Quando l’uomo si oppone a Dio di fatto poi mette se stesso al posto di Dio. E lo fanno anche le ideologie e gli Stati. Anche se poi, dal “peccato originale” all’Apocalisse, a volersi sostituire a Dio per essere adorato e obbedito come Dio è alla fine Satana stesso.

È in questo senso impressionante quanto perfino esplicitamente richiesto dal Partito Comunista Cinese alle chiese protestanti ufficiali della regione dell’Henan: ha ordinato di sostituire i “dieci Comandamenti” (!) con frasi e citazioni del Presidente Xi Jinping [eccone ad esempio una: «interpretare il pensiero, la dottrina e gli insegnamenti religiosi in modo che si conformino ai bisogni del progresso dei tempi … senza infiltrazioni occidentali … Le diverse religioni devono riferirsi alla cultura cinese e in particolare ai valori socialisti fondamentali»].
Agenti del regime comunista hanno infatti richiesto di cancellare il primo Comandamento («Non avrai altro Dio all’infuori di me») perché «Xi Jinping si oppone a questo enunciato». Ai fedeli che hanno tentato di protestare i funzionari del Fronte unito hanno risposto: «Dovete obbedire in tutto al partito. Dovete fare tutto quello che il partito vi dice. Se vi opponete, la vostra chiesa sarà chiusa immediatamente». Effettivamente le chiese protestanti che si sono rifiutate di rimuovere i dieci Comandamenti sono state chiuse. Telecamere di sicurezza sono state installate in tutte le chiese per monitorare le attività dei fedeli. Il governo ha comunque tolto dalle chiese le Croci, ordinando di introdurre la bandiera nazionale e i “valori socialisti fondamentali”. È inoltre “vietato ai minori di 18 anni” di entrare in chiesa o partecipare al catechismo. Nelle scuole viene continuamente ricordato agli alunni e ai genitori che credere in Dio è vietato; e i funzionari offrono compensi in denaro per chi denuncia «attività religiose illegali».

Nonostante i recenti accordi, ancora segreti e provvisori, col Vaticano, anche le Chiese Cattoliche, dove il partito Comunista ha autorevole voce in capitolo anche nella nomina dei Vescovi, dietro la parola “sinicizzazione” (ufficialmente: inculturazione nella tradizione cinese) si esplicita l’ordine di obbedienza totale al Partito Comunista Cinese. Come ha dichiarato a gennaio Wang Zuoan, direttore dell’amministrazione statale per gli Affari religiosi, «la massa dei fedeli della Chiesa cattolica deve continuare a studiare il “socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era”, l’era di Xi Jinping! La bandiera rossa a cinque stelle deve sventolare alta nei cortili delle chiese e bisogna sforzarsi per fare progressi sulla via dello sviluppo della sinicizzazione», ovvero la sottomissione della Chiesa agli ordini del Partito.

Dopo queste tragiche e blasfeme parole, fa ancora più impressione ricordare il recente viaggio in Italia (v. sotto notizia del 29.03.2019), l’accoglienza quasi trionfale e persino di sudditanza (“La nuova via della seta”?!) riservata proprio al Presidente Xi Jinping, che vuol mettersi addirittura “al posto di Dio” per iniziare la nuova era!

Tutti costoro si ricordino che poi alla fine … solo il Dio vero conduce la storia, e tutti coloro che già nel secolo scorso avevano addirittura avuto la pretesa di contare gli anni della “nuova era” dal loro avvento, non ne hanno contato che pochi …