Era il 1983 quando è stato “prodotto” nel mondo il primo concepimento artificiale di un bambino, cioè unendo in provetta uno spermatozoo e un ovocita. Ora ogni anno nascono nel mondo 350.000 bambini concepiti artificialmente con questo metodo. Ma per ottenere questo scopo il prezzo è la morte di milioni di altrettanti bambini (embrioni scartati o deceduti).

Ovviamente tali concepimenti sono contrari alla morale, cioè alla modalità con cui Dio stesso ha voluto che nascesse la vita umana, cioè da un rapporto intimo d’amore tra marito e moglie, e come la natura stessa (il creato) manifesta.

In Italia la possibilità di ottenere concepimenti di bambini con questi metodi artificiali, cioè “in laboratorio”, è stata permessa, entro certi limiti, dalla cosiddetta “legge 40” (“Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”), approvata dal Parlamento il 19.02.2004, dopo anni di discussioni dovute anche alla sua forte valenza etica. Chi voleva liberalizzare totalmente questa pratica (in primis come al solito i Radicali, con l’appoggio soprattutto delle forze politiche di sinistra), ha voluto un Referendum popolare per eliminare tutti quei limiti etici che la legge “40” comunque contemplava [procreazione assistita solo per coppie sterili, solo “omologa” (fecondazioni in vitro da gameti degli stessi genitori), limiti nella produzione di embrioni (solo 3) e divieto di congelamento degli stessi, e loro non selezionabilità mediante diagnosi pre-impianto)]; ma tale Referendum, tenuto il 12-13.06.2005, non ha raggiunto il “quorum” – anche per merito della chiara posizione contraria della Chiesa Cattolica – ed è risultato quindi nullo. Ma purtroppo, come talora avviene in Italia, ciò che era stato discusso e stabilito per via legislativa (ripetiamo, la legge 40 era stata discussa per anni in Parlamento dai rappresentanti del popolo italiano, popolo che l’ha confermata non partecipando neppure al Referendum suddetto), è stato deformato o distrutto dalla Corte Costituzionale (addirittura con 16 interventi) e perfino da una sentenza della Corte Europea di Strasburgo!

In un rapporto presentato al Parlamento italiano a 10 anni dall’entrata in vigore della legge 40, risultò intanto che nell’81,9% dei casi c’è stato un fallimento, cioè non sono stati concepiti bambini (e relativa distruzione di embrioni umani) o sono morti dopo il loro concepimento.
Da quando la sentenza 151 (1.04.2009) della Corte Costituzionale ha dichiarato “incostituzionale” (!?) il divieto di congelamento degli embrioni, nei laboratori si sono accumulati in poco tempo 57.151 embrioni congelati.
Dallo “scongelamento” degli embrioni ottenuti solo per fecondazione “omologa”sono nati 8.893 bambini, ma ne sono morti 83.048. Le tecniche “a fresco” hanno permesso la nascita di 91.315 bambini, ma la morte di 1.047.309. Le fecondazione di ovociti “vitrificati” ha permesso la nascita di 2.626 bambini e la morte di 38.309 embrioni.
Dalla fecondazione “eterologa” (cioè con gameti esterni alla coppia di ufficiali genitori), non prevista appunto dalla legge approvata dal Parlamento ma ammessa dalla Corte Costituzionale, i successi (bambini nati) sono stati 631 e gli insuccessi (bambini morti) invece 3.475.

Dunque in 10 anni in Italia per permettere la nascita di 103.465 bambini se ne sono sacrificati 1.172.141. Un’ecatombe!

Oltre all’immoralità con cui avvengono tali concepimenti e all’enorme numero di insuccessi (cioè di morti) che comporta, dalla più recente (2017) letteratura medica sulla salute dei bambini così concepiti si evidenziano, tra l’altro, non trascurabili e persino gravissimi “effetti collaterali”.
Eccone alcuni: rischio accentuato di basso peso alla nascita, parto anticipato, ritardo nello sviluppo in gravidanza, maggiore rischio di aborto spontaneo e persino di mortalità perinatale, maggiore probabilità di ricorrere in terapia intensiva neonatale ed altri. Tali bambini presentano un rischio maggiore del 40/50% di possedere difetti congeniti e anomalie cromosomiche. C’è persino un maggiore rischio di paralisi cerebrale. Nei bambini così concepiti aumenta poi del 33% il rischio di tumori (specie leucemie, retinoblastoma, neuroblastoma). In età più adulta, tali bambini soffrono un maggiore rischio di obesità, diabete mellito, ipertensione arteriosa, rimodellamento cardiaco.

Insomma: un’altra tragica conseguenza della disobbedienza a Dio e alla natura come Egli l’ha creata. Un’altra mossa di colui che è, come l’ha chiamato Gesù, “padre della menzogna” e “omicida fin dall’inizio”.