Cristianofobia in Nigeria

Cristianofobia


“Fobia” è un termine preso in prestito dalla psichiatria e come tale starebbe a designare una “patologica” avversione, o appunto “paura”, nei confronti di una determinata realtà, senza alcuna causa reale ma solo dettata dal proprio stato psichico.

Com’è noto oggi tale termine, usato come suffisso, è entrato invece prepotentemente a designare non tanto una patologica avversione, ma persino ogni razionale dissenso nei confronti di certi dogmi dettati dalle nuove ideologie dominanti.

Forse oggi il più diffuso abuso di tale suffisso è, in Occidente, “omofobia”, usato appunto come accusa, con conseguenze persino penali, nei confronti non solo di chi usa violenza o discriminazione nei confronti del mondo omosessuale (o Lgbtq in genere), ma di chiunque dissenta, a livello anche solo di giudizio culturale e morale, dai dogmi appunto di detta ideologia; un pensiero che si impone così, specie nel mondo occidentale, come vera e propria “dittatura del relativismo”.

Qualcosa di analogo era ed è già avvenuto con il termine “antisemitismo”. Esso fa immediatamente pensare soprattutto alla tragedia della persecuzione che gli Ebrei hanno subita, specie ad opera del nazismo, e culminata con la tragedia della “Shoah”. Un termine che fa dunque pensare non solo ad un’orribile forma di “razzismo”, ma alla tragedia di un popolo che in quell’epoca subì un’atroce persecuzione. Il solo negarlo o sollevare dubbi è persino punibile come reato, col nome di “negazionismo” (anche questo è un termine che oggi si diffonde per qualsiasi anche ragionevole dissenso a qualsiasi dogma dominante, come abbiamo visto anche in occasione dell’esperienza Covid-vaccini).

Dopo la tragedia della Shoah e terminata la II Guerra Mondiale, la neonata Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), deliberò nel 1947 la creazione dello Stato di Israele (nato ufficialmente il 14.05.1948), per dare una Patria agli Ebrei. Unitamente a tale decisione, l’ONU deliberò pure la creazione di un attiguo Stato arabo “palestinese”; cosa che alcuni Paesi, compreso ovviamente Israele, si ostinano a non riconoscere. Anche la tragedia di questi giorni è comunque da leggersi nel quadro di questa irrisolta questione, dai pericolosissimi contorni di geopolitica internazionale. E si tratta peraltro della Terra Santa, cioè dei territori che 2000 anni fa hanno visto addirittura il compiersi dell’Incarnazione del Verbo (vedi ultima News), dove cioè i cristiani avrebbero diritto di una particolare e devota presenza, oltre alla presenza di Ebrei e Musulmani. Non a caso, dal punto di vista diplomatico, il Vaticano, che riconosce i due Stati israeliano e palestinese, ha ad esempio sempre proposto per Gerusalemme (ricordiamo che l’ONU ha dichiarato capitale di Israele Tel Aviv, non Gerusalemme!) la forma di città “a statuto speciale”, proprio per l’eccezionale importanza che nella storia essa riveste per Ebrei e Cristiani (e poi occupata dai Musulmani), quindi per le 3 grandi religioni monoteiste, che insieme costituiscono la maggioranza assoluta dell’attuale popolazione mondiale, come abbiamo ricordato nell’ultima News.

Tornando al termine “antisemitismo” dobbiamo però precisare che, se tale forma di razzismo fa pensare appunto soprattutto (ma non solo) alla persecuzione nazista, esso fu però immediatamente riportato in auge specie in occasione della cosiddetta “Guerra dei 6 giorni” (quando appunto in 6 giorni, nel giugno 1967, Israele occupò i Paesi confinanti: Egitto, Siria e Giordania). Così che da odiosa e deprecabile questione razzista il termine “antisemitismo” viene talora usato dagli Ebrei persino per bollare qualsiasi forma di dissenso dalle stesse politiche israeliane, per non dire dallo strapotere economico e culturale che molte potentissime famiglie ebraiche hanno negli USA e di conseguenza nel mondo occidentale.

Gli Ebrei di tutto il mondo hanno perfino, a protezione del loro onore, l’Anti-Defamation League, in grado di individuare e denunciare qualsiasi attacco contro la loro identità.

Oggi, anche in Europa, dove non fanno talora neppure più notizia i violenti attacchi islamici (leggi), che non raramente insanguinano le strade e le chiese e rendono persino impraticabili ai non musulmani certi quartieri (vedi ad esempio, per la Francia, la News 1.09.2022, vedi anche News 9.04.2021 e vedi 20.01.2020), persino i musulmani sono riusciti ad inventare, a loro favore, il termine islamofobia!

