• Categoria dell'articolo:Gender & Lgbt

Anche in Italia le malattie veneree sono in fortissimo aumento specie nel mondo Lgbt. Omofobia? No; è il dato scientifico che emerge nell’ultimo rapporto sulle “infezioni sessualmente trasmesse” (Ist) in Italia, per il periodo 2000/2018, dell’Istituto Superiore di Sanità (cfr. numero di luglio/agosto del Notiziario dell’Istituto), in cui si evidenzia che le infezioni sessualmente trasmesse siano assai cresciute nell’insieme della popolazione italiana, ma che il “mondo Lgbt” sia certamente quello più esposto, in particolare i «maschi che fanno sesso con maschi» (Msm, un acronimo “politicamente corretto”, visti i tempi dittatoriali che albeggiano e il “decreto Zan” in arrivo, che potrebbe per questo sbattere in prigione anche gli scienziati dell’ISS).
Nel periodo analizzato (quasi un ventennio), le infezioni sessuali sono aumentate del 32% nelle donne, del 27% nei maschi eterosessuali, ma si sono addirittura triplicate nei «maschi che fanno sesso con maschi» (Msm). La Sifilide si è raddoppiata nelle donne e nei maschi eterosessuali, ma ha avuto un incremento di ben 10 volte nei Msm [la Sifilide latente (quella riscontrata con prova sierologica, ancorché in assenza di sintomi) si è ridotta invece del 47% nei maschi eterosessuali, ma si è raddoppiata negli Msm]. L’infezione da Chlamydia trachomatis (Ct) è raddoppiata nei maschi eterosessuali ma è aumentata addirittura di 17 volte tra gli Msm. Anche la Gonorrea, mentre è rimasta stabile tra i maschi eterosessuali, si è triplicata negli Msm.
Circa poi l’infezione da Hiv (AIDS) il rapporto dell’ISS afferma (p. 15): «La percentuale di Msm con Ist testati per HIV è stata sempre più alta rispetto a quella degli eterosessuali, sia uomini che donne; in particolare, nel 2018 la percentuale di Msm con Ist testati per HIV è stata pari all’88,3%, mentre quella degli uomini eterosessuali è stata pari al 70,1% e quella delle donne è stata pari al 70,4%».
Insomma, a tutti gli effetti, i “maschi che fanno sesso coi maschi” (Msm) risultano una categoria a rischio, se non quella più esposta (in linguaggio politicamente corretto si dice: «un target primario»). [fonte: NBQ, 4.08.2020]
Per non contare, sempre tra i Msm, le frequentissime e assai dolorose malattie, emorragie e disfunzioni dell’ultima parte dell’intestino retto (anale), che anatomicamente e fisiologicamente ha infatti ovviamente ben altra funzione …
Una realtà dunque molto meno “gioiosa” (gay) di come viene continuamente presentata dall’ideologia Lgbt sempre più dominante.