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Aggiornamenti sulla cristianofobia europea

In Europa (specie occidentale) gli attacchi più comuni contro i cristiani, cattolici in particolare, sono di tipo psicologico (discriminazione, derisione), culturale (menzogne ed esclusione dei contenuti cattolici dai centri di potere culturale e di diffusione di massa, compresi la scuola e i media), sociale (sempre più difficile prendere posizione in base alla propria fede, sia pur ragionevolmente fondata) ed ora persino giuridica (leggi statali non solo sempre più avverse ai valori cristiani, ma addirittura che rendono ‘reato’ agire in base alla morale cristiana, ad esempio restringendo sempre più l’obiezione di coscienza per leggi gravemente inique, fino a rendere proibito dare giudizi di valore cristiani, quindi contro la stessa libertà di coscienza, di pensiero e di religione). Si tratta di una cristianofobia che non solo falsifica i dati della storia e della realtà, ma emargina socialmente, così da rendere sempre più difficile, ad esempio per un ragazzo che cresce, pensare ed agire da cristiani.
[Nel sito, oltre a queste News, anche in Archivio, vedi pure la sezione Fede e CulturaFede e morale e i Dossier].
Non manca però, anzi è in crescita, anche la violenza fisica contro persone, luoghi e simboli cristiani; specie ad opera di musulmani, ma anche delle più oltranziste e intolleranti forze laiciste.

Vediamo taluni casi in alcune Nazioni.

Sulla presenza sempre più massiccia e spesso violenta dei musulmani in Svezia, v. News 5.09.2020.

Se nel Regno Unito nel 2019 avevamo già avuto 8 chiese incendiate (con dolo), nel corso del 2020 abbiamo avuto in Inghilterra 1.106 crimini in luoghi religiosi, tra cui 250 violenze contro le persone, 273 furti con scasso, 188 incendi e danni criminali e 371 furti.

Anche in Germania crescono gli episodi di violenza fisica contro i cristiani (81 documentati nel 2019) e sono numerosissimi gli attacchi contro i simboli cattolici (come, recentemente, la statua della Madonna decapitata il 22.10.2020 a Straubing).

Circa l’Austria, ad esempio il 29 ottobre scorso una cinquantina di musulmani ha fatto irruzione, in stile militaresco, in una chiesa a Vienna al grido di “Allah Akbar”, occupando confessionali e battistero.

Nella cattolicissima Polonia, specie dopo il responso della Corte Costituzionale contro l’aborto eugenetico (v. News del 23.11.2020 e 22.12.2020, ma anche 16.06.2020) si sono moltiplicati gli attacchi violenti contro le chiese e i cattolici (addirittura appoggiati e persino finanziati da Gazeta Wyborcza, di proprietà di Soros). Un sacerdote è stato accoltellato al petto mentre stava per iniziare la celebrazione della S. Messa; un altro è stato aggredito mentre difendeva in chiesa i suoi parrocchiani da un gruppo di manifestanti profanatori che vi si erano introdotti; altri due sacerdoti sono stati feriti.

