Un aiuto per capire la fede: Gesù Cristo

Questione 4.4


Domanda:

Perché la risurrezione è la questione decisiva per capire Gesù e il cristianesimo?

Risposta:

La risurrezione di Gesù è il fatto più straordinario della storia dell’umanità e dell’universo. Essa manifesta pienamente la Sua divinità. E che quindi è tutto vero: che Dio è venuto, che in Lui siamo salvi, che la morte è vinta, che possiamo sfuggire all’inferno e le porte del paradiso si sono riaperte!
Risurrezione indica che Gesù ha vinto definitivamente la morte e anche con il Suo Corpo entra nella dimensione dell’eternità di Dio. Egli porta dunque anche la nostra natura umana, che aveva assunto, all’interno della stessa vita di Dio (“siede alla destra del Padre”).
Facciamo attenzione: non si tratta di un risvegliarsi, di un semplice ritorno a questa vita (come è avvenuto nel grande miracolo della risurrezione di Lazzaro ad opera di Gesù), che sarebbe di nuovo condannata alla morte, sia pur differita, ma della risurrezione della carne, cioè dell’ingresso con tutto se stesso (anima e corpo) nelle definitiva dimensione spirituale, eterna, extra spazio-temporale.
Per questo un corpo risorto per sé non è sperimentabile dai nostri sensi (spazio-temporali), non ha età, non è circoscritto dallo spazio e del tempo. Gesù ha però concesso, specie nei primi 40 giorni (fino appunto all’Ascensione), di essere visto e toccato dagli Apostoli, da alcuni discepoli e discepole, così che potessero essere certi che era proprio Lui, che era vivo, che è veramente Dio, l’unico salvatore di tutti gli uomini.
Gesù è la primizia di quello che, per Suo potere, saremo anche noi alla fine del mondo, quando la nostra anima (che con la morte si stacca dal corpo ed è già giudicata da Dio) si riunirà al corpo in questa nuova e definitiva situazione di vita (eterna), per partecipare alla felicità eterna e infinita di Dio (cui siamo chiamati) o alla dannazione eterna dell’inferno (senza Dio).
Eccezionalmente Gesù ha voluto che anche la Sua Madre risorgesse subito (Assunzione di Maria SS.ma) e che anche col suo corpo entrasse subito in paradiso.