In realtà, come molte volte abbiamo rilevato in queste News e in altri documenti, è invece il cristianesimo, dati alla mano, ad essere la religione più perseguitata non solo della storia ma del presente (vedi). Quindi specialmente i cristiani avrebbero diritto a denunciare questa “fobia” e persino “odio” contro di loro! Tra l’altro, come anche qui vedremo, se in molti Paesi, specie islamici o comunisti, si tratta di vera e propria persecuzione “fisica”, in altri, anche in un Occidente sedicente democratico e persino nella UE e addirittura in Italia (centro mondiale della Cattolicità), si tratta di una vera e propria emarginazione e discriminazione posta in atto contro la fede cristiana, a meno che non accetti di essere ridotta dal laicismo a fatto solo intimo e privato. In Occidente (specie in alcuni Paesi dell’Europa occidentale), dove sono in continuo aumento anche dei veri e propri attacchi fisici contro le persone o i luoghi di culto cattolici, si tratta in genere di una vera e propria “cristianofobia”, cioè di un frequente e invasivo attacco, persino ridicolizzante o addirittura blasfemo, contro i contenuti della fede cristiana. La fede (e la morale) cristiana è oggetto di un continuo attacco, già nelle scuole come nei media e persino nel mondo dello spettacolo. Così che già un ragazzino che si ostinasse ad essere ancora un cristiano “praticante” debba quasi vergognarsene o nasconderlo, per non essere deriso e persino “bullizzato”!

Eppure, in quegli stessi ambienti e ambiti, nessuno oserebbe usare quei toni ed espressioni usati impunemente contro la fede cattolica e la storia della Chiesa (come molti documenti e dossier in questo sito dimostrano), contro le altre religioni, per non dire contro gli atei ed oggi soprattutto contro il mondo Lgbtq!

Ci si dovrebbe chiedere perché proprio il cristianesimo, e in particolare la Chiesa Cattolica, è fatto oggetto di tali violenze e persecuzioni, ma anche discriminazioni, derisioni e falsità.

La risposta può essere semplicemente perché “è vero”, perché è la Verità e l’unica salvezza dell’uomo! E per questo Satana è tanto infuriato contro di esso.

In tal senso, nonostante l’apparente vittoria del “Drago”, oggi a livello persino apocalittico (vedi Ap 12), proprio questo tempo è invece preludio ad una sua clamorosa sconfitta (il “trionfo del Cuore Immacolato di Maria Santissima”!), come sempre è avvenuto nella storia, a cominciare ovviamente dalla Croce di Cristo, e come soprattutto avverrà alla fine del mondo (come dichiara senza mezzi termini l’Apocalisse e l’intera fede cristiana).

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Sulla violentissima persecuzione “fisica” subita dai cristiani nella storia, e non solo nei primi secoli ma anche e soprattutto nei tempi “moderni”, abbiamo nel sito diversi dossier e documenti che forniscono dati precisi quanto impressionanti. 

Nelle News abbiamo poi una discreta e sempre aggiornata documentazione sulla situazione attuale, sia in riferimento alla persecuzione anche fisica dei cristiani (vedi) che di quella appunto cristianofobia che costituisce, anche nei Paesi democratici dell’Occidente, una persecuzione più sottile e morbida ma non meno pericolosa e discriminante (vedi).

[cfr. pure nelle News del 28.11.2022 (vedi) e del 21.08.2023 (vedi)]

All’inizio di questo nuovo anno compiamo allora una rapida ed ovviamente incompleta carrellata di alcuni recenti fatti che dimostrano questa violenta o sottile “persecuzione anticristiana”, coperta da un imbarazzante se non complice silenzio del mondo della comunicazione, anche nostrana (così che ne sono colpevolmente ignari persino gli stessi cristiani praticanti)!

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Persecuzione anticristiana (aggiornamenti)

La più cruenta persecuzione anticristiana si registra (anche nel 2023) ad opera dei regimi islamici (con in testa l’Afghanistan; ma anche ad opera di violentissime falange musulmane operanti in molti Paesi, come in alcune zone della Nigeria) o di quelli comunisti (con in testa la Corea del Nord, senza dimenticare la gravissima questione della Cina).

