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Come sappiamo, l’Italia è uno dei Paesi al mondo col maggior declino demografico, cioè col minor numero di figli. Anche nel 2012, sono nati 12.000 bambini in meno rispetto al 2011. Se non ci fossero gli immigrati, tutto il sistema sociale (e pensionistico!) sarebbe collassato da tempo! Tra le cause di questo allarmante e perdurante fenomeno, c’è anche quell’incomprensibile rifiuto politico di sostenere la famiglia agevolare la paternità/maternità (tra l’altro contrariamente a quanto si fa nella maggior parte dei Paesi europei). Tutta l’attenzione pare posta a garantire convivenze di fatto e provvisorie o palesare matrimoni tra omosessuali, cioè senza possibilità di procreazione. Insomma  una sorta di persistente “fobia” per i figli! Anche il nuovo governo (Letta) si guarda bene dal porre attenzione alla famiglia e a promuovere la paternità/maternità, che sarebbe invece il motore di un autentico rinnovamento sociale e persino economico. Pure l’attuale provvedimento in riferimento alle possibili nuove detrazioni fiscali indica questo paradosso: detrazioni fiscali per i figli e secondo il loro numero? Nemmeno per sogno. Solo per condizionatori, elettrodomestici e ristrutturazioni edilizie … I figli proprio non contano.