Nella dittatura comunista nordcoreana crescono spaventosamente (80 solo in questi ultimi giorni!) esemplari condanne a morte per reati politici: ma tra questi c’è anche semplicemente l’aver visto film sudcoreani come pure essere trovati in possesso della Bibbia. Queste esecuzioni capitali sono spesso eseguite in piazza, dove i condannati vengono trasportati incappucciati, legati e uccisi a colpi di mitragliatrice; il tutto davanti a 10.000 spettatori “forzati”, bambini compresi, al fine di educare la popolazione e le nuove generazioni al culto dello Stato comunista e del suo leader Kim Jong-un. La ferocia di queste dittature di stampo marxista sta anche nel loro potere di porre in atto un tale “lavaggio del cervello” da creare comunque consenso, persino di fronte ad un potere disumano e all’estrema miseria che provocano (ricordiamo ad esempio le immagini di isterismo collettivo per la morte del precedente dittatore Kim Jong-il nel dicembre 2011).