Il “blitz estivo notturno” per la legge sull’omofobia

La progettata legge sulla cosiddetta “omofobia”, che dietro il paravento del rispetto (ovvio) degli omosessuali potrebbe seriamente creare una prima forma di “dittatura del relativismo” – istituendo un vero e proprio “reato d’opinione” (degno di sistemi appunto totalitari), dove cioè viene vietato ogni giudizio morale sull’omosessualità (farebbe diventare quindi “reato” insegnare la stessa morale cristiana e persino proclamare la Parola di Dio, come ad esempio la Lettera di S. Paolo ai Romani cap. 1,24-32), – ha conosciuto quest’estate un episodio che ha del “grottesco”, ma che è anche illuminante per comprendere come certi poteri culturali occulti sarebbero disposti a usare qualsiasi metodo pur di imporre a tutti questo “pensiero unico”. La discussione in aula alla Camera è iniziata infatti il 5 agosto in piena notte, quindi con l’aula parlamentare praticamente vuota (22 deputati presenti e paradossalmente 28 iscritti a parlare).