel 1985.
Furono spostate alle domenica successiva anche le feste civili del 2 giugno (Festa della Repubblica), poi ripristinata nel 2000, e del 4 novembre (Festa dell’Unità Nazionale, ex Festa della Vittoria della Prima Guerra mondiale), poi trasferita alla prima domenica di novembre.


Un segno già della progressiva scristianizzazione (secolarizzazione, laicizzazione), per non dire appunto dell’apostasia (tradimento di Cristo), che si è operata nel popolo, si evidenzia persino nella di fatto mutata denominazione, nel sentire comune, data a queste solennità cristiane. Il 1° gennaio [prima celebrato come ottava di Natale (come è, e quindi evangelicamente come “circoncisione di Gesù” avvenuta appunto 8 giorni dopo la nascita, come per tutti i bambini maschi ebrei), poi come solennità di Maria Santissima “Madre di Dio” (primo dogma mariano, Concilio di Efeso del 431), cui si aggiunge (dal 1968) la Giornata mondiale di preghiera per la pace] popolarmente è semplicemente Capodanno (inizio dell’anno civile, che porta però il numero comunque dalla nascita di Cristo!); il 6 gennaio è la Befana (da Epifania, che in greco significa appunto “manifestazione” di Dio al mondo in Cristo!); il 15 agosto (solennità di Maria Santissima Assunta in cielo col Suo stesso corpo, ultimo dogma, mariano, proclamato da Pio XII nel 1950) è semplicemente Ferragosto (la festa dell’estate, delle vacanze); il 1° novembre (Ognissanti, cioè la solennità di tutti i Santi), dopo essere stato percepito come festa dei morti (che invece sono commemorati il 2 novembre), poi da qualche anno, nella notte precedente, è diventata, su spinta anche commerciale specie proveniente dagli USA, la festa pagana di Halloween (con tratti persino satanici).
L’unica solennità (delle tre solennità mariane che sono festa anche civile) che non sono riusciti né a sopprimere (qualcuno lo tentò, ma senza successo) né a cambiarvi il nome è l’Immacolata Concezione di Maria l’8 dicembre (ed è particolarmente significativo, visto che è e sarà proprio il Suo Cuore Immacolato a vincere prossimamente Satana e il suo presunto regno), che è anche il penultimo dogma mariano proclamato (Pio IX, 1854) ed anche il più difficile da capire (tanto è vero che popolarmente, anche per chi sa ancora un po’ qualcosa della fede, è confuso col concepimento verginale di Gesù in Maria Vergine ad opera dello Spirito Santo, quando invece si tratta del concepimento di Maria stessa, sia pur nata dai santi genitori Gioacchino ed Anna, ma senza l’eredità universale del “peccato originale”, contenuto fondamentale della fede ma che è raro che oggi si sappia cosa sia, anche perché non viene più predicato, pur essendo decisivo per capire l’uomo e la storia, oltre che la Redenzione operata da Cristo).
Il Natale (25 dicembre), la cui stessa parola significa appunto “nascita” ovviamente in riferimento a Gesù Cristo (Dio-fatto-uomo), è sempre una festa assai sentita nel mondo intero, ma svuotata sempre più del suo contenuto autentico e cristiano (sino al punto che molti cominciano a parlarne come della festa dell’inverno, della neve … come del resto nel comunismo russo era violentemente chiamato la festa di “Nonno Gelo”).
E infine la Pasqua stessa, centro appunto di tutto l’anno liturgico perché avvenimento centrale della fede cristiana, che rischia di diventare sempre più (nonostante in Italia, specie al sud, persistano per la Settimana Santa numerose, magnifiche e sentitissime tradizioni religiose popolari, quali processioni, riti e straordinarie manifestazioni folcloristiche), un festa di primavera, semplicemente come occasione per scampagnate, gite e viaggi.