Anche il recentissimo Rapporto 2024 dell’Agenzia Open Doors, mentre registra in modo ufficiale e seriamente documentato come attualmente 365 milioni di cristiani (5 milioni in più rispetto all’anno precedente) vivano in 50 Paesi dove non possono godere della “libertà di religione” (diritto fondamentale dell’uomo, sancito anche dall’ONU), sottolinea che la principale causa della persecuzione anticristiana sia appunto l’Islam (34 Paesi su 50), seguita dal comunismo (leggi) (leggi).

Anche nel 2023 il Rapporto della Fondazione internazionale (di diritto pontificio) Aiuto alla Chiesa che soffre (ACS) indicava come la “libertà religiosa” sia nel mondo sempre più in calo (leggi); e ciò persino in Occidente (leggi).

Così, il Rapporto Fides rileva per il 2023 un aumento persino dei missionari cristiani uccisi (leggi).

Pure i Vescovi europei, in un recente incontro, hanno sottolineato come il cristianesimo sia la religione più perseguitata al mondo (leggi).

Venendo ai singoli Continenti e Paesi, dobbiamo sottolineare come il continente con la più elevata percentuale di persecuzione anticristiana sia l’Asia (dove i cristiani sono peraltro una ristretta minoranza e dove comunque 2 cristiani su 5 sono perseguitati), come registra l’autorevolissima agenzia AsiaNews del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), che pubblica i suoi articoli e reportage, anche in lingua cinese (leggi).

La dittatura (ereditaria!) comunista che detiene ferreamente il potere, con l’evidente appoggio della Cina, in Corea del Nord rende di fatto impossibile la vita ai cristiani, costretti a vivere clandestinamente la loro fede, pena finire in veri e propri “campi di concentramento” (dove vi si troverebbero 70.000 cristiani, costretti a vivere e morire in condizioni disumane)!

Secondo il Rapporto 2022 del Dipartimento USA sulla libertà religiosa, se ad esempio un uomo viene trovato in possesso di una Bibbia rischia in Corea del Nord la pena di morte e i membri della sua famiglia, compresi i bambini, vengono condannati all’ergastolo in un campo di prigionia. È ad esempio il caso di un bambino di 2 anni (!) condannato all’ergastolo nel 2009 (e tuttora infatti in un campo di detenzione, una specie di lager!) solo perché nella sua famiglia è stata trovata una Bibbia. (leggi).

Sulla Cina (Repubblica Popolare Cinese, in realtà ferrea dittatura del Partito Comunista Cinese) siamo intervenuti numerosissime volte (basta cercare “Cina” nella sezione News sulla Persecuzione anticristiana vedi), sia per evidenziare qualcosa del terribile accentramento del Partito Comunista, reduce dalla rivoluzione comunista di Mao e poi sposato col più spudorato capitalismo, sia per denunciare la politica religiosa di tale potere, che non ammette se non gruppi religiosi e chiese che siano alle strette dipendenze dal Partito. Si veda in tal senso la questione della cosiddetta “Chiesa Patriottica”, l’unica ammessa dal governo comunista e alle sue dipendenze; tra l’altro in questi ultimi anni anche il Vaticano è sceso a pesanti compromessi col Governo cinese, secondo Accordi che si rinnovano ogni due anni ma rimangono segreti, che però di fatto non hanno portato ad alcuna maggiore libertà religiosa – vedi in proposito un recente reportage della stessa agenzia AsiaNews).

Apprendiamo anche da recentissimi interventi di AsiaNews, che il Natale in Cina è rimasta una festa religiosa proibita (leggi), che il Partito Comunista ha pensato di fornire (schedare) i religiosi secondo un punteggio-fedeltà (al Partito stesso, ovviamente!) che ne determini la maggiore o minore libertà (leggi), così come anche negli ultimi giorni sia stato arrestato un Vescovo che non voleva aderire alla Chiesa Patriottica fedele al governo comunista (leggi; leggi).

Da pochi anni il primato mondiale della persecuzione anticristiana è passato dalla Corea del Nord all’Afghanistan, sempre nell’assordante silenzio dei media internazionali. Ricordiamo che, passata l’occupazione sovietica, nell’ottobre 2001 gli USA hanno mosso guerra all’Afghanistan, col pretesto del terrorismo islamico e appunto a pochi giorni dai terribili e tuttora misteriosi attacchi terroristici dell’11.09.2001 (dove però erano più coinvolti terroristi dell’Arabia Saudita, alleata degli USA, che non dell’Afghanistan o dell’Iraq, come invece allora era stato fatto credere, appunto per giustificare le guerre contro quei due Paesi). Ne è seguita una quasi inutile anche se pericolosa occupazione USA/ONU, durata 20 anni (anche l’Italia ha partecipato alla “missione” con 50.000 soldati e pagando un doloroso contributo di sangue: 53 morti e 723 feriti). Quando nel 2021 c’è stato il ritiro di tale presenza USA/ONU, l’Afghanistan è tornato immediatamente in mano ai Talebani, che ne hanno fatto subito un Emirato Islamico (vedi), peraltro con enormi interessi legati al commercio mondiale dell’oppio, di cui il Paese produce il 90% di quello mondiale (vedi). Ebbene, da allora l’Afghanistan è balzato appunto in testa, superando perfino la Corea del Nord, tra i Paesi con la massima persecuzione anticristiana. 

