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Pur essendo rientrati nel tempo liturgico “ordinario” già dal lunedì dopo Pentecoste (v. sotto Notizia del 31.05.2020) la solennità che celebriamo oggi, cioè del Sacro Cuore di Gesù, varia la sua data ancora in riferimento alla Pasqua, cadendo sempre il venerdì della settimana dopo la solennità del Corpus Domini. Tutto il mese di giugno viene però segnato da questa devozione. Il giorno dopo, cioè il sabato seguente (appunto domani), la Chiesa fa poi memoria del Sacro Cuore di Maria (il cui “trionfo”, come Lei stessa predisse a Fatima nel 1917, segnerà i prossimi tempi dell’umanità, dopo lo scatenamento e l’apparente vittoria di Satana sul mondo intero).

Questa solennità del Sacro Cuore di Gesù e questa devozione dipendono nientemeno che da una apparizione di Gesù stesso, nel XVII secolo, ad una suora “visitandina” del monastero di Paray-le-Monial (in Borgogna, Francia): Santa Margherita Maria Alacoque.
Se non sono purtroppo molti coloro, anche tra i cattolici, che sentono l’importanza e la bellezza di questa solennità, che in fondo celebra tutto l’amore di Dio per noi, manifestatosi pienamente in Cristo, qualcuno di più forse conosce o ricorda quell’immagine del Sacro Cuore indicata e voluta da Gesù stesso, così come la pratica dei “primi nove venerdì del mese”, per non parlare delle numerose e persino importantissime chiese dedicate al S. Cuore nel mondo (prime fra tutte, forse, quella che domina Parigi).
In Italia abbiamo poi una delle più grandi Università Cattoliche del mondo, frequentata da oltre 40.000 studenti, che porta proprio il titolo del Sacro Cuore (secondo anche la particolare insistenza, sostenuta persino di fronte al Papa Benedetto XV, della venerabile Armida Barelli, cofondatrice insieme a p. Agostino Gemelli appunto dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha la sua sede principale a Milano, ma la cui sede di Roma, con la Facoltà di Medicina e Chirurgia, comprende appunto anche il celebre Policlinico che porta il nome del fondatore); in questa Università l’immagine del S. Cuore voluta da Gesù campeggia in molti spazi e questa solennità vi è ovviamente particolarmente celebrata, anche se purtroppo forse senza l’adeguata consapevolezza e devozione.

Soffermiamo allora brevemente la nostra attenzione su quelle apparizioni di Gesù stesso, che stanno anche all’origine di tutto questo (v. anche nel sito, nel Dossier Miracoli, al n. 8.1).