Abbiamo poi la memoria di alcuni Santi, la cui ricorrenza è però di fatto semplicemente un vago pretesto, soprattutto per interessi commerciali (ad esempio per regali obbligatoriamente da fare): se tiene ancora un poco la “festa della mamma” nella seconda domenica di maggio (inizialmente perché mese della Mamma celeste, cioè la Madonna!) e non è decollata adeguatamente quella “del papà” (19 marzo, S. Giuseppe, in quanto padre putativo di Gesù stesso), imperdibile è ovviamente invece la festa di S. Valentino (14 febbraio; non importa se in quel giorno la Chiesa festeggia, più che il vescovo martire di Terni, i Santi Cirillo e Metodio, primi evangelizzatori dei popoli slavi, talmente importanti da inventare per loro persino la scrittura coi caratteri detti appunto “cirillici”, e proclamati da Giovanni Paolo II, primo Papa slavo della storia, compatroni d’Europa!), cioè la festa dei fidanzati (parola forse un po’ desueta, meglio dire vagamente dell’amore per la compagna o compagno, così oggi ci sta confusamente dentro di tutto!). Pare invece definitivamente tramontato chiamare di “S. Silvestro” il cenone del 31 dicembre, cioè la festa di fine anno/inizio anno nuovo (comunque quel santo non c’entrava per nulla; tanto più che, per la Chiesa, quella di quel Papa del IV secolo è solo ‘memoria facoltativa’ e con la sera si entra già nella solennità di Maria SS.ma Madre di Dio; nella S. Messa vigiliare, cioè del 31 sera, era poi tradizione fortemente sentita, e talvolta lo è ancora, cantare il “Te Deum” di ringraziamento per l’anno trascorso).

 

Anche nelle scuole, sin dalle più tenere età, passa questa apostasia dalla fede cristiana, a tal punto da non parlare più delle feste cristiane, anche se ovviamente si fa ancora festa, con il pretesto, assurdo anche dal punto di vista culturale e della nostra stessa civiltà, di rispettare chi fosse di altra religione. Così si è giunti persino a non parlare più di Gesù a Natale, delle celebrazioni della Settimana Santa e del significato della Pasqua, come ovviamente della Quaresima e del suo significato, ma molte maestre si sentono invece in obbligo di parlare agli alunni del Ramadan musulmano, così come appunto di omettere totalmente la memoria dei Santi (1° novembre, che pur è vacanza per questo) per fare obbligatoriamente i riti (pagani e persino appunto satanici) di Halloween.

Intanto la “religione civile” (v. poi) continua con le sue feste (25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, …), le sue celebrazioni, i suoi riti (parate, concerti, manifestazioni … persino al suo “altare” … della Patria).
Dal Risorgimento (cfr. documento) il nuovo potere, fondamentalmente massonico, nonostante la sua possente pressione culturale, la sua perpetuata retorica (riascoltata anche nel 2011 in occasione del 150° della cosiddetta Unità d’Italia) e l’indiscutibile insegnamento ideologico a senso unico propinato anche nelle scuole, se non è riuscito a fare un “calendario” coi nuovi eroi (anticattolici) che avrebbero secondo loro “fatta l’Italia” (anche se poi risultò evidente che fatta quell’Italia artificiale bisognava poi ancora “fare gli Italiani”, secondo la celebre espressione attribuita a M. D’Azeglio!), la nuova toponomastica risorgimentale ha provveduto invece subito, ed è tuttora un dogma indiscutibile e immutabile, a sostituire ai nomi dei Santi quelli appunto di Cavour, Garibaldi, Mazzini e persino XX settembre (1870: occupazione ed espropriazione di Roma, centro della Cattolicità mondiale, da parte dei Piemontesi), così che tanto nelle grandi città come nei paesini più sperduti non mancano mai vie e piazze (e persino monumenti) a loro dedicati.

Al centro di Roma è stato poi eretto quello che è il monumento più grande del mondo, dedicato a Vittorio Emanuele II, come 1° re d’Italia pur mantenendo impunemente il titolo di “II”, cioè appunto il Vittoriano, popolarmente detto “Altare della Patria” (!), che vi è invece incluso (v. nota in fondo al dossier sul Risorgimento).

Non ci sono però ovviamente riusciti coi nomi di paese, il cui riferimento ai titoli della Madonna e ai nomi dei Santi è un elenco, per parlare solo dei Comuni italiani, di pagine e pagine (alla faccia delle negate radici cristiane della nostra civiltà e della presunta laicità dello Stato).



Abbiamo poi sempre nuove feste popolari. Se inizialmente, tanto nei piccoli paesi come nelle città, si faceva ancora un vago riferimento alla Madonna o a un Santo (ad esempio il Santo Patrono, che è tuttora festa anche civile), dopo aver dato sempre più peso all’aspetto folcloristico che a quello religioso, s’è poi passati unilateralmente alle sagre, fiere e persino alle sole feste alimentari (si vede che l’uomo festeggia in fondo quello che crede importante per la vita!). Si è arrivati addirittura, specie tra i giovani, a feste importate e totalmente estranee all’identità italiana.
Eccoci allora alla festa o giornata dell’uva, della castagna, della porchetta, del formaggio e pure della birra (magari come l’Oktoberfest, bavarese) o le “notti bianche” (come quella del 21 giugno a S. Pietroburgo, dovuta al fatto che già a quelle latitudini il solstizio d’estate comporta una notte assai ridotta e chiara; ma non certo alle nostre latitudini e addirittura in qualsiasi periodo dell’anno).

Intanto poi in fondo è tutto solo un pretesto: l’importante non è più cosa si festeggia, ma la festa fine a se stessa; fino ad arrivare, ad esempio nella maggior parte dei giovani, allo “sballo”, talora orgiastico, fine a se stesso!
Ciò è appunto persino contrario al significato della festa come lo è stato in ogni civiltà della storia (cioè come ricordo e celebrazione di qualcosa o qualcuno che è stato ed è decisivo per la storia e l’identità di un popolo). Qui si tratta invece di una vera e propria “alienazione”. Non più fermarsi a festeggiare (anche la domenica) per recuperare il senso della vita, ma per ritornare poi alla vita feriale ancora più svuotati ed appesantiti di prima (v. appunto nel giovane medio occidentale contemporaneo)!


Tutto ciò ha contribuito a distruggere l’identità (e la fede) cattolica delle persone e del popolo italiano.


Fino a 3-4 generazioni fa, anche nelle case private erano evidenti i segni (quadri, oggetti, …) in riferimento alla fede cattolica. Era ad esempio normale che sopra il letto, nella camera degli sposi, ci fosse un’immagine sacra, possibilmente la Sacra Famiglia. E il calendario, normalmente appeso in cucina, ricordava il santo del giorno, magari anche con qualche pensiero e riflessione spirituale. Vi era spesso appesa anche la corona del S. Rosario, pronta per l’uso per la preghiera serale familiare!
Poi sono arrivati i bellissimi posters, quasi segno di un culto della dea-Natura (animali, paesaggi) o dell’idolatria del corpo (coi suoi nuovi miti: calciatori, sportivi, attori, attrici … fino ai sempre più espliciti ‘nudi’).
Negli anni sessanta/settanta del secolo scorso (dal ’68 in poi), specie nelle camerette dei giovani maschi, le pareti erano tappezzate non solo di immagini di calciatori o donne possibilmente maliziosamente spogliate, ma di manifesti coi nuovi “santi-eroi” rivoluzionari, quasi unilateralmente comunisti: il “Che!”(Che Guevara), anche Fidel Castro, lo stesso Karl Marx, per arrivare persino a Mao Tse-tung della rivoluzione comunista cinese (dittatura comunista tuttora permanente e imperante più che mai). Il giovane lettore di Lotta continua o de Il Manifesto – allora era quasi un obbligo per sentirsi moderni e rivoluzionari (anche se magari erano “figli di papà”, come diceva Pasolini e persino Montanelli) – possedeva talora persino un proprio calendario comunista, per celebrare quotidianamente la “lotta di classe” e il proletariato, dove ogni giorno si faceva “memoria” di questo o quell’attacco della polizia, del regime, del sistema, con tanto di martiri, cioè di “compagni” rimasti uccisi o feriti nella lotta di classe! Anche questo, però, se ha portato in Italia fino agli anni di piombo e al terrorismo vero (!), s’è poi trasformato pian piano in nuove ideologie e ben più piacevoli e apparentemente innocue battaglie, fino alle attuali lotte contro la “omotransfobia”… 
Com’è stato detto, del ’68 la rivoluzione più riuscita (ma ugualmente distruttiva, anche se non sembra) è infatti ancora quella sessuale. 
Se l’eroe, anche appeso in camera, può essere ancora ingenuamente il calciatore o l’attrice o attore preferiti, i manifesti e i calendari vertono in genere su soggetti-oggetti sempre più accattivanti, maliziosi, pruriginosi.
Per parlare appunto di famosi calendari in riferimento all’idolatria del corpo e del sesso, andiamo dall’ormai storico e celebre Calendario Pirelli, prototipo di un’infinità di calendari sul tema, con veli che scompaiono progressivamente col tempo, fino ad una simil-pornografia, magari fatta pure passare per tendenza culturale attuale o addirittura per arte, anche nei musei (in certi casi, abbiamo purtroppo visto di recente anche in Italia, addirittura gravemente blasfema, per non dire diabolica, con oscenità in riferimento persino a Gesù stesso e alla Vergine Santissima).
E se ovviamente è la donna-nuda ad essere l’oggetto più desiderato e pubblicato, non mancano ormai neppure calendari di uomini, persino di attori o campioni sportivi, in abito “adamitico”.