Rimanendo in Asia, il continente con la massima (almeno numericamente parlando) persecuzione anticristiana, dovremmo particolarmente soffermarci sulla situazione dei cristiani in Pakistan, il 5° Paese più popoloso del mondo (238 milioni di persone) e di chiara impostazione islamica (ufficialmente si chiama infatti Repubblica Islamica del Pakistan), dove gli attacchi anticristiani, anche in senso fisico, sono per così dire all’ordine del giorno. La famigerata legge contro la “blasfemia” (riferita ovviamente solo all’Islam) permette poi, persino per cause di vendetta personale, di arrestare e condannare (anche a morte) una qualsiasi persona, tanto più se cristiana, che osasse solo dissentire dall’Islam o che fosse persino falsamente accusata di questo. Poiché ciò scatena comunque l’ira per non dire l’isteria popolare, tali accuse sono in genere seguite pure dalla distruzione delle case o delle chiese ed edifici dei cristiani, a tal punto  che in genere i cristiani sono costretti ad abbandonare il proprio villaggio (leggi) (leggi). Si è giunti persino a condannare per una presunta scritta blasfema (cioè antimusulmana) un giovane cristiano che in realtà era analfabeta e quindi ovviamente non aveva potuto essere l’autore della scritta (leggi); o un altro giovane che è stato condannato per una presunta scritta di dissenso dall’Islam semplicemente su Whatsapp (leggi) (leggi). La violenza e lo spirito di vendetta dei musulmani per chi osa essere cristiano non conosce poi limiti: nella primavera scorsa una ragazza cristiana di 12 anni era stata rapita da due musulmani e costretta a convertirsi all’Islam (e con tutta probabilità a sposare un musulmano); ma quando il padre è riuscito a liberarla e riportarla a casa, i musulmani locali non hanno esitato ad ucciderlo (leggi).

Passando all’India, dove non mancano violenti attacchi anticristiani da parte induista, una giovane suora è stata arrestata per aver organizzato una S. Messa in casa sua, solo per amici e parenti. Gli indù l’hanno infatti accusata di non rispettare la legge “anti-conversione” (leggi). Sempre in India 3 giovani cristiane sono state arrestate perché hanno manifestato il loro desiderio di diventare suore (leggi).

La persecuzione anticristiana, sempre rimanendo in Asia, si scatena anche in Myanmar, con una diocesi persino occupata dall’esercito (leggi), in Nepal, dove i cristiani hanno dovuto vivere l’ultimo Natale praticamente sotto assedio (leggi), e persino nelle cattolicissime Filippine, dove un attacco musulmano dell’ISIS a Marawi (una bomba durante la S. Messa di Natale) ha provocato tra i cristiani 4 morti e decine di feriti (leggi).

Venendo più ad occidente, la situazioni dei cristiani in Iraq è sempre più precaria. [Ricordiamo che i cristiani erano presenti in quelle terre fin da i primi secoli, cioè assai prima dell’arrivo dei musulmani. Paradossalmente godevano di maggior libertà di oggi persino sotto la dittatura di Saddam Hussein (il cui stesso ministro degli esteri Tareq Aziz era infatti cattolico!), cioè fino all’arrivo degli Americani (le due Guerre del Golfo) e ciò che ne è seguito, con tanto di nascita dell’ISIS e persecuzione violenta dei cristiani, specie nel nord del Paese]. Anche in questi giorni (gennaio 2024) dei villaggi cristiani sono stati attaccati dai Turchi (leggi) (parla il Patriarca: leggi).

Si espande la persecuzione anticristiana, ad opera dei musulmani, anche in Iran (leggi); ed è molto grave che i cristiani costretti allora a rifugiarsi in Turchia siano stati respinti dalle forze USA! (leggi).

