Il Comitato dei Diritti Umani dell’ONU ha richiamato (con quale diritto?) l’Italia a garantire maggiormente il “diritto” (?!) all’aborto, cioè in fondo a limitare il numero dei medici obiettori. Ma se ciò non bastasse, ha pure richiamato l’Italia a “permettere alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini, compresi i figli biologici del partner e assicurare ai bambini che vivono in famiglie omosessuali la stessa tutela legale di quelli che vivono in famiglie etero”; inoltre il nostro Paese “dovrebbe garantire l’accesso alle tecniche di fecondazione in vitro per le coppie gay”; infine esorta “a combattere le discriminazioni e ‘hate speech’ (incitamento all’odio) nei confronti di persone omosessuali”.
Grazie. Ma ai valori con cui edificare l’uomo e la società ci pensiamo noi, in base alla cultura che ha creato la nostra straordinaria civiltà, senza essere succubi e proni di fronte al nuovo pensiero unico dominante (voluto da neanche troppo segrete oligarchie mondiali).