A proposito di calendari e relative celebrazioni, anche le potenti nuove ideologie, tra cui primeggia quella Lgbt, si danno le proprie ricorrenze: ad es. il 17.05.2020 si è celebrata la “Giornata Mondiale contro l’omofobia”.

In merito, alcuni Stati dell’Europa occidentale, dove il nichilismo è ormai allo stato puro, hanno cominciato a proporre persino l’autocertificazione per dichiarare la scelta del proprio sesso, che si vuole non coincidere più con quello fisico.. altrimenti la verifica sarebbe immediata, no?!

Nella ‘carrellata’ (è il caso di dirlo, ma proprio nel senso “carnevalesco” del termine!) dei sempre più diffusi gay-pride, il 28 giugno è diventata una sorta di “memoria obbligatoria”; ma ormai tutto il mese di giugno è diventato il mese gay (v. qui il calendario delle giornate italiane 2020).

Altro che giugno mese del S. Cuore di Gesù …
maggio mese di Maria Santissima!





Torniamo infine alla nuove religioni civili, sempre più anch’esse globalizzate e unificate nel Nuovo Ordine Mondiale, con le loro feste, eroi/eroine, e perfino coi loro nuovi calendari.
 

Ecco ad es. il calendario delle Giornate e celebrazioni laiche italiane:
dal sito del Governo Italiano (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio del Cerimoniale di Stato)

Festività e giornate nazionali:

  • 17 marzo (dal 2013): Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera

Con la legge 23 novembre 2012, n. 222 è stata istituita la “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” da celebrarsi il 17 marzo di ogni anno, nel giorno della proclamazione nel 1861 dell’Unità d’Italia. In questa data, oltre alla deposizione all’Altare della Patria e all’imbandieramento civile, sono previste ulteriori celebrazioni in tutt’Italia, descritte nella circolare UCE 0002266 del 28 marzo 2013 (La circolare). La “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” non è da considerare giornata festiva e non determina riduzioni dell’orario di lavoro negli uffici.

  • 25 aprile: Festa della Liberazione dal nazifascismo (1945)
  • 1° maggio: Festa del lavoro
  • 2 giugno: Festa della Repubblica
  • Prima domenica di novembre (ex 4 novembre: fine della I Guerra Mondiale): Festa dell’unità nazionale

Le “solennità” civili (lavorative, ma prevedono l’imbandieramento degli edifici pubblici):

  • 10 febbraio: Giorno del ricordo degli istriani, fiumani e dalmati
  • 11 febbraio: Patti lateranensi
  • 28 settembre: Insurrezione popolare di Napoli contro i nazifascisti
  • 4 ottobre: San Francesco e Santa Caterina, patroni d’Italia (prima era festa, anche per le scuole)
  • 4 novembre: Festa dell’Unità nazionale
  • 12 novembre: Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace
  • 12 novembre: Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare

Le giornate celebrative nazionali e internazionali (lavorative, ma è bene che gli organi pubblici organizzino eventi):