La Spagna, con l’attuale agguerrito governo di sinistra (specie da quando è entrato in politica il Partito comunista Podemos), sta conoscendo una montante campagna d’odio contro i cattolici, che non pochi temono faccia ricordare la feroce persecuzione anticristiana durante la guerra civile del secolo scorso (in cui il Fronte Popolare, comunista e anarchico, uccise 13 vescovi, 4.184 Sacerdoti, 2.365 religiosi e 283 suore, oltre a migliaia e migliaia di laici cristiani, molti dei quali sono stati proclamati beati e santi, col titolo di martiri, negli ultimi decenni).
Oltre alla crescente campagna culturale e politica contro i valori cattolici (nuove leggi sull’educazione, contro le scuole cattoliche e l’insegnamento della religione, a favore dell’eutanasia, dei matrimoni omosessuali, ecc.), secondo il rapporto dell’Osservatorio per la Libertà Religiosa in Spagna, si sono moltiplicati gli attacchi sacrileghi (per non dire satanici) contro le chiese, con tabernacoli imbrattati o divelti, furti di Ostie consacrate, luoghi sacri vandalizzati con escrementi, croci e statue decapitate, incendi, fino ad arrivare ad aggressioni fisiche ai sacerdoti, persino durante la S. Messa. 
Fuego al Clero è l’ultima campagna ‘social’ d’odio anticattolico, con tanto di incitamento a bruciare chiese e attaccare sacerdoti e religiosi cattolici. L’appello ad azioni terroristiche che prendono di mira la cattolicità è apparso anche su Twitter, ma i suoi dirigenti spagnoli, nonostante le numerose denunce pervenute, si sono rifiutati di condannare e censurare tale campagna d’odio violento contro i cristiani (molti dei quali hanno allora reagito anche creando l’hashtag #Yoapoyoalclero).
C’è pure la campagna d’odio Brucerete come nel ‘36, scritta che è pure comparsa su molte chiese, come quella “la chiesa che più illumina è quella che brucia”; ed in alcune manifestazioni si canta “andiamo a bruciare la conferenza episcopale, machista e patriarcale”.
[fonte: NBQ, (Maria Garcia, Presidente dell’Osservatorio spagnolo per la libertà religiosa e di coscienza), 3.12.2020]

Crescono anche in Italia gli attacchi anticristiani (70 episodi nel 2019) e gli atti sacrileghi, come la decapitazione di statue di Maria Santissima (l’ultimo episodio è avvenuto il 26.11.2020 a Venezia-Marghera). Per non parlare dei crescenti divieti laicisti di molte amministrazioni pubbliche locali, persino di poter cristianamente pregare o presentare oggetti religiosi (Crocifissi, presepi, ccc) in pubbliche realtà.

Si veda ad esempio il caso della Regione Emilia Romagna, che qualche settimana fa ha negato al circolo culturale “San Tommaso” di Bologna l’iscrizione al registro delle Associazioni di Promozione Sociale perché, tra le varie attività svolte, compariva anche il Rosario settimanale, considerato «attività illegittima» (!) per un’associazione di questo tipo. La stessa Regione riconosce invece i centri di cultura islamica, che hanno tra le loro principali attività proprio quella di culto e preghiera (per non dire di propaganda anticristiana e antioccidentale). [fonte: NBQ, 17.12.2020]

Cosa succederebbe poi se anche in Italia, sebbene centro mondiale del cristianesimo, il Capo di Stato o di Governo o anche un sindaco parlasse di Gesù Cristo come “unico Salvatore del mondo”, così come lo scorso Natale ne ha parlato ufficialmente il Presidente USA Trump all’intero Paese?!



La situazione in Francia
È però la Francia la nazione europea che vede ogni anno il maggiore incremento di una drammatica “cristianofobia”, anche fisica, sia ad opera degli islamici radicali che di un bieco e intollerante laicismo.
Negli ultimi 10 anni gli atti anticristiani vi sono cresciuti del 285%. [v. anche News 20.01.2020]
Già nel corso del 2019 il Ministero dell’Interno ha registrato ufficialmente 1.052 atti “anti-cristiani” violenti, cioè una media di 3 al giorno, (a fronte di 687 atti antisemiti e 154 anti-islamici), con 996 “atti vandalici contro i luoghi sacri” e 144 attacchi contro le chiese cattoliche (di cui ben 21 incendiate)! Si sono contati anche 56 casi di minacce di questo tipo. In soli 2 mesi (febbraio/marzo 2019) si erano registrati 22 casi di chiese o cappelle brutalmente vandalizzate, 11 profanate, 21 saccheggiate, 3 incendiate; c’è stata anche la devastazione di una scuola cattolica, così come atti vandalici contro 3 cimiteri, oltre a statue della Vergine Maria dissacrate o decapitate.
Ricordiamo che, nonostante non sia stato dichiarato come doloso, proprio il 15.04.2019 (lunedì santo) ci fu il terribile incendio di Notre Dame (cattedrale di Parigi); ma neppure un mese prima (17.03.2019), sempre a Parigi, ci fu invece un altro incendio, questa volta sicuramente doloso e di chