Un aiuto per capire la fede: Gesù Cristo

Questione 4.10


Domanda:

Che cosa significa allora “aver fede”, credere, nel senso cristiano del termine?

Risposta:

Avere fede in una persona, genericamente parlando, significa avere fiducia, fidarsi di quanto ci dice. Quando parliamo di un “credo” o di una “fede” (religiosa, filosofica, politica) indichiamo quell’insieme di valori cui facciamo riferimento con la mente e nelle scelte.

Occorre fare attenzione, perché nel linguaggio italiano diffuso molte volte “credo” sta ad indicare invece un’incertezza (“credo che sia così”, cioè “forse è così”). Quando invece usiamo la parola <credo> nella fede cristiana (si pensi appunto alla professione di fede: “Credo in un solo Dio…”) indica invece una certezza assoluta, senza possibilità di errore, e soprattutto un’adesione vitale a Colui in cui si crede.

Nel senso specifico cristiano “credere” non significa sapere genericamente che Dio esiste, od essere semplicemente religioso, ma avere “fede in Cristo” (cfr. At 2,32.36; Rm 10,9-17), essere cioè fermamente convinto che Gesù è risorto, che è Dio, l’unico vero Dio (fatto uomo), che è vivo (una presenza, la vera compagnia), che ritornerà a giudicare i vivi e i morti, che Lui è la Verità assoluta, l’autentico e sommo bene, il significato esauriente della vita. Questo, ovviamente, non può rimanere una semplice convinzione intellettuale (altrimenti si potrebbe dire che anche il diavolo ha fede, perché infatti sa chi è Gesù; cfr. Mc 1,23-24), ma si traduce in un vivere in comunione con Lui (che diventa il “Tu” più importante della mia vita), nell’amarLo e nel seguirLo, cioè nel far sì che tutte le decisioni della vita siano secondo la Sua parola, cioè che la Sua parola sia vissuta, ed infine che Lo si attenda con ferma speranza, per godere poi di Lui per tutta l’eternità (cfr. ad es. Gv 15,4-11; Gv 6,56-57). La fede, pur coinvolgendo tutto l’uomo (ragione, volontà e sentimento; anima, mente e corpo), non è anzitutto una sensazione, ma è “obbedienza” a Cristo (cfr. Gv 14, 15, Rm 1,5; 1Gv 5,1-13). Attraverso Cristo, e nello Spirito Santo che Lui ci dona, entriamo nella comunione col Padre. Siamo cioè chiamati ad entrare, fin d’ora e per sempre, in quella comunione infinita d’amore che è la vita di Dio, Santissima Trinità (cfr. Gv 17).