  • 7 gennaio: Giornata nazionale della Bandiera
  • 27 gennaio: Giornata della Memoria (abbattimento dei cancelli di Auschwitz)
  • 9 febbraio: Giornata nazionale degli stati vegetativi
  • 21 febbraio: Giornata nazionale del Braille
  • 11 marzo: Giornata europea in ricordo delle vittime del terrorismo
  • 1ª domenica di Primavera: Giornata della prevenzione oncologica
  • 24 marzo: Giornata nazionale per la promozione della lettura
  • 27 marzo: Giornata nazionale del Teatro
  • 4 aprile: Giornata nazionale della persona con lesione al midollo spinale
  • Fissata dal Ministro per la Salute nel periodo dal 21 marzo al 31 maggio: Giornata per la donazione degli organi
  • 1ª domenica di maggio: Giornata nazionale dell’epilessia
  • 5 maggio: Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia
  • 9 maggio: Giornata d’Europa
  • 9 maggio: Giornata della memoria per le vittime del terrorismo interno e internazionale e delle stragi di tale matrice
  • 3ª domenica di maggio: Giornata nazionale della musica popolare
  • 3ª domenica di maggio: Giornata nazionale del malato oncologico
  • Ultima domenica di maggio: Giornata nazionale del sollievo
  • 1ª domenica di giugno: Giornata nazionale dello Sport
  • Ultima domenica di maggio o 1ª domenica di giugno: Giornata nazionale per la donazione del sangue
  • 2° martedì di giugno: Giornata nazionale dell’innovazione
  • 8 agosto: Giornata nazionale del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo
  • 4 ottobre: Giornata della pace della fraternità e del dialogo tra appartenenti a culture e religioni diverse
  • 1ª domenica di ottobre: Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche
  • 2ª domenica di ottobre: Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro
  • 12 ottobre: Giornata nazionale di Cristoforo Colombo
  • 24 ottobre: Giornata dell’Onu
  • 9 novembre: Giornata della libertà in ricordo dell’abbattimento del muro di Berlino
  • Il Ministero P.I. individua la data d’intesa con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome: Giornata nazionale della Scuola

Se poi andiamo, com’è oggi doveroso, nella “centrale” del venturo Nuovo Ordine Mondiale e del “pensiero unico dominante”, cioè l’ONU, allora il calendario è davvero impressionante (ma talora persino francamente umoristico; un po’ meno se pensiamo invece cosa ci costa, in termini di burocrazia, uffici, impiegati, eventi, pubblicazioni, finanziamenti, questa elefantiaca, farraginosa e ormai di fatto inutile organizzazione globale e globalista)!

Ecco l’incredibile calendario delle Giornate Internazionali ONU del 2020:

