Chiese cattoliche in svendita

Chiese cattoliche… in svendita


Chiese cattoliche pilota, profetiche, all’avanguardia, “in uscita”?

In realtà a rimorchio del mondo, in svendita … e già abbondantemente sulla via del fallimento!

La “primavera” della Chiesa, studiata a tavolino da spregiudicati (eretici) teologi e poi sognata da molti (anche autorevolmente) negli anni ’60, in realtà, postasi non in dialogo ma all’inseguimento del mondo moderno (e perfino del mondo protestante), s’era presto già trasformata in un rigido inverno, colmo di minacciose nubi. Così, già nel 1972 lo stesso Papa Paolo VI dovette riconoscere, sconcertato, che “da qualche fessura” (aperta però da chi?!) “il fumo di Satana fosse entrato nel tempio stesso di Dio” (omelia nella Solennità dei SS. Pietro e Paolo, 29.06.1972); e lo stesso Papa, verso la fine del suo pontificato, confessò: “C’è un grande turbamento in questo momento nella Chiesa, e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: Quando il Figlio dell’Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla Terra?” (8.09.1977, dialogo con Jean Guitton, riportato nel suo celebre libro “Paolo VI segreto”).

Il Cardinale Joseph Ratzinger nel 2004, nel suo dialogo (condensatosi poi nel testo “Senza radici. Europa, …”) con l’allora Presidente del Senato Marcello Pera, tratteggiò una via d’uscita, peraltro prefigurata fin da quando era giovane professore e teologo: “nella Chiesa e per la società è importante che esistano minoranze convinte: uomini che hanno incontrato davvero Cristo come il tesoro della loro vita”.

Del resto bastano le parole stesse di Gesù: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt 5,13).

La drammaticità dell’attuale situazione ecclesiale è evidenziata perfino nell’ultimo libro di Andrea Riccardi “La Chiesa brucia. Crisi e futuro del Cristianesimo” (Laterza, 2021).

Sottolineiamo allora qualche eloquente dato statistico, specie di alcune di queste Chiese, che han voluto e vogliono aprire o guidare questi presunti “processi” di rinnovamento. [cfr. News del 18.02.2020, 20.09.2018, 29.06.2017]

Germania

In questo mese con tutta probabilità la Chiesa cattolica tedesca – che da decenni condiziona la vita dell’intera Chiesa cattolica (economicamente anche quella africana e teologicamente anche quella latinoamericana) – farà molto parlare di sé, fino alla drammatica prospettiva di un nuovo doloroso scisma, formale o di fatto, (a partire dai soliti slogan che dominano il panorama culturale odierno, fortemente dettati da ristrette oligarchie culturali e di potere: benedire le coppie omosessuali, donne diacono o prete, preti sposati, …); e tutto ciò in un panorama ecclesiale abbondantemente in stato “confusionale” se non già nell’apostasia!

In realtà si tratta di prese di posizione di elite clericali (tra l’altro gente anche ben pagata che ruota attorno alle Curie1), maîtres à penser proni al pensiero unico dominante, di fatto assai lontani dalla vera sensibilità popolare, all’inseguimento del pensiero protestante (chiese protestanti che hanno sperimentato da 5 secoli queste novità e che sono in crisi ancor più di quelle cattoliche2).

Ecco qualche dato statistico della Chiesa Cattolica tedesca.

In Germania, su una popolazione di quasi 84 milioni di abitanti, i cristiani (anagraficamente e fiscalmente) sono attualmente 44,5 milioni (Cattolici: 23 milioni; Protestanti: 21,5 milioni), ma in continuo calo (in alcune zone i cristiani sono già solo l’8% della popolazione). 
Secondo l’attuale trend (calo continuo) si prevede che nel 2035 i cristiani saranno 34 milioni e nel 2060 22,7 milioni (12,3 milioni di cattolici e 10,5 milioni di protestanti) (cfr. un qualificato studio sociologico commissionato dai Vescovi).