Venendo all’Africa, attualmente la situazione di maggior sofferenza e pericolo per i cristiani è quella della Nigeria, dove in 14 anni sono stati uccisi (in genere da truppe musulmane) 52.250 cristiani (proprio in quanto cristiani; sono quindi martiri)! (leggi) Anche quest’ultimo Natale è stato spesso celebrato nel sangue. Solo nello Stato di Plateau sono stati uccisi, ad opera di musulmani, 140 cristiani (secondo altre fonti: 160) e feriti oltre 300 (v. foto iniziale)! (leggi) leggi) (leggi)

Attualmente in America  la situazione più critica per i cristiani, dal punto di vista della persecuzione violenta, si registra in Nicaragua, dove la dittatura “sandinista” (di estrazione comunista) di Daniel Ortega (ambiguo e violento personaggio, che fu implicato persino nel narcotraffico dalla Colombia agli USA) pone in atto da anni una sistematica persecuzione contro la Chiesa cattolica, che gli si oppone (leggi). Negli ultimi 5 anni si contano ben 529 attentati sferrati contro le  chiese (leggi). Solo nel 2023 ci sono stati 90 attentati e sono stati arrestati 13 sacerdoti cattolici (leggi). Il dittatore Ortega è giunto ad arrestare e condannare al carcere duro il Vescovo Álvarez di Matagalpa (leggi) [solo in questi ultimi giorni gli è stato permesso di partire, così da potersi rifugiare in Vaticano (leggi)]. Per i Cattolici del Nicaragua è stato comunque un Natale di persecuzione e paura. Attualmente sono in carcere 2 vescovi, 14 sacerdoti e 2 seminaristi! (leggi) (leggi)


Cristianofobia (aggiornamenti)

Non entriamo qui nel merito degli attacchi “culturali” al cristianesimo, all’identità della Chiesa Cattolica e alla sua storia, che anche in Italia, almeno dal Risorgimento (vedi), sono abbondantemente disseminati già nei programmi e testi scolastici, come nei media, per non dire negli spettacoli cinematografici e teatrali, e persino nei testi delle canzoni più ascoltate dai giovani.

Su molte decisive questioni storico-culturali il sito offre molta documentazione, nei dossier e nei documenti storici (vedi) o scientifici (vedi), con dati inequivocabili che smentiscono seriamente tali menzogne e pregiudizi anti-cattolici.

Di fatto, tale clima ostile alla fede e morale cristiana, come alla Chiesa Cattolica e alla sua gloriosa storia bimillenaria, ha generato e genera, anche in Italia (centro del Cattolicesimo!) e persino tra i Cattolici praticanti, una sorta di “complesso di inferiorità”, di vergogna (e ignoranza) della propria identità e storia, che intimidisce e blocca la missione e mina la fede stessa dei credenti. Non a caso, secondo una recente e autorevole statistica (di cui avevamo già parlato in una delle ultime News), in Italia il 20,7% dei Cattolici praticanti si sente “discriminato” nella società a causa della propria fede, percentuale che sale al 29% tra i giovani-adulti (25/44 anni) e supera ampiamente la maggioranza tra i ragazzi (12/14 anni), gli adolescenti (14/18 anni) e giovani (18-25 anni) [fasce di età che vedono peraltro ormai in picchiata se non in estinzione, anche in Italia, la pratica cristiana, cioè la partecipazione alla S. Messa, la Confessione frequente, per non dire l’adesione alla morale cristiana (specie sul 6° Comandamento, vedi), come si evince anche nella New citata vedi]!

Osserviamo ora alcuni dati riferiti in proposito all’anno appena trascorso (2023).

Ancora il Rapporto della citata Fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre indica come anche nei Paesi cosiddetti democratici (dell’Occidente) 1/3 dei Cristiani, a causa di forme più o meno gravi di discriminazione, derisione, persino di persecuzione psicologica (tra i ragazzi si parla pure di “bullismo”), ammette di avere “difficoltà a pregare o celebrare riti e ricorrenze in pubblico, esporre simboli religiosi, insomma tutto quello che comporta vivere apertamente la propria fede” (leggi).

Le stesse grandi Organizzazioni internazionali, in primis l’ONU, che ormai privilegiano in modo ideologico e persino ossessivo certi nuovi “diritti”, peraltro inventati e talora persino perversi, in genere tacciono invece in modo vergognoso sulla “libertà religiosa”, che è invece un reale diritto fondamentale dell’uomo (sancito dall’ONU stessa), fortemente calpestata in moltissimi Paesi (come abbiamo anche qui mostrato), come sulla cristianofobia e persino sulla persecuzione anticristiana in atto nel mondo. Persino l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) rileva questa discrepanza, anche in Europa occidentale (leggi) (leggi) (vedi anche News 28.11.2022).