  • 4 Gennaio: Giornata mondiale del Braille
  • 24 Gennaio: Giornata Internazionale dell’Educazione
  • 27 Gennaio: Giornata Internazionale di Commemorazione in Memoria delle Vittime dell’Olocausto
  • 4 Febbraio: Giornata Mondiale contro il Cancro
  • 6 Febbraio: Giornata Internazionale contro le mutilazioni genitali femminili
  • 10 Febbraio: Giornata internazionale dei legumi
  • 11 Febbraio: Giornata Internazionale per le donne e le ragazze nella scienza
  • 13 Febbraio: Giornata Mondiale della Radio
  • 20 Febbraio: Giornata Mondiale della Giustizia Sociale
  • 21 Febbraio: Giornata Internazionale della Lingua Materna
  • 1° Marzo: Giornata contro la discriminazione
  • 3 Marzo: Giornata Mondiale della Natura
  • 8 Marzo: Giornata Internazionale della Donna
  • 20 Marzo: Giornata Internazionale della Felicità
  • 20 Marzo: Giornata della Lingua Francese
  • 21 Marzo: Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale
  • 21 Marzo: Giornata Internazionale delle Foreste
  • 21 Marzo: Giornata Mondiale della Poesia (UNESCO)
  • 21 Marzo: Giornata Internazionale del Nowruz
  • 21 Marzo: Giornata Mondiale per la sindrome di down
  • 22 Marzo: Giornata Mondiale dell’Acqua
  • 23 Marzo: Giornata Mondiale della Meteorologia
  • 24 Marzo: Giornata Mondiale per la lotta alla tubercolosi
  • 24 Marzo: Giornata Internazionale del Diritto alla Verità in relazione con gravi Violazioni dei Diritti Umani e della Dignità delle Vittime
  • 25 Marzo: Giornata Internazionale di Commemorazione della Vittime della Schiavitù e della Tratta Transatlantica degli Schiavi
  • 25 Marzo: Giornata Internazionale della Solidarietà per i membri del personale arrestati o scomparsi
  • 2 Aprile: Giornata Mondiale di sensibilizzazione sull’Autismo
  • 4 Aprile: Giornata Internazionale per la Sensibilizzazione sulle Mine e l’Azione contro le Mine
  • 6 Aprile: Giornata Internazionale dello sport per lo sviluppo e per la pace
  • 7 Aprile: Giornata Mondiale della Salute
  • 7 Aprile: Giornata della Memoria del Genocidio del 1994 contro i Tutsi in Rwandael Genocidio del 1994 contro i Tutsi in Rwanda
  • 12 Aprile: Giornata Internazionale dei Viaggi dell’Uomo nello Spazio
  • 14 Aprile: Giornata Internazionale della Malattia di Chagas
  • 21 Aprile: Giornata della lingua Cinese
  • 20 Aprile: Giornata Mondiale della Creatività e dell’Innovazione
  • 22 Aprile: Giornata Internazionale della Madre Terra
  • 23 Aprile: Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (Resolution 3.18 of the 28th session of the UNESCO General Conference)
  • 23 Aprile: Giornata della lingua Inglese
  • 23 Aprile: Giornata della lingua Spagnola
  • 24 Aprile: Giornata Internazionale del Multilateralismo e della Diplomazia per la Pace
  • 25 Aprile: Giornata Mondiale della Malaria
  • 26 Aprile: Giornata Mondiale della Proprietà Intellettuale
  • 26 Aprile: Giornata Internazionale in Commemorazione del disastro di Chernobyl
  • 28 Aprile: Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro
  • 30 Aprile: Giornata Internazionale del Jazz
  • 2 Maggio: Giornata Mondiale del Tonno
  • 3 Maggio: Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa
  • 8-9 Maggio: Periodo di Commemorazione e di Riconciliazione per coloro che hanno perso le loro vite durante la Seconda Guerra Mondiale
  • 11 Maggio (o secondo sabato del mese): Giornata Mondiale degli uccelli migratori
  • 15 Maggio: Giornata Internazionale della Famiglia
  • 16 Maggio: Giornata Mondiale del vivere insieme in pace
  • 16 Maggio: Giornata Internazionale della Luce
  • 17 Maggio: Giornata Mondiale delle Telecomunicazioni e delle Società d’Informazione
  • 17 Maggio: “Vesak” Giornata della luna piena
  • 20 Maggio: Giornata mondiale delle api
  • 21 Maggio: Giornata Mondiale per la Diversità Culturale, il Dialogo e lo Sviluppo
  • 22 Maggio: Giornata Internazionale per la Biodiversità
  • 23 Maggio: Giornata Internazionale per porre fine alla fistola ostetrica
  • 29 Maggio: Giornata Internazionale degli operatori di pace delle Nazioni Unitegli operatori di pace delle Nazioni Unite
  • 31 Maggio: Giornata Mondiale contro il Fumo
  • 1° Giugno: Giornata Mondiale dei genitori
  • 3 Giugno: Giornata Mondiale della Bicicletta
  • 4 Giugno: Giornata Internazionale dei Bambini Innocenti Vittime d’Aggressioni
  • 5 Giugno: Giornata Mondiale dell’Ambiente
  • 5 Giugno: Giornata internazionale per la lotta alla pesca illegale
  • 6 Giugno: Giornata della lingua russa
  • 7 Giugno: Giornata mondiale della sicurezza alimentare
  • 8 Giugno: Giornata Mondiale degli Oceani
  • 12 Giugno: Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile
  • 13 Giugno: Giornata Mondiale dell’albinismo
  • 14 Giugno: Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue
  • 15 Giugno: Giornata Mondiale contro l’abuso sugli anziani
  • 16 Giugno: Giornata Internazionale per le Rimesse Familiari
  • 17 Giugno: Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità
  • 18 Giugno: Giornata della Gastronomia Sostenibile
  • 19 Giugno: Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sessuale nei conflitti
  • 20 Giugno: Giornata Mondiale dei Rifugiati
  • 21 Giugno: Giornata Internazionale dello Yoga
  • 23 Giugno: Giornata delle Nazioni Unite per il Servizio Pubblico
  • 23 Giugno: Giornata Internazionale delle Vedove
  • 25 Giugno: Giornata dei Lavoratori Marittimi
