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Nel maggio 2011 è morta una ragazzina portoghese di 16 anni a 5 giorni dall’assunzione della pillola abortiva Ru486. È la 32^ morte ufficiale causata da queste pillole killer, da aggiungere ai 12 casi di morte già accertati quando la Ru486 era ancora in fase sperimentale.

Ora, con due anni di ritardo, si viene a sapere di un altro caso di morte (morte della madre, perché l’uccisione del figlio avviene sempre!) accaduto in Australia.

Insomma, la mortalità (della madre) per l’uso di queste pillole aborto-fai-da-te è 10 volte superiore a quella degli aborti chirurgici. Eppure tutto tace. Neppure un accenno di controindicazioni sulla scatola, obbligatorio su qualsiasi medicinale, anche il più banale! Anzi, la Ru486 comincia ad essere usata anche in alcuni ospedali italiani.