Circa l’Europa occidentale, il Rapporto annuale dell’OIDAC (Osservatorio per l’Europa sulla intolleranza e la discriminazione contro i cristiani) ha rilevato solo nel 2022 un incremento del 44% dei “crimini d’odio” anticristiani (e stiamo parlando dell’Europa!), così come sono aumentati addirittura del 75% gli attacchi incendiari contro le chiese! (leggi) (leggi)

Gli stessi Vescovi europei, in un loro incontro, hanno parlato di un’Europa occidentale sempre più anticristiana e persino mortifera! (leggi)


Qualche notizia da oltre-Manica (UK)

Se grazie a Dio sono passati i tempi della feroce persecuzione contro i Cattolici da parte degli Anglicani (vedi il documento apposito), o meglio dei Sovrani inglesi che con Enrico VIII si sono messi a capo di una sedicente loro Chiesa (appunto Anglicana) – ricordiamo che nel 2022 abbiamo avuto la morte, dopo oltre 60 anni di regno, della Regina  Elisabetta II (vedi) e dal 6.05.2023 abbiamo nel Regno Unito un nuovo Re (vedi), Carlo III, che è anche Capo della Chiesa Anglicana ed ha solennemente giurato anche per questo! – non sono del tutto tramontate le discriminazioni contro i Cattolici nei grandi palazzi del potere (e non solo a Buckingham Palace, dove nessuno può essere cattolico; così che persino Meghan, per sposare il principe Harry, ha dovuto abiurare dalla Chiesa Cattolica! vedi nel documento). Strano però che, per la prima volta nella storia del Regno, ora il Primo Ministro (Rishi Sunak) sia non solo di origine indiana ma di religione induista (vedi). Del resto anche il nuovo Premier scozzese Yousaf è addirittura musulmano; e come tale non ha tardato a manifestare il suo livore anticristiano, peraltro (e questo è invece contro la stessa fede islamica) a vantaggio di lobby abortiste e Lgbt (leggi), suscitando aspre proteste dai capi religiosi.

Soffermiamoci poi brevemente sulla soppressione, nel Regno Unito, dei fondamentali diritti umani (quelli veri, non quelli oggi inventati), come il “diritto alla vita”, alla “libertà di coscienza” e alla “libertà di educazione” (proprio i diritti cosiddetti “non negoziabili”!), per riportare solo qualche notizia.

Com’è noto, nei mesi scorsi s’è compiuto in un ospedale inglese un nuovo terribile omicidio di un bambino (Indi Gregory, una neonata di sette mesi), contro la volontà dei suoi genitori e, così hanno detto i medici, “nel suo migliore interesse”! Anche in questo caso i medici inglesi non hanno voluto neppure sapere di trasportare la bambina in Italia, dove l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma (Vaticano) s’era reso disponibile ad accoglierla per tentarne una cura (leggi).

Mentre ufficialmente in Inghilterra l’eutanasia non è ancora permessa, qualche mese fa abbiamo avuto però il caso di una paziente che implorava di lasciarla vivere, mentre i medici hanno decretato che doveva morire (con tanto di ricorso ai Giudici) (leggi).

E mentre c’è chi vorrebbe legalizzare l’aborto fino alla nascita (leggi), in Inghilterra si è entrati di fatto nello sconcertante “reato di pensiero” e persino al divieto di pregare a favore della vita. Ha fatto scalpore ad esempio l’arresto di una donna che pregava in silenzio davanti ad una clinica per aborti (leggi) (leggi) (leggi); ed anche se alla fine è stata assolta (leggi), qualche giorno dopo, nello stesso luogo e per lo stesso motivo, è stato arrestato addirittura un sacerdote (leggi). Si è giunti così  a vietare qualsiasi manifestazione “pro-life” davanti alle cliniche per gli aborti (leggi) e a creare attorno a queste delle apposite “zone cuscinetto” (leggi). Del resto, in Inghilterra ci si è spinti persino, mossi dall’isteria abortista, a mandare sotto processo un padre che pregava per il figlio abortito! (leggi)

Sul fronte della crescente “dittatura del relativismo”, in riferimento all’aborto ma anche alla teoria del gender e al mondo Lgbtq, sempre nel Regno Unito siamo giunti al licenziamento di insegnanti che si sono ad esempio rifiutati di chiamare “femmina” un maschio, o che parlavano di matrimonio solo tra uomo e donna e perfino perché dicevano che la vita umana incomincia dal concepimento (leggi). Per lo stesso motivo è stata ritirata la proposta di lavoro come assistente sociale ad un uomo, originario del Camerun, praticamente in quanto “cristiano” (leggi).


