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Verso uno scontro epocale? Persino apocalittico?


(sottolineature di un discorso di Putin) 

Non è facile cogliere il senso degli avvenimenti e della storia. Tanto più quando i tempi diventano inquietanti, come quelli che stiamo vivendo e dentro cui sembra siamo sempre più condotti. 
Alla luce della fede, cioè della Rivelazione divina e soprattutto di Cristo Signore, diventa più facile scorgerne però le dinamiche più profonde e le possibili soluzioni.
Ne avevamo parlato anche recentemente, pure alla luce degli incalzanti interventi di Maria SS.ma Immacolata nella storia contemporanea [cfr. News/documento dell’1.03.2022 (vedi)].
In questi ultimi 10 anni “i tempi” sembrano aver poi assunto una accelerazione particolare (anche nella Chiesa!), con l’evidenziarsi di dinamiche che manifestano, in modo persino sempre più esplicito, di essere sull’orlo di un abisso, di uno scontro epocale o addirittura “apocalittico” (cfr. Ap 12 e CCC 675/677).
Già nel marzo 2020, all’inizio della cosiddetta “pandemia” (dalla misteriosa origine cinese), avevamo scorto alcuni sconvolgenti “segni dei tempi” in tal senso [cfr. News/documento del 16.03.2020 (vedi)]; e la gestione, in questi 2 anni, di tale evento planetario, con toni dittatoriali quanto scientificamente insicuri se non pericolosi, non ha fatto che aumentare il sospetto di poteri occulti, di ristrette super-oligarchie economiche, che sembrano persino aver fretta nel raggiungere ora non solo quel New World Order da essi da tempo auspicato e progettato, ma un potere sull’uomo e sui popoli che non cela neppure più una matrice satanica ed uno scopo di quasi distruzione totale (morale ma pure fisica) e perfino del perseguimento di un “trans-umanesimo”, che oggi forse anche la genetica potrebbe permettere e la tecnologia totalmente controllare [cfr. News/ documento del 23.01.2022 (vedi)].

Se la Cina sembra voler raggiungere tali obiettivi senza aver bisogno di pubblicizzarli (tanto la feroce dittatura comunista, unita al più spietato capitalismo, glielo permette), gli USA non hanno timore ormai di prospettarli, con quella mentalità tipica da padroni del mondo [già inglese, vedi documento e nella Notizia precedente (vedi 14.09.2022)], secondo cui ogni loro intervento, anche militare, sull’umanità viene sempre presentato come esportazione del bene (il loro) contro il regno del male (i nemici).

La Russia, che dopo il crollo del comunismo era diventata per 10 anni insignificante sullo scacchiere internazionale – illudendo gli USA, la NATO (e la UE) di potersela progressivamente fagocitare! – ha recuperato poi progressivamente (con Vladimir Putin) la sua vocazione storica, non solo di “Terza Roma” della cristianità (dopo Roma e Costantinopoli), ma di elemento decisivo (nel bene e nel male) per la storia mondiale.
Quanto ultimamente avvenuto pure in Medio Oriente (vedi in Siria, dove anche gli USA han dovuto comprendere che senza fare i conti con la Russia non se ne sarebbe usciti mai, altro che le grida minacciose della Hillary Clinton ascolta) e soprattutto quanto sta avvenendo ora in Ucraina (tentato ultimo passo della NATO per accerchiare definitivamente la Russia) va letto in quest’ottica storica.
Non dobbiamo peraltro dimenticare che la Russia è la Nazione che la Madonna ha esplicitamente indicato, ad ignari pastorelli portoghesi, il 13.07.1917 (cioè pochi mesi prima della “rivoluzione bolscevica”!), chiedendone la “Consacrazione al Suo Cuore Immacolato” (da parte del Papa con tutti i Vescovi del mondo), onde evitare che i suoi errori trascinassero la Chiesa e il mondo in sofferenze inaudite, e dove invece il Suo Nome (cioè la fede in Cristo) avrebbe potuto avere una particolare e decisiva risonanza, per la salvezza del mondo intero! (vedi dossier e viaggio a Fatima di Benedetto XVI il 13.05.2010).

Ciò che è ora in gioco in Ucraina, e di conseguenza in Europa, con riverberi minacciosi che possono coinvolgere il mondo intero e trascinarlo in una catastrofe dalle proporzioni inaudite (si parla ormai con troppa disinvoltura, anche se fosse solo una minaccia a scopo deterrente, di bombe atomiche: ne ha già parlato il nuovo premier inglese Truss e Putin ha appena ricordato che nella storia solo gli USA le hanno già usate, creando un precedente!), non è però una questione solo politica o militare, ma potrebbe coinvolgere appunto in uno scontro epocale, dove le apocalittiche ambizioni di potere economico e culturale di potenti oligarchie dell’Occidente (USA, seguiti dagli obbedienti Paesi alleati europei) potrebbero scontrarsi duramente con una Russia tornata potente e armata pure della volontà ferrea di rimanere radicata alla propria cultura, tradizione, valori, senza alcun cedimento alle nuove ideologie, di fatto anti-cristiche (contro la vita e la famiglia naturale), dell’Occidente!