Nel land del Nordrhein-Westfalen (Renania Settentrionale-Vestfalia, il più popoloso e il 4° per superficie della Germania), nel 2018 hanno ufficialmente abbandonato la fede cristiana (Chiesa cattolica e Protestanti) più di 88.000 persone; nel 2019 oltre 120.000] 

In compenso i musulmani sono già più di 3 milioni e in continua crescita.

Nel 2019 hanno ufficialmente lasciato la Chiesa Cattolica 272.771 persone (nel 2018: 216.000; nel 2014: 218.000) (dati forniti dalla Conferenza Episcopale ted.)

Tra i Protestanti (Chiese e teologie ormai tanto lodate e imitate da molti nella Chiesa cattolica, anche ad alto livello), nel 2019 c’è stato un calo ufficiale di 270.000 fedeli (del 22% in un anno, praticamente una fuga in massa!); dal 1990 al 2016 le comunità protestanti hanno perso 8 milioni di fedeli; in pochi anni sono passati dal 59% al 29% della popolazione (in alcune aree: 13,8%).

Se parliamo poi di fedeli praticanti, nella Chiesa Cattolica sono meno del 10% (in certi casi il 5%; comunque molto spesso anche tra i praticanti non si conoscono gli elementi fondamentali della fede3), tra i Protestanti solo il 4% (nel 1950 erano ancora il 15%).

Altri dati riguardanti la Chiesa Cattolica:
– crescono in modo esponenziale le coppie cristiane che non si sposano in chiesa (col sacramento, come Gesù invece comanda; solo 44.000 matrimoni in un anno) e che non battezzano i figli (peraltro dimezzati in 30 anni);
– le Ordinazioni sacerdotali sono passate da 400 nel 1963 a 238 nel 1993, 186 nel 1995 (già Germania unificata), 98 nel 2013, 58 nel 2015.
– i Seminaristi (in Teologia) sono passati da 594 ancora nel 2011 a 211 nel 2020 (per il totale delle 27 diocesi tedesche).
– il 50% delle chiese è in vendita! La diocesi di Colonia (una delle più ricche del mondo) prevede di passare in 10 anni da 500 a 50 parrocchie; quella di Trier (Treviri, la più antica diocesi tedesca) ha recentemente eliminato 865 parrocchie

Olanda

1970: Cattolici: 40,5%; Protestanti: 36%.
2020: Cattolici: 23%4 (in certe diocesi il calo annuo è di circa il 5%!); Protestanti: 10%; atei: 24%; agnostici: 34%; musulmani: 7% (in crescita)

Eppure immediatamente dopo la fine del Concilio (nel 1966), dove peraltro l’Episcopato olandese aveva avuto un ruolo guida insieme a quello tedesco, il Nuovo Catechismo Olandese (con tali ambiguità teologiche e dottrinali da richiedere nel 1968 un intervento correttivo del Papa, intervento rifiutato poi dagli stessi vescovi olandesi, che si opposero ufficialmente nello stesso anno anche all’Enciclica Humanae vitae), veniva osannato (anche in Italia) come l’esempio da seguire per portare il Vangelo al fatidico “uomo di oggi”!

Persino tra i 250 viaggi compiuti da S. Giovanni Paolo II in tutto il mondo, proprio la visita in Olanda (nel maggio 1985) trovò contestazioni proprio da parte di alcune realtà cattoliche locali.

Oggi circa 1/3 delle chiese è in vendita (in quanto lasciate vuote e così non più sostenibili economicamente)! Solo nella storica diocesi di Utrecht le parrocchie sono passate in pochi anni da 400 a 20 e ci sono tuttora 265 chiese in vendita.

Belgio

1968: il 99% della popolazione si dichiarava cattolica (con un sovrano fortemente cattolico, Baldovino, di cui è in corso la causa di beatificazione); 10.500 sacerdoti
Nel 2020 (percentuale sull’intera popolazione), tra i Cattolici, solo il 4% sono praticanti, solo il 50% fa battezzare i figli, solo il 25% si sposa in chiesa col Sacramento del matrimonio; e in tutto il Belgio ci sono solo 3.000 sacerdoti.