  • 26 Giugno: Giornata Internazionale contro l’Abuso di Droghe e il traffico illecito
  • 26 Giugno: Giornata Internazionale delle Nazioni Unite a sostegno delle Vittime di Torture
  • 27 Giugno: Giornata delle piccole e medie imprese
  • 29 Giugno: Giornata Internazionale dei Tropici
  • 30 Giugno: Giornata Internazionale degli Asteroidi
  • 30 Giugno: Giornata Internazionale del Parlamentarismo
  • 6 Luglio: Giornata Internazionale delle Cooperative
  • 11 Luglio: Giornata Mondiale della Popolazione
  • 15 Luglio: Giornata Mondiale delle capacità dei giovani
  • 18 Luglio: Giornata Mondiale per Nelson Mandela
  • 28 Luglio: Giornata Mondiale contro l’Epatite
  • 30 Luglio: Giornata Mondiale contro la tratta di esseri umani
  • 30 Luglio: Giornata Internazionale dell’Amicizia
  • 9 Agosto: Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni
  • 12 Agosto: Giornata Internazionale della Gioventù
  • 19 Agosto: Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario
  • 21 Agosto: Giornata Internazionale del ricordo e tributo alle vittime del terrorismo
  • 22 Agosto: Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime di Atti di Violenza basati sul credo religioso
  • 23 Agosto: Giornata Internazionale di Commemorazione della Tratta della Schiavi e della sua Abolizione (Decision 8.2 of the 150th session of the UNESCO Executive Board)
  • 29 Agosto: Giornata Internazionale contro i Test Nucleari
  • 30 Agosto: Giornata Internazionale delle Vittime di Sparizioni Forzate
  • 5 Settembre: Giornata Internazionale della carità
  • 8 Settembre: Giornata Internazionale per l’Alfabetizzazione
  • 10 Settembre: Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio
  • 12 Settembre: Giornata delle Nazioni Unite per la cooperazione Sud-Sud
  • 15 Settembre: Giornata Internazionale della Democrazia
  • 16 Settembre: Giornata Internazionale per la Preservazione dello Strato d’Ozono
  • 17 Settembre: Giornata mondiale della sicurezza del paziente
  • 21 Settembre: Giornata Internazionale della Pace
  • 23 Settembre: Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni
  • 26 Settembre: Giornata Internazionale per la completa eliminazione delle armi nucleari
  • 26 Settembre: Giornata Marittima Mondiale
  • 27 Settembre: Giornata Mondiale del Turismo
  • 28 Settembre: Giornata Internazionale dell’accesso universale all’informazione
  • 28 Settembre: Giornata Mondiale della Rabbia
  • 30 Settembre: Giornata Internazionale della Traduzione
  • 1° Ottobre: Giornata Internazionale delle Persone Anziane
  • 2 Ottobre: Giornata Internazionale della Non-Violenza
  • 5 Ottobre: Giornata Mondiale dell’Insegnante
  • 7 Ottobre: Giornata Mondiale dell’Habitat
  • 9 Ottobre: Giornata Mondiale della Posta
  • 10 Ottobre: Giornata Mondiale della Salute Mentale
  • 11 Ottobre: Giornata Mondiale delle giovani ragazze
  • 13 Ottobre: Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri
  • 15 Ottobre: Giornata Internazionale delle Donne Rurali
  • 16 Ottobre: Giornata Mondiale dell’Alimentazione
  • 17 Ottobre: Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Povertà
  • 20 Ottobre (ogni 5 anni): Giornata Internazionale della Statistica
  • 24 Ottobre: Giornata delle Nazioni Unite
  • 24 Ottobre: Giornata Mondiale per l’Informazione sullo sviluppo
  • 27 Ottobre: Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo
  • 31 Ottobre: Giornata Mondiale delle città
  • 2 Novembre: Giornata Mondiale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti
  • 5 Novembre: Giornata per la sensibilizzazione dello Tsunami
  • 6 Novembre: Giornata Internazionale per la Prevenzione dello Sfruttamento dell’Ambiente in Tempo di Guerra e di Conflitti Armati
  • 10 Novembre: Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo
  • 14 Novembre: Giornata Mondiale del Diabete
  • 16 Novembre: Giornata Internazionale per la Tolleranza
  • 17 Novembre: Giornata Mondiale del ricordo delle vittime del traffico stradale
  • 19 Novembre: Giornata Mondiale dei servizi igienici
  • 20 Novembre: Giornata per l’Industrializzazione dell’Africa
  • 20 Novembre: Giornata Mondiale dell’Infanzia
  • 21 Novembre: Giornata Mondiale della Televisione
  • 21 Novembre: Giornata Mondiale della Filosofia
  • 25 Novembre: Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne
  • 29 Novembre: Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese
  • 30 Novembre: Giornata della Memoria delle Vittime della Guerra Chimica
  • 1° Dicembre: Giornata Mondiale dell’AIDS
  • 2 Dicembre: Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù
  • 3 Dicembre: Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità
  • 5 Dicembre: Giornata Internazionale dei Volontari per lo Sviluppo Economico e Sociale
  • 5 Dicembre: Giornata Mondiale del suolo
  • 7 Dicembre: Giornata Internazionale dell’Aviazione Civile
  • 9 Dicembre: Giornata Mondiale per la commemorazione e per la dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione di questo crimine
  • 9 Dicembre: Giornata Internazionale contro la Corruzione
  • 10 Dicembre: Giornata dei Diritti Umani
  • 11 Dicembre: Giornata Internazionale della Montagna
  • 12 Dicembre: Giornata Internazionale della neutralità
  • 12 Dicembre: Giornata Universale della copertura sanitaria
  • 18 Dicembre: Giornata Internazionale dei Migranti
  • 18 Dicembre: Giornata della lingua araba
  • 20 Dicembre: Giornata Internazionale della Solidarietà Umana

