Come ogni anno (cfr. anche News del 17.01.2019), l’organizzazione Open Doors (USA) ha pubblicato anche quest’anno (15.01.2020) l’elenco dei 50 Stati in cui i cristiani sono più duramente perseguitati (World Watch List 2020), con dati che si riferiscono al periodo 1.11.2018 / 31.10.2019.
La persecuzione anticristiana è risultata “alta” in 5 Stati, “molto alta” in 34, “estrema” in 11.
Anche se al 1° posto rimane da anni la persecuzione comunista della Corea del Nord, numericamente parlando la maggiore persecuzione è data dall’Islam (in 4 dei 5 Stati in cui la persecuzione è “alta”; in 23 dei 34 Stati in cui la persecuzione è “molto alta”; in 8 sugli 11 in cui la persecuzione è “estrema”).

Classifica dei Paesi con persecuzione anticristiana (dalla più violenta):
Al  posto in questa triste classifica rimane da 18 anni (!) la Corea del Nord (dittatura comunista), dove ad esempio da 50.000 a 70.000 cristiani scontano nei “campi di lavoro” (dove si vive in spaventose condizioni di vita) il reato di aver pregato in casa, denunciati da qualcuno, o di essersi fatti trovare con materiale religioso proibito.
Al  posto c’è l’Eritrea, dove c’è una dittatura al potere da 26 anni.
Al 10° posto c’è l’India, dove sono i radicali indù a infierire sui cristiani (tanto più impunemente dal 2014, da quando cioè il partito nazionalista indù, il Bharatiya Janata Party, è al governo).
Negli altri 8 Stati a infliggere una persecuzione anticristiana estrema è l’islam: nella classifica risultano in ordine di persecuzione, dal maggior al minore, questi Paesi, in cui i cristiani sono una minoranza: Afghanistan, Somalia, Libia, Pakistan, Sudan, Yemen, Iran e Siria.
La persecuzione anticristiana da parte dell’islam è presente persino in 4 Stati dove i cristiani sono invece una parte consistente della popolazione:

12° posto: Nigeria (cristiani: 46%; musulmani: 53%) (v. anche News del 25.12.2019)

28° posto: Burkina Faso (cristiani: 30%; musulmani: 61%)

o addirittura la maggioranza della popolazione:

  44° posto: Kenya (con l’83% di cristiani)
  48° posto: Camerun (con il 70% di cristiani)

L’Africa ha registrato nel 2019 un netto aumento della violenza jihadista contro i cristiani. L’Asia resta tuttavia il continente più ostile ai fedeli: 1 cristiano asiatico ogni 2,5 patisce un livello di persecuzione alto. Particolarmente dolorosi proprio nel periodo considerato sono stati gli effetti della politica di “sinicizzazione” attuata dal regime cinese, per le nuove regole introdotte per limitare la libertà religiosa a partire del febbraio del 2018, nonostante gli accordi segreti col Vaticano!

I cristiani che subiscono persecuzione nel mondo sono 260 milioni, (15 milioni in più in un anno), cioè 1 cristiano su 8 (erano 1 cristiano su 9 nel 2018, 1 su 12 nel 2017). Non si conta in questa cifra la persecuzuione culturale o di irrisione sociale, presente anche in gran parte dell’Occidente che pur è stato plasmato dalla civiltà cristiana. Unica nota positiva è la diminuzione dei cristiani uccisi: 2.983 (8 al giorno!), contro i 4.136 del 2018. Le chiese, le strutture e gli edifici religiosi, attaccati, danneggiati o chiusi sono stati 9.488, un aumento enorme rispetto ai 1.847 del 2018.