Si tratta delle straordinarie apparizioni, durate addirittura 17 anni, di Gesù stesso ad una suora dell’Ordine delle “Visitandine” (Ordine della Visitazione di Santa Maria, fondato in Francia nel 1610 da san Francesco di Sales), S. Marguerite-Marie (Margherita MariaAlacoque (1647- 1690), nel suo monastero di Paray-le-Monial, in Borgogna (F). Tali apparizioni di Gesù iniziarono il 27.12.1673 e durarono fino alla morte della suora, cioè appunto per ben 17 anni! Dapprima osteggiata, anche all’interno della sua stessa Comunità e Ordine religioso come pure in Diocesi, le apparizioni furono poi riconosciute dalla Chiesa e molti Pontefici le menzionarono (ad esempio Pio XI nell’enciclica Miserentissimus Redemptor del 1928; Giovanni Paolo II si recò poi di persona pellegrino a Paray-le-Monial il 5.10.1986). Decisivo fu l’aiuto del suo padre spirituale, il gesuita p. Claude de la Colombière (canonizzato nel 1992), sia per il riconoscimento delle apparizioni, sia per la diffusione della stessa devozione al Sacro Cuore (che fu poi anche un particolare impegno dei padri Gesuiti nel mondo intero).
Margherita Maria Alacoque fu canonizzata nel 1920 da Benedetto XV. Il suo corpo, riesumato già nel 1830, fu trovato incorrotto e tuttora lo rimane, visibile anche ai numerosissimi pellegrini che ancor oggi si recano al convento della Visitazione di Paray-le-Monial.
Gesù apparve a questa suora per aumentare e diffondere nel Chiesa e nel mondo interi la devozione al Suo Sacro Cuore, come segno del Suo infinito amore per noi (anche in risposta agli eccessivi rigorismi allora generati dall’eresia “giansenista”), ma anche in riparazione all’ingratitudine di tanti che si scordano quanto valgano agli occhi di Dio, quanto grave sia il peccato che divide da Lui, a quale prezzo furono salvati (la Croce di Gesù), e a quale destino di gloria siano chiamati.
Gesù volle dunque che questa devozione al Suo Sacratissimo Cuore si diffondesse nella Chiesa e nel mondo intero, come poi effettivamente avvenne. Associò persino a questa devozione, a chi la praticasse con viva partecipazione interiore e si impegnasse pure a divulgarla, delle particolari importantissime Promesse. Eccole: “darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato; metterò e conserverò la pace nelle loro famiglie; li consolerò in tutte le loro pene; sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte; spanderò copiose benedizioni su ogni loro impresa; i peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l’oceano infinito della misericordia; le anime tiepide si infervoreranno; le anime fervorose giungeranno in breve tempo a grande perfezione; le mia benedizione si poserà anche sulle case dove sarà esposta e venerata l’immaginedel mio Sacro Cuore; ai sacerdoti io darò la grazia di commuovere i cuori più induriti; le persone che zelano questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio cuore e non ne sarà mai cancellato”. Infine, la più nota e tuttora molto praticata: “a tutti quelli che per nove mesi consecutivi il primo venerdì di ogni mese si comunicheranno, io prometto la grazia della penitenza finale; essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i santi Sacramenti ed il mio Cuore sarà in quel momento estremo loro sicuro asilo”!
Quest’ultima importantissima pratica (di Confessarsi, per essere in grazia di Dio e ricevere degnamente la S. Comunione) per consecutivi (cioè senza interruzioni) primi venerdì di nove mesi (pratica detta appunto dei “primi venerdì del mese”) è ancora molto praticata nel mondo e porta moltissimi frutti spirituali. Sono poi moltissime le testimonianze, anche storiche, pure di coloro che, avendo fatto questa pratica anche una sola volta nella vita, persino essendosi poi purtroppo di nuovo allontanati da Dio o ricaduti per anni in una vita di peccato, sono infatti ritornati a Dio e hanno avuto la possibilità di confessarsi e comunicarsi almeno prima di morire, salvandosi così per l’eternità!
Anche l’immagine del Sacro Cuore voluta e indicata da Gesù stesso (effigie di un busto di un dolcissimo Gesù, con in mano il Suo stesso Cuore, sovrastato da una fiamma ardente, ferito, sanguinante e coronato di spine), è ancora assai nota e diffusa, anche se purtroppo non più come prima.
Gesù volle poi appunto che in tutta la Chiesa fosse istituita la solennità del Suo Sacro Cuore, da celebrarsi 9 giorni dopo il Corpus Domini (che dovrebbe cadere di giovedì, anche se in Italia trasferita alla domenica successiva, v. sotto Notizia del 14.06.2020).) cioè il venerdì della settimana successiva; richiesta che la Chiesa poi accolse e resa liturgicamente obbligatoria ovunque (e che proprio oggi appunto celebriamo).

Sempre attraverso S. Margherita Maria, Gesù il 17.06.1689 manifestò inoltre una richiesta molto ardita, addirittura rivolta al re di Francia Luigi XIV, cui chiese la “consacrazione della Francia al suo Sacro Cuore e la sua rappresentazione sugli stendardi del Regno”! Non è neppure chiaro se tale richiesta sia giunta effettivamente alle orecchie del re di Francia; ma comunque venne disattesa. Si fa però notare che, oltre alla morte repentina del sovrano nel 1715, il rifiuto anche dei suoi successori di consacrare la Francia al S. Cuore di Gesù portò poi al crollo totale della monarchia con Luigi XVI, deposto come ultimo re di Francia nel 1792 e ghigliottinato nel 1793. Era intanto avvenuta la prima grande rivoluzione anticristiana della modernità. (Non dovrebbero essere prese alla leggera o dilazionate certe richieste del Cielo … v. pure la richiesta della Madonna nel 1917 di consacrare la Russia al Suo Cuore Immacolato, altrimenti avrebbe causato la grande persecuzione anticristiana e avrebbe diffuso nel mondo i suoi terribili errori … come appunto avvenne!). Pare comunque significativo che dopo oltre un secolo, a motivo di un voto, si costruì sulla collina dei martiri (Montmartre), nel centro di Parigi, l’immensa basilica dedicata proprio al Sacro Cuore (Sacré-Cœur), completata nel 1914 ma consacrata nel 1919, che domina con la sua bianca mole la città ed è uno dei luoghi più visitati di Parigi; e dove peraltro si adora ininterrottamente, notte e giorno, Gesù nel Santissimo Sacramento.
Innumerevoli, solenni o umili, sono poi le chiese dedicate al Sacro Cuore nel mondo intero (celebre e imponente, ad es., anche quella di Bruxelles).

Nel sito (nella sezione “Un aiuto per < per pregare”) vedi pure, oltre a queste notizie, anche le preghiere al Sacro Cuore, comprese le Litanie del Sacro Cuore, che più che mai in questo mese possono sostituire anche quelle “lauretane”, pure al termine della recita del S. Rosario.