Ovviamente, ciò che viene propagandato o censurato anche in Italia sulla questione Ucraina risente della tipica “informazione da guerra”. Quando si entra in guerra – ed anche l’Italia vi è entrata (anche se ufficialmente la Costituzione lo vieta, cfr. art. 11), visto che fornisce armi e soldati ad una delle parti in lotta – è sempre difficile distinguere nettamente il bene dal male e il vero dal falso. Tutto il sistema mediatico deve ovviamente essere “di parte”, con quella sorta di “manicheismo” da guerra, secondo cui noi (Occidente) siamo il bene e il nemico (Russia) è il male. Ed è pure ovvio che si raccolgano e divulghino dei dati, peraltro difficilmente verificabili in modo obiettivo, che avvalorano tale propria tesi.

Che in gioco ci sia non solo una questione politica, militare o economica, ma lo scontro tra due stesse visioni della società, dell’uomo, della vita, dei valori morali e religiosi, insomma dell’identità più profonda e storica di un Paese (ricordiamo che la Russia è il Paese più vasto del mondo!) e che ha la ferma volontà di non soccombere ai diktat non solo economici ma ideologici dell’Occidente, lo si coglie ormai a chiare lettere anche dal recentissimo e solenne intervento del Presidente russo.
Si tratta dello storico discorso tenuto il 30 settembre scorso dal Presidente Vladimir Putin in occasione della firma dei Trattati di ammissione alla Russia di quelle regioni orientali dell’Ucraina (Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk e regioni di Zaporozhye e Kherson), che storicamente, culturalmente, religiosamente e linguisticamente fanno parte della Russia e che con il recente Referendum, cui hanno partecipato milioni di persone (nonostante il tentativo del governo di Kiev di impedirlo), hanno manifestato di voler ritornare finalmente a far parte della Russia. 
Vi ha fatto seguito anche l’intervento alla festa tenuta la sera stessa sulla Piazza Rossa per festeggiare l’evento (Raduno-concerto “People’s Choice. Insieme per sempre”), gremitissima di persone, specie giovani.
Tale interventi si possono scaricare integralmente, senza censure occidentali, dal sito stesso del Cremlino (www.kremlin.ru – per la traduzione in italiano ci si può avvalere del traduttore automatico di Google, oppure dalla traduzione riportata in un articolo da A. M. Valli, vedi).
Senza che ciò significhi l’approvazione dell’intero discorso del Presidente russo, né tanto meno delle sue scelte di intervento armato in Ucraina, compiamo solo qualche sottolineatura di questo importante messaggio, perché si tratta di un panorama storico, culturale, di scontro non solo tra superpotenze ma di culture e civiltà, che avrà necessariamente ampi (e speriamo non tragici) risvolti a livello della storia mondiale del prossimo e forse imminente futuro.

