impedire ad una scolaresca di andare a vedere quadri famosi, perché con contenuti cristiani!

Come sappiamo, con il pretesto della “laicità” e della “tolleranza” per ogni religione, il laicismo vorrebbe abolire ogni traccia di fede cristiana nel sociale e nella vita pubblica, così da distruggere i fondamenti stessi della nostra civiltà e imporre un “nichilismo” ateo, scambiato per neutralità. Talora sembra persino che ogni religione possa essere accolta .. tranne il cattolicesimo.

L’impresa però, che già dalla “rivoluzione francese” ha cercato con violenza di distruggere persino l’arte cristiana, non sembra praticabile e rischia di cadere nel ridicolo, se non nella pura follia. Come togliere infatti ogni riferimento ai contenuti della fede cristiana dalla pittura, scultura, architettura, letteratura, musica, e persino dalla toponomastica, per non parlare degli usi e costumi, che caratterizzano la nostra civiltà occidentale?

Ebbene un tentativo in tal senso, ai limiti appunto del grottesco per non dire della violenza ideologica, s’è visto in questi giorni persino in una scuola primaria (Matteotti) di Firenze, dove è stata vietata ad una classe (una terza) la visita alla stupenda mostra intitolata “Divina Bellezza”, allestita appunto a Firenze (in occasione del Convegno C.E.I.), dove si potevano ammirare ad esempio la Crocifissione bianca di Chagall (vista anche dal Papa nella sua visita a Firenze), la Pietà di Van Gogh, la Crocifissione di Guttuso, l’Angelus di Millet e numerose altre straordinarie opere d’arte. La ragione di questo divieto è espressa nel verbale del Consiglio interclasse interessato (del 9.11.2015) in questi incredibili termini: «per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra»!