Avevamo già segnalato (News 25.01.2012) come l’Amministrazione Obama voglia imporre anche alle organizzazioni sanitarie cattoliche l’obbligo di fornire ai propri dipendenti una assicurazione sanitaria che contempli anche contraccezione e aborto. I Vescovi USA, con in testa il neo-cardinale di New York e presidente dei vescovi USA Timothy Dolan, avevano già alzato la voce contro questa palese violazione della libertà di coscienza e di religione, che non contempla neppure la possibilità di obiezione di coscienza.

Ora, non trovando risposta, hanno esposto una formale denuncia: tutte le diocesi, scuole, università (comprese quelle importanti come la Notre Dame) e associazioni cattoliche, in 8 Stati USA più il Washington D.C., hanno citato in giudizio l’Amministrazione Obama contro il mandato federale che dal 2013 dovrebbe imporre a tutti i datori di lavoro tale obbligo assicurativo.

È stato fatto in proposito notare come proprio gli USA siano sempre stati paladini mondiali di tali fondamentali diritti (in primis la libertà di coscienza) e trovino su di essi il proprio fondamento, come si evince già dalla stessa Dichiarazione di Indipendenza, che recita: “Il Creatore ha dotato gli uomini di diritti inalienabili, tra cui vi sono la vita, la libertà e il desiderio di felicità”.