Un aiuto per capire la fede: Dio

Questione 2.3


Domanda:

Se è vero che l’universo ha un’età, che cioè ha avuto un inizio, può essere scaturito dal nulla?

Risposta:

E’ evidente che ogni cosa che inizia è causata da un altro essere. Lo capisce anche un bambino, lo stesso buonsenso, ma in fondo è il principio che sta alla base di qualsiasi scienza. Perché, come abbiamo già notato, la prima evidenza è che non solo il nulla non è l’essere (si chiama principio di identità e di non-contraddizione) ma anche che il nulla non può fare nulla, appunto perché non c’è nulla, per cui se qualcosa accade o addirittura inizia vuol dire che è causata (principio di causalità).
Un oggetto che prima non c’è e poi c’è vuol dire che l’ha fatto qualcuno; anche noi, che prima del nostro concepimento non c’eravamo, siamo stati generati.

Ha ragione Lavoisier quando dice che “nulla si crea”, ma bisogna aggiungere “dal  nulla”. Il concetto di creazione, così come emerge dalla Bibbia sin dalla prima parola (“In principio Dio creò il cielo e la terra”, Gen 1,1) e che costituisce anche il primo contenuto della fede (“Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra”), significa “fare dal nulla”. Solo Dio può creare (noi possiamo solo trasformare). Sarebbe contraddittorio se il soggetto di questo “fare dal nulla” fosse appunto il Nulla; invece non solo non è contraddittorio ma è l’unica soluzione possibile se si capisce che il soggetto è Dio, l’Essere stesso infinito (che dona essere, senza diminuire).

Ora la scienza, che si basa appunto su questo principio, ci dice che anche l’universo ha un’età, ha avuto un inizio (13,7 miliardi di anni fa?) e parla di una grande scoppio iniziale, appunto di un Big Bang.

Il primo scienziato che formulò l’ipotesi del Big Bang fu il sacerdote cattolico Lemaitre (insieme al russo Gamow),  uno dei fondatori della cosmologia contemporanea.

Teniamo presente che quando parliamo di Big Bang parliamo dell’inizio dell’universo, non della causa dell’universo: il “grande scoppio iniziale” è già un effetto, in cui è concentrata tutta l’energia del cosmo e in cui esistono già tutte le leggi fondamentali che regoleranno tutto l’evolversi dell’universo. Gli scienziati stessi ci dicono che sono le leggi a plasmare l’universo e non l’universo a fare le leggi; ma le leggi, così precise e coordinate (convergono in “uno”, appunto uni-verso) da dove vengono?
Anche se è vero che è un inizio tutto particolare, per così dire assoluto (in riferimento all’universo intero), in cui inizia il tempo stesso (che, come lo spazio, è un costitutivo, una dimensione dell’universo e non un immaginario recipiente dentro cui avvengono e sono le cose), rimane però vero che per così dire “prima” del Big Bang non c’era l’universo. Questo non-universo non può però essere il Nulla assoluto (anche il nulla di Dio), perché altrimenti – visto che il nulla non fa ovviamente nulla (principio base non solo del buonsenso e della filosofia, ma della scienza stessa) – tale Nulla assoluto ci sarebbe ancora, altrimenti ci sarebbe stato un momento in cui il Nulla avrebbe generato qualcosa, visto che ora qualcosa c’è. 
Quindi se l’universo ha avuto inizio, c’è un Essere che trascende l’universo e che ha dato origine all’universo. Questo corrisponde al concetto Dio (che significa appunto l’Essere trascendente da cui tutto dipende).