Un aiuto per capire la fede: la vita cristiana

Questione 6.4


Domanda:

Perché i sacramenti sono così essenziali e decisivi per la vita cristiana?

Risposta:

La vita cristiana richiede certo una nostra decisione netta, una deliberazione della nostra volontà, altrimenti non ne avremmo alcun merito; ma in realtà è soprattutto un’opera di Dio in noi. Ecco perché “sorgente e culmine” della vita cristiana è la liturgia, la preghiera che la Chiesa, come corpo di cui Cristo è il capo e come sposa dello Spirito, eleva ufficialmente e in modo comune al Padre. La liturgia è costituita dai sette Sacramenti e dalla Liturgia delle Ore (con cui si santifica la giornata e il tempo). Essa è la più alta delle nostre opere; ma in realtà è l’opera di Dio stesso (opus Dei) in noi, un’opera divina (in oriente si dice “la divina liturgia”). Noi diamo gloria a Dio, ma in realtà è Dio che così ci santifica.
Abbiamo infatti già visto (v. Questione 5.4) che la vita divina scende in noi soprattutto attraverso i sette Sacramenti, la cui potenza scaturisce dalla Croce di Cristo. 
Ecco perché anzitutto, come già ha detto S. Pietro nella prima predica cristiana, dobbiamo ricevere i “Sacramenti dell’iniziazione cristiana” (Battesimo, Cresima, Eucaristia), attraverso i quali Dio ci introduce nella Sua stessa vita (trinitaria). Battesimo e Cresima si ricevono una volta sola nella vita, perché lasciano nell’anima un segno indelebile; l’Eucaristia o Comunione devo invece riceverla il più spesso possibile e per tutta la vita. Qua è in gioco la mia salvezza eterna, per cui devo subito prendere delle decisioni importanti, senza pigrizia (accidia), senza più rimandare, e facendo una preparazione molto seria.

Se non sono ancora battezzato, subito devo mettermi in un cammino di preparazione (detto “catecumenato”), che può durare anche anni, durante i quali imparo il cristianesimo, non solo con la testa ma anche con la vita. In uno che ha superato l’infanzia, i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana sono uniti in un’unica celebrazione.

Se sono stato battezzato ma non ho mai ricevuto la Comunione, oppure ho ricevuto (o anche continuo a ricevere) la Comunione ma non ho ancora ricevuto la Cresima (Confermazione), subito mi metto in un cammino catechetico di formazione e di preparazione per riceverli quanto prima.

Se ho ricevuto la vita cristiana con i tre sacramenti dell’iniziazione, ma ora vivo con una persona come se fosse mia moglie/marito senza aver formato con lei/lui una famiglia cristiana fondata sul sacramento del Matrimonio (cioè se convivo o siamo sposati solo civilmente) allora devo subito preoccuparmi di preparare e ricevere tale sacramento (che ci fa finalmente marito e moglie agli occhi di Dio), altrimenti dobbiamo smettere di vivere come coniugi mentre sposi non siamo di fronte a Dio.

Se uno dei due (o tutti e due) era già sposato col sacramento del Matrimonio con un’altra persona, siamo di fronte ad una situazione morale insanabile, perché agli occhi di Dio quel primo matrimonio, se era canonicamente valido, rimane indissolubile e sempre valido (lo dice Gesù stesso, cfr. Mt 19,5-6); in questo caso infatti è impossibile ricevere non solo ovviamente un nuovo sacramento del Matrimonio (che si riceve una volta soltanto nella vita, tranne che in caso di vedovanza), ma anche quello della Confessione e della Comunione (almeno fino a quando la nuova coppia vivrà rapporti sessuali come se fossero davvero sposi). Questo non significa che non ci possa essere la fede o anche qualche grazia di Dio, ma rimane una situazione moralmente grave.

Se è molto o moltissimo tempo che non ricevo il sacramento della Penitenza (o Confessione, che è l’unico modo con cui posso ricevere il perdono dei peccati mortali) e dell’Eucaristia (Comunione, che si può ricevere “solo in grazia di Dio”, cioè senza peccati mortali nell’anima), allora deciderò di farlo quanto prima, preparandomi bene e col proposito di ricominciare a riceverli di frequente.