Con la “rivoluzione” in atto da sei mesi in Libia, sostenuta dagli attacchi militari di ONU, USA, Francia, Inghilterra e Italia – tesi ovviamente più ad accaparrarsi le immense risorse petrolifere e di metano di quel Paese che all’autentico bene dei suoi cittadini (che godevano comunque di un reddito pro-capite 10 volte superiore a quello dei Paesi vicini), visto che in situazioni analoghe nessuno osa infatti fare altrettanto nei confronti della Siria – certamente nessuno ha osato ricordare la visita di Gheddafi a Roma solo un anno fa, con tutti gli onori e gli inchini del caso, compresa la celebre tenda-residenza del “Rais” installata nel parco cittadino Doria-Pamphili e il traffico bloccato per giorni tutt’attorno.

Sapendo come vanno le cose di questo mondo, e in special modo in politica ed economia, questo non ci scandalizza più di tanto. Le amicizie e le alleanze in questo caso non sono ovviamente sentimenti del cuore, ma questioni di portafoglio! Lo fanno anche i privati, figuriamoci gli interessi nazionale e internazionali …

Semmai dobbiamo ricordare come al “Colonnello” sia stato concesso di portare a Roma, centro della cristianità – insieme alle lussuose auto del faraonico seguito e alle bellissime ragazze “guardie del corpo” – una spudorata propaganda del <Corano>, con tanto di lezioni pubbliche e di premi per le ragazze italiane che avessero seguito le colleghe dell’harem del dittatore.

È invece davvero paradossale, e certamente oggi arrossiscono di questo, che il Rais sia stato invitato a tenere una lezione islamica all’università La Sapienza, proprio la stessa università romana (creata dai pontefici) dove è stato invece impedito di parlare al vescovo di Roma e Papa Benedetto XVI!