Un aiuto per capire la fede: Dio

Questione 2.7


Domanda:

Che rapporto c’è tra questo Dio scoperto dalla ragione, questo Dio dei filosofi, e quello delle religioni?

Risposta:

In rapporto alle religioni (v. Questione 3), non solo la ragione conferma ciò che è proprio di ogni religione, cioè che Dio c’è e tutto dipende da Lui, ma può anche purificarne molti aspetti, specie quando c’è ancora una visione antropomorfica di Dio (cioè ancora troppo simile agli uomini e alle cose della vita umana) o viene quasi identificato con le forze della natura. Si capisce quindi che il monoteismo (c’è un solo Dio) è anche razionalmente più giusto e corretto del politeismo (ci sono più déi) e che non sono divinità le forze della natura, come avviene nel paganesimo ma in fondo ancora perfino nell’induismo.
Invece, come vedremo in un’altra successiva questione, nel confronto con la religione ebraica (Questione 3.7-12) – dove cioè c’è già una Rivelazione soprannaturale di Dio agli Ebrei (nella storia della salvezza, l’Antico testamento della Bibbia) – mentre alcune verità filosofiche su Dio vengono confermate (Dio c’è, è uno, trascendente, puro spirito, eterno, Creatore di tutto) altre vengono addirittura assai meglio comprese (nulla precede all’azione creatrice di Dio, per cui la creazione è un “fare dal nulla”; Dio non solo è puro spirito, ma Persona suprema che non solo ci ha creato e ci pensa ma che ci viene incontro e ci ama, cosa ancora esclusa da Platone).
Nel cristianesimo, poi, essendosi Dio addirittura fatto uomo – come vedremo (Questione 4) – possiamo conoscere Dio in un modo talmente più alto da superare (senza però contraddirla) quanto la ragione umana poteva capire con le solo sue povere forze: Dio è Amore, è una Comunione perfetta di Tre Persone (Santissima Trinità), ha creato tutto in vista dell’uomo e l’uomo per chiamarlo ad essere partecipe della Sua stessa Vita (felicità infinita ed eterna), che ci ama fino a morire d’amore per noi (Croce), per perdonarci e riconciliarci col Padre, che abbiamo non solo un’anima spirituale e immortale (come capisce non solo ogni religione ma anche un’autentica antropologia filosofica) ma che siamo chiamati a partecipare con il nostro stesso corpo trasformato (resurrezione della carne) all’eternità di Dio (paradiso) o senza Dio (inferno).
Se la ragione può capire che l’universo dipende da un Altro (Essere perfetto, Intelligenza suprema, Eterno, Causa prima di tutto l’essere e il divenire), cioè da Dio e dunque Dio esiste, ci sorgono allora altre domande …