Altri passi verso la “dittatura del relativismo”… sessuale

Sconcertanti “Linee guida” per una educazione sessuale ai fanciulli nelle scuole europee

In riferimento ad un documento del 2010 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Europarlamento sta discutendo una risoluzione (Estrela) e delle “Linee guida” riguardanti gli “Standard per l’educazione sessuale in Europa”, che eserciteranno una fortissima pressione su tutti i governi e anche su tutte le scuole d’Europa. Esso prevede un’educazione sessuale così programmata e suddivisa: da 0 a 4 anni sono previste informazioni sulla “masturbazione infantile precoce” e gli educatori devono mettere i fanciulli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio col “gioco del dottore” (!); dai 4 ai 6 anni si deve far scoprire «l’amore anche verso persone dello stesso sesso»; dai 6 ai 9 anni devono essere fornite informazioni sui «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo già conoscere ai bambini «i diversi metodi contraccettivi»; dai 9 ai 12 anni devono essere comunicati i «rischi e le conseguenze delle esperienze sessuali non protette», per evitare situazioni di “cattiva salute sessuale”, cioè malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate (è ritenuto fondamentale l’insegnamento su come usare contraccettivi e fare altre pratiche di sesso sicuro, mentre deve essere esclusa un’educazione all’astinenza dai rapporti); dai 12 ai 15 anni devono infine essere rivelati concetti quali «pianificazione familiare», «impatto della maternità in giovane età», «presa di decisioni», «gravidanze anche in relazioni omosessuali», «prostituzione e pornografia» e soprattutto si deve avvertirli di stare in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità»! E a scanso di equivoci circa l’impossibilità dei genitori di dissentire da tale impostazione, viene citata positivamente una sentenza della Corte Europea che dà torto a dei genitori tedeschi, andati in carcere per essersi rifiutati di far partecipare i propri figli a tali lezioni di educazione sessuale.