Nella UE

Nonostante il terribile aumento, sopra citato, dei “crimini d’odio” anticristiani (+ 44% in un anno), gli organismi istituzionali dell’Unione Europea non dicono una parola a difesa dei cristiani (leggi), anzi sembrano incoraggiare i musulmani e persino la blasfemia anticristiana, sotto il pretesto della “libertà d’espressione” (così la CEDU, Corte europea dei diritti dell’uomo) (leggi).

Del resto, all’interno dello stesso Parlamento Europeo, è stata allestita una mostra blasfema contro Gesù (leggi) (leggi) (leggi).


In alcuni Paesi UE

In Spagna qualche settimana fa sono stati impiegati addirittura agenti antisommossa contro giovani cattolici che recitavano il S. Rosario contro l’aborto (leggi) (leggi).

Intanto, sempre in Spagna, un sacrestano è stato ucciso da un musulmano (crimini che, come in Francia, non fanno ormai neppure più notizia e lasciano indifferenti gli organismi UE) (leggi).

In Francia, sulla cui situazione sociale e cristiana ci siamo soffermati più volte (vedi ad esempio il documento), continuano ad aumentare gli atti vandalici contro le chiese (leggi); ma il governo sembra temere più i cristiani che i terroristi (leggi).

Anche in Austria gli atti vandalici contro le chiese e i crimini d’odio contro i cristiani crescono in modo esponenziale, insieme all’irrisione per la fede cristiana. Così, persino il mondo politico (di destra) ha proposto di istituire un apposito Ufficio contro la “cristianofobia” (leggi).

Infine in Svezia, dove la presenza musulmana (e le moschee) ha ampiamente sostituito il vuoto lasciato dall’apostasia dalla fede cristiana, mentre nessuno si muove contro la cristianofobia, tutti si indignano per una copia del Corano data alle fiamme (leggi).

Veniamo quindi ad alcuni recenti casi di “cristianofobia” nostrana, cioè in Italia, pur patria e centro del Cattolicesimo mondiale!

Secondo i dati registrati dall’Odihr (Ufficio per le Istituzione democratiche e i diritti umani), istituzione dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), in soli 4 anni (2017/2021) i crimini d’odio anticristiano sono aumentati in Italia del 736%!

Come avevamo ricordato ad esempio nelle News del 26.06.2023 (vedi), in Italia abbiamo poi già Comuni (nel Trentino) che inventano un proprio “Battesimo laico” (leggi) e invece stimate riviste (MicroMega) che vorrebbero “proibire il Battesimo cristiano ai minori” (leggi).

Non sono poi poche le scuole italiane dove è proibito ai cristiani pregare in classe e persino allestire presepi, ma che si gloriano invece di “aperture” ai riti musulmani (Ramadan) e impongono persino i dogmi e i riti Lgbt (maschietti che si devono vestire da femminucce e viceversa) (leggi) (leggi) (leggi).

Persino il CAI (Club Alpino Italiano) ha pensato che sarebbe ormai bene togliere le Croci dalle cime delle montagne (leggi).

Secondo poi il Tribunale di Varese, il furto sacrilego di 30 ostie consacrate (mai più ritrovate), trafugate da un tabernacolo (peraltro danneggiato), da parte di un giovane di 25 anni, non è poi per il giudice particolarmente grave (opponendosi all’ipotesi di “furto aggravato”). A parte che il Codice Penale Italiano prevede ancora i “delitti contro le Confessioni religiose”, cosa dirà tale giudice, anche solo per l’indulgenza usata per un atto così gravemente sacrilego, quando si troverà di fronte al Giudice universale? (leggi)

A proposito, c’è chi in questi giorni ha pensato e voluto pubblicare in Italia un “album di bestemmie” (ovviamente anticristiane) da colorare, che avrebbe un effetto antistress (leggi). Un suggerimento agli editori: provino a farlo con Maometto e Allah (ci hanno già provato a Parigi quelli di Charlie Hebdo… e sono finiti sotto i mitra – vedi nel documento citato)!

I paladini laici del “libero pensiero” possono essere liberi solo loro.

Così quelli di Padova (abortisti) hanno pensato bene di attaccare il “Centro di aiuto alla vita” (leggi).

E le femministe indignate contro ogni “maschio” e quelli che vedono solo il “femminicidio” e ne danno la colpa al “patriarcato”? Anche loro hanno pensato di corredare le loro proteste con un attacco contro la sede romana di “Pro-vita” (leggi).