Alcune di queste memorie o celebrazioni suscitano sinceramente un’incontenibile ilarità:

  • 10 Febbraio: Giornata internazionale dei legumi
  • 2 Maggio: Giornata Mondiale del Tonno
  • 20 Maggio: Giornata mondiale delle api
  • 3 Giugno: Giornata Mondiale della Bicicletta
  • 19 Novembre: Giornata Mondiale dei servizi igienici

… oltre a risultare persino offensive se affiancate ad altre giornate indette:

  • 15 Maggio: Giornata Internazionale della Famiglia
  • 30 Luglio: Giornata Mondiale contro la tratta di esseri umani
  • 9 Dicembre: Giornata Mondiale per la commemorazione e per la dignità delle vittime di genocidio e della prevenzione di questo crimine

Il Vaticano (nei suoi media come Radio Vaticana o L’Osservatore Romano, ma anche in “autorevoli” enunciati pubblici) non dimentica di ricordare al mondo molte di queste nuove ricorrenze stabilite dall’ONU.

Nel 2020 poi, in riferimento al dramma delle pandemia Covid-19, abbiamo pure avuto, il 14 maggio, una “giornata di preghiera, digiuno e opere di carità” (cui ha caldamente invitato Francesco nel Regina Caeli a distanza del 3.05.2020), proposto dall’“Alto Comitato per la Fratellanza Umana”, organismo nato nell’agosto 2019 in conseguenza alla Dichiarazione di Abu Dhabi del 4.02.2019, sottoscritta dal Papa e dal grande imam Ahmed Al-Tayyeb. Tale dichiarazione rappresenta di fatto la piattaforma di una nuova religione globale, che avrà presto, ad Abu Dhabi, anche un nuovo tempio (Abrahamic Faith House, comprendente in un unico edificio chiesa, sinagoga e moschea), così come nuovi importanti consessi mondiali, in vista della nuova educazione mondiale dei giovani (era previsto in Vaticano a maggio, ma è stato rimandato a ottobre, un importante e decisivo incontro mondiale in tal senso denominato Global Education Alliance, una sorta di “patto di educazione globale”) e persino di una nuova economia globalista (peraltro di stampo neo-marxista/ecologista; anche per questo ci sarà ad Assisi, era previsto a marzo ma è stato rimandato a novembre, un grande evento mondiale denominato “Economia di Francesco”).

Intanto nel dicembre scorso (2019) il Vaticano ha chiesto all’ONU di dichiarare il 4 febbraio “Giornata Mondiale della Fraternità Umana“, per celebrare appunto ogni anno l’anniversario della firma della Dichiarazione di Abu Dhabi (proposta ovviamente subito assai caldeggiata da diverse logge massoniche mondiali).