Dopo aver compiuto un panorama sulla storia di tali regioni, che culturalmente, religiosamente (ortodossia) e linguisticamente (russofone) hanno fatto parte della Russia e che dopo il crollo dell’URSS (1991) si sono trovate non per scelta propria recise da questa loro radice storica e rese parti dell’Ucraina moderna, il Presidente Putin ha ricordato come nel 2014 l’Ucraina abbia di fatto subìto un “colpo di Stato” (di impronta nazista) da parte di un governo fantoccio* (pilotato dall’Occidente), che ha usato nei confronti di tali territori una violenza inaudita per cancellarne ogni loro radice russa, cercando di inculcare nel Paese una vera e propria “russofobia”.
* V. O. Zelens’kyj (25.01.1978), presidente dell’Ucraina dal 20.05.2019, è semplicemente un attore, regista, sceneggiatore e comico prestato alla politica.
Dopo il crollo dell’URSS (1991) e lo smarrimento politico, economico e militare che ne è seguito per 10 anni, l’Occidente (USA, NATO, UE) ha pensato fosse giunta l’occasione storica per avanzare a grandi passi verso est, fino ad attanagliare la Russia stessa.
[Non importa se, dopo il crollo del blocco sovietico, la NATO aveva in fondo esaurita la propria funzione storica e comunque, con storici trattati subito disattesi, si impegnava a non estendersi verso oriente, tanto meno a non avvicinarsi alla Russia]
Con l’inizio del XXI secolo (e, diciamolo apertamente, specialmente sotto la guida di Putin), la Russia ha però ritrovato la propria dignità, identità, forza economica e militare.
Tutto ciò non era forse stato previsto o comunque fortemente ostacolato dall’Occidente, che ha visto così infrangere i propri piani di conquista totale del continente europeo (e in fondo dell’intero pianeta).
È in quest’ottica che Putin ha iniziato allora un’ampia analisi del violento “neo-colonialismo” da parte dell’Occidente, in particolare degli USA (e delle sue potenti élite economico-finanziarie), con ovviamente al seguito i Paesi europei (la UE, che si allarga sempre più al centro ed est Europa) alle loro dipendenze.
Il Presidente russo sottolinea che tali potenti élite USA sono disposte sempre più a tutto pur di attuare questo loro progetto egemonico. Forse persino alla guerra mondiale!
La NATO stessa si è estesa sempre più ad oriente, fino ad accerchiare minacciosamente la Russia, stracciando ogni anche recente accordo sui missili [a questo punto Putin ricorda pure che gli USA sono stati l’unico Paese della storia ad aver già utilizzato, per intimorire il mondo, due bombe atomiche (Hiroshima e Nagasaki) creando peraltro un pericoloso precedente! E che se ne riparli ora, in questo incandescente frangente internazionale, è drammaticamente eloquente (n.d.r.)].
Chiunque si oppone a questo loro progetto e a questi loro insaziabili interessi, è giudicato come nemico del progresso e della pace mondiale, “Paesi canaglia”, “regimi autoritari”. Si fanno paladini della “democrazia”, di false democrazie (come del resto è falsa quella stessa degli USA, guidati da potenti oligarchie).
Per raggiungere i loro scopi, tali élite americane non si fanno scrupolo di demolire e annichilire gli stessi Paese loro alleati. Non importa se le continue e crescenti sanzioni (e persino sabotaggi!), inflitti al nemico, distruggono i loro stessi Paesi alleati. Anzi, fanno di tutto per “de-sovranizzarli”, ridurli a semplici vassalli (anche attraverso loro asservite Unioni, v. UE – e qui cita esplicitamente l’Italia), anche attraverso nuove monete (distruttrici della sovranità ed economia nazionale; deve regnare solo il dollaro), la rovina delle loro industrie, delle loro economie, e persino attraverso la promozione di disumani flussi migratori (peraltro da Paesi distrutti o non sostenuti dal loro colonialismo), che contribuiscono alla distruzione della loro identità nazionale, culturale, religiosa, sociale (e qui cita ancora l’Italia).
Tutti i Paesi devono essere de-sovranizzati, a favore degli USA!

La violenta neo-colonizzazione da parte dell’Occidente è pure ideologica e culturale, cui nessuno e nessun Paese deve permettersi di disobbedire (pena l’essere sanzionati); e qui cita tutto ciò che si oppone al significato autentico della sessualità, della famiglia naturale, con ovvio riferimento alle potenti ideologie e lobbies Lgbt, omosessualiste, gender, promotrici dei nuovi tipi di famiglie; dice espressamente:
“Ora sono passati alla negazione radicale della moralità, della religione e della famiglia. 
Rispondiamo ad alcune domande molto semplici per noi stessi. Vorrei rivolgermi a tutti i cittadini russi: vogliamo davvero avere un “numero uno”, un “numero due” o un “numero tre” al posto di mamma e papà? Vogliamo che i bambini delle nostre scuole, a partire dalle elementari, siano esposti a perversioni che portano al degrado e all’estinzione? Vogliamo che venga loro insegnato che esistono altri generi oltre all’uomo e alla donna e che venga loro proposto un intervento di riassegnazione del sesso? È questo che vogliamo per il nostro Paese e per i nostri figli? Tutto questo per noi è inaccettabile, abbiamo un nostro futuro diverso”.
Infine, ed è il passaggio più forte ed eloquente, l’Occidente vuole imporre la sua nuova religione, che è un’anti-religione, satanica:
“La dittatura delle élite occidentali è diretta contro tutte le società, compresi i popoli dei Paesi occidentali. È una sfida per tutti. Questa negazione totale dell’uomo, la sovversione della fede e dei valori tradizionali, la soppressione della libertà assumono le caratteristiche di una “religione al contrario”, un vero e proprio satanismo. Nel Discorso della Montagna, Gesù Cristo, denunciando i falsi profeti, disse: “Dai loro frutti li riconoscerete”. E questi frutti velenosi sono già evidenti alla gente, non solo nel nostro Paese, ma in tutti i Paesi, compresi molti occidentali”.

A tutto questo la Russia non si prostrerà mai. Forte della propria identità, storia, cultura e religione.
Per questo il grande potere dell’Occidente, che non si aspettava di trovarsi ora di fronte questa immensa “resistenza” del Paese più grande del mondo, si oppone con tutte le sue forze … e pare disposto a tutto pur di vincere!

Questo potere sta però sgretolandosi, per questo diventa così rabbioso e violento.
 

Inutile nascondersi che, al di là delle colpe o meriti della Russia in questa lotta (ricordiamo ancora che la Madonna stessa l’ha però esplicitamente nominata in riferimento al destino dell’intera umanità!), tutto ciò ha davvero il tono di un imminente scontro “apocalittico”!