Dopo la circostanziata, precisa e persino lodata relazione del Vaticano alla Conferenza ONU sulla convenzione dei diritti del fanciullo (v. sotto News del 16.01.2014), oggi improvvisamente lo stesso  Comitato ONU ha sferrato un inaudito attacco (già premeditato) contro la Chiesa Cattolica: con il pretesto del dramma della pedofilia (sempre corredato da falsità ed esagerazioni ad hoc, v. anche Dossier Pedofilia), viene intimato alla Chiesa Cattolica nientemeno di cambiare la propria dottrina (la legge di Dio!) in materia di aborto, contraccezione, omosessualità (tra l’altro su temi che esulano dalle specifiche competenze di detto Comitato)!

Per chi volesse dare in merito una panoramica degli ultimi 500 anni: prima la Chiesa insegnava al mondo, a nome di Dio, quale era la legge morale; poi l’Illuminismo ha ridotto il cristianesimo e la sua morale a opinione (errata); quindi si è detto che la Chiesa poteva parlare della sua “presunta” legge divina solo al Suo interno. Oggi siamo arrivati al capovolgimento radicale, al punto che il mondo vuole che la Chiesa cambi la legge di Dio anche all’interno di se stessa e pretende persino insegnarle come interpretare la stessa Bibbia.

Com’è composto questo “Comitato per i diritti del fanciullo” dell’ONU?  Si tratta di soli 18 rappresentanti di diversi Paesi, tra cui la rappresentante del Perù (nota attivista per i diritti dei gay e acerrima nemica dell’arcivescovo di Lima), il vice-presidente che è dell’Arabia Saudita (dove gli  omosessuali sono punibili con la pena di morte!) e fino a pochi mesi vi faceva parte anche il rappresentante della Siria … insomma Paesi che spiccano per democrazia e rispetto dei fanciulli! Del resto è abbastanza evidente che a certe Commissioni non interessa molto la vita dei bambini, tanto è vero che denunciano la Chiesa di rifiutarne l’aborto! Ma tutto diventa pretesto per attaccare la Chiesa Cattolica, obbedendo peraltro a occulte e potentissime lobbies di potere, che hanno stabilito questa strategia a livello mondiale.

Il Vaticano ha intanto immediatamente risposto (nota della Sala Stampa) che “La Santa Sede reitera il suo impegno a difesa e protezione dei diritti del fanciullo, in linea con i principi promossi dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo e secondo i valori morali e religiosi offerti dalla dottrina cattolica”, ma anche che “Alla Santa Sede rincresce, tuttavia, di vedere in alcuni punti delle Osservazioni Conclusive un tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa Cattolica sulla dignità della persona umana e nell’esercizio della libertà religiosa”!