Ancora. Secondo il PD/Cgil di Venezia, un’icona della Sacra Famiglia nella zona aborti dell’Ospedale civile è assolutamente da proibire, perché tra l’altro potrebbe spingere a non abortire (leggi) (leggi)!

Infine, passando agli eco-militanti, gli scatenati della nuova ideologia “ecologista” (vedi), che arrivano a bloccare anche le strade sdraiandosi sull’asfalto: anche per loro, quale miglior risalto che irrompere a Torino alla S. Messa del Vescovo? (che ovviamente li accoglie e da loro benevolmente il microfono … intanto, per come è compresa e ridotta la liturgia oggi, tutto è spettacolo!) (leggi).

Valicando poi l’Oceano …

Ecco qualche notizia cristianofoba dagli USA (pur col Presidente cattolico).

In realtà è proprio il Presidente Biden a ritenere i Cattolici non idonei all’adozione di bambini, in quanto si oppongono (specie se sono “tradizionalisti”) all’ideologia gender (leggi)

E a proposito di Cattolici “tradizionalisti” (ma forse in quanto semplicemente rimasti cattolici), Biden non teme di porsi apertamente contro (leggi); e all’uopo non teme neppure di schierare nientemeno che l’FBI (leggi) (leggi) (leggi) (leggi).  

Intanto, in un distretto scolastico dello Utah, la Bibbia viene proibita alle Elementari e Medie, in quanto “volgare e violenta”! (leggi)

Infine, passando dalla cristianofobia alla vera e propria violenza anticristiana, è stato ucciso il vescovo ausiliare di Los Angeles, forse a motivo del suo impegno per evangelizzare e strappare i giovani dalla violenza e dalle bande criminali della città. (leggi)  

Per risalire dagli USA al Canada, possiamo raccogliere la notizia secondo cui agli Agenti di Polizia, il cui Patrono è l’Arcangelo S. Michele, è stato proibito di portarne addosso l’immagine (leggi).

Passando infine alla tormentata Terra Santa, cioè ai territori santificati dalla presenza dello stesso Cristo Signore (Incarnazione, vedi), i cristiani continuano a diminuire di numero (leggi), costretti all’esilio in quanto schiacciati tra i due fuochi (israeliano e palestinese) ed essendo privati, in questo ennesimo e terribile frangente di guerra, anche del loro massimo introito (i pellegrinaggi cristiani). Anche in Israele cresce la cristianofobia (leggi) (leggi) e a Gerusalemme sono da tempo in aumento gli attacchi anticristiani (leggi), talora anche da parte dell’estremismo ebraico (pur condannati da Israele) (leggi). Tra i segni di intolleranza nei confronti dei segni cristiani si veda ad esempio la proibizione, da parte delle autorità israeliane, di indossare Croci al Muro Occidentale (Muro del Pianto), compreso quelle pettorali per i Vescovi (leggi) (leggi). C’è persino una proposta di legge per impedire il Vangelo (leggi).

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Concludiamo con l’ultimo S. Natale, dove, proprio in concomitanza con la celebrazione del Mistero dell’Incarnazione (vedi), sembra perfino scatenarsi il Mysterium Iniquitatis e il furore di Satana, che da Cristo Signore è stato infatti definitivamente sconfitto.

Se in Inghilterra si era avanzata addirittura la proposta di vietare l’augurio di “Buon Natale” (peraltro spesso ormai in Occidente trasformato in un innocuo “Buone Feste”!) (leggi), notevole è stato pure il numero dei Presepi vandalizzati (leggi).

Anche in Spagna s’è registrato lo stesso fenomeno (leggi), segno certo di odio anticristiano, persino di impronta satanica.

Purtroppo vediamo crescere anche in Italia tale triste e preoccupante espressione di cristianofobia (vedi qui sotto una foto) (leggi). A ciò si aggiungano i “presepi blasfemi”, addirittura in certe chiese (come quello con due Madonne e senza S. Giuseppe, per incensare l’ideologia Lgbtq!). Persino la RAI non si è sottratta a questa blasfemia anticristiana (leggi).


Italia, Natale 2023: uno dei presepi vandalizzati
Italia, Natale 2023: uno dei presepi vandalizzati

Lo scontro tra la Donna e il Drago (Ap 12 e 13) pare scatenarsi sempre più in tutta la sua virulenza!

Ma la vittoria dell’Agnello (di Cristo immolato per noi) è assicurata! (Ap 14, 15, 18, 19, 21)