Max Tresoldi, che abita a Carugate (MI), è stato 10 anni nel cosiddetto “stato vegetativo” (parola ambigua, che farebbe intendere che una persona in quelle condizioni è come una pianta!); poi nel 2001 si è risvegliato, pur mantenendo qualche disabilità. Racconta ai suoi cari che lo accudivano con tanto amore: “In quegli anni c’ero sempre stato. Sentivo e vedevo tutto; ma non sapevo come dirvelo”! Ora gira tutta Italia per raccontare la sua esperienza, testimoniando tra l’altro come l’amore sia l’unica vera terapia. Doveva farlo anche in TV, nel programma “La vita in diretta” della RAI, il 4.11.2013; mentre però tutto era pronto per trasmettere una lunga sua testimonianza, va in onda solo qualche sua frase mentre già scorrono i titoli di coda e la conduttrice Alda D’Eusanio conclude sbrigativamente (e offensivamente) “quella di Max non è vita”! Dopo le proteste della stessa famiglia, la RAI si scusa e fa una nuova trasmissione, durante la quale Max, attorniato dalle numerose persone che gli vogliono bene, giunge a dire ciò che ha scritto anche in un suo recente libro: “Spero che anche chi non ha avuto la mia stessa esperienza di coma possa essere felice come lo sono io”!
- Articolo pubblicato:04/11/2013
- Categoria dell'articolo:Eutanasia