Austria

Anche nella Chiesa cattolica austriaca è in atto uno “scisma” di fatto (cfr. il movimento “Wir sind Kirche”, Noi siamo Chiesa), che potrebbe però presto drammaticamente formalizzarsi.

1966: 89% di Cattolici
2020: 58% Cattolici (Vienna: 40%); praticanti: 12% (calo annuo vertiginoso, giovani assenti)
Protestanti: 3,5% (in forte calo); Ortodossi: 5%; atei/agnostici: 25%; Musulmani: 8% (in crescita)

Svizzera

1968: Cattolici: 45,4%; Protestanti: 52,7%
2015: Cattolici: 37,3% Cattolici5 (compreso immigrati da Paesi cattolici); Protestanti: 24,9%; agnostici-atei: 23,1% (in crescita vertiginosa); musulmani: da assenti al 5,1%.

Anche nella Chiesa cattolica elvetica è in corso un movimento che vuole staccarsi dal Papa (“Los von Rom”, “Via da Roma”!) e potenzialmente scismatico.

Francia

Nel 2020 in tutta la Francia ci sono state solo 91 nuovi sacerdoti diocesani. 
In Francia scompaiono (vendute, trasformate, demolite) quasi 50 chiese all’anno! (ma nasce una moschea ogni 2 settimane!)

Spagna

A Barcellona in poco tempo le parrocchie sono passate da 208 a 48.

Qualche piccolo dato … italiano

Quanti vanno alla S. Messa alla domenica? Nel 2009 ancora il 32%; nel 2020 il 19%.

Quanti frequentano l’Ora di Religione nelle scuole? (il che non è però indice di appartenenza alla fede cattolica, insegnamento peraltro sempre più marginale e insignificante nel panorama scolastico)

  • alle elementari: 90% al nord, 98% al sud;
  • alle medie: 83% al nord; 97% al sud;
  • alle superiori: 75% al nord (a MI si arriva anche al 50%); 96% al sud.

Qualche esempio:

Credenti in una 1^ liceo scientifico: 50%; in 5^: 40%
Però, in una 3^ liceo scientifico, alla domanda “Chi crede che Gesù sia davvero risorto?”, ecco le risposte: 1 sì, 22 no!  [fonte: Il Timone n. 205 (aprile 2021)]

In controtendenza… la Russia

Dopo 70 anni di ateismo imposto dall’ideologia marxista e dal potere comunista, in Russia negli ultimi 15 anni sono state riaperte circa 20.000 chiese ortodosse [solo nella diocesi di Mosca si è passati dalle 837 nel 2010 alle 1.056 nel 2014 (934 chiese e 122 cappelle), con altre 200 già in programma]. È aumentato notevolmente anche il numero di sacerdoti, passati dai 17.500 del 2000 ai 35.000 di oggi; e in 10 anni gli Istituti Teologici, frequentati anche da fedeli laici, sono passati in Russia da 38 a 51 (solo a Mosca, nel 2017 si sono diplomati in Teologia 4.030 studenti).

Qualche dato da … oltre-Atlantico

USA: (leggi statistica vaticana 2015)

I cristiani sono il 75% della popolazione (che conta 316.253.000 di abitanti).

Cattolici: 22,7% 6 [71.796.000 (76.900.000 nel 2003)] [in alcune diocesi in fortissimo calo, specie a causa degli scandali legati al clero (anche se molti di questi processi, fortemente pubblicizzati e persino gonfiati dalla stampa e dalle televisioni, nascondono pure ingenti interessi economici a favore degli accusatori e dei loro legali, visto che a pagare sono comunque le casse delle ricche diocesi)]
Cattolici praticanti: 1970: 55%; 2019: 20%; 2020 (causa pandemia): dal 5% al 10% (Natale 2020: 20%; prima era il 64%).
Battesimi nella Chiesa Cattolica negli ultimi 20 anni: – 40%!

America latina

In America Latina, un tempo rigogliosa di fedeli e tradizioni cattoliche, dopo decenni di teologie e pastorali della prassi, della “liberazione”, della riduzione della fede a lotta sociale e a scelte per i poveri, ora concentrate anche su ecologia, ambiente, clima … il “popolo” (tanto esaltato da una certa teologia dominante e gerarchia), per cercare Dio, Cristo, il sacro, il soprannaturale e persino comunità vive di fratelli nella fede, se n’è andato dalla Chiesa Cattolica (quasi un 40%, ma sempre in aumento!), quasi sempre per approdare nei gruppi protestanti (specie nei Pentecostali, dove in questo caso sentono ancora parlare, seppur in modo non completo, di Gesù, di spiritualità, persino di morale sessuale e c’è pure preghiera intensa e vita comunitaria).

Un caso emblematico … il Brasile (percentuale sull’intera popolazione):
2000: Cattolici: 73,6%; Protestanti: 15,4%.
2010: Cattolici: 64,6%; Protestanti: 22,2%.
2020: Cattolici: 50,1% ; Protestanti: 31,3%.
Si prevede che nel 2035 i Protestanti (Pentecostali) supereranno i Cattolici.


  1. La Chiesa cattolica tedesca è una delle più ricche del mondo (grazie alla “Kirchensteuer”, tassa moralmente obbligatoria per i fedeli – a tal punto che i Vescovi hanno parlato di “scomunica” non per chi crede nelle tante eresie che circolano all’interno delle loro Chiese ma per chi non pagasse tale tassa – che rende alla Chiesa 4-5 miliardi di € annui!) ed è addirittura il 2° “datore di lavoro” dopo lo Stato. Forse anche per questo le Curie delle 27 Diocesi tedesche sono mondanamente efficienti, piene di uffici e di impiegati, e tanti cattolici si ritengono tali e persino “impegnati” solo perché partecipi di queste strutture ecclesiali e non perché abbiano davvero un’autentica fede e vita cattolica (vedi in proposito lo straordinario discorso tenuto dal Papa Benedetto XVI, che come tedesco conosce bene queste realtà, a Freiburg i. B. il 25.09.2011) ↩︎
  2. Se qualcuno si ostinasse poi a pensare che le continue “aperture” delle chiese protestanti alla ‘modernità’ abbiano permesso una maggior presenza di fedeli in chiesa, sappia invece che la partecipazione al culto protestante è in calo continuo e i giovani vi sono praticamente spariti.
    E se ancora qualcuno pensasse che il drammatico calo delle vocazioni sacerdotali nella Chiesa Cattolica dipenda dalla questione del celibato, sappia che anche il numero dei pastori protestanti, sposati, è in picchiata ↩︎
  3. Ad esempio, tra loro il 60% dice di non credere in una vita dopo la morte e solo il 33% crede nella risurrezione di Cristo! ↩︎
  4. Inoltre anche questi sedicenti Cattolici, persino quei pochissimi che ancora frequentano la S. Messa domenicale, rivelano un’assai scarsa consapevolezza di fede: ad es. solo il 10% crede in un Dio personale e nella SS.ma Trinità! ↩︎
  5. Anche tra i cattolici è però scarsa la consapevolezza della vera fede, visto ad esempio che la maggioranza di loro non crede all’indissolubilità del Matrimonio (voluta da Gesù!), approva la S. Comunione ai divorziati riaccompagnati e i matrimoni omosessuali ↩︎
  6. la Chiesa Cattolica è la più numerosa comunità cristiana degli USA (22,7%); al 2° posto c’è quella Battista (protestante), con il 7% della popolazione statunitense.
    Però il totale degli aderenti alle diverse comunità protestanti è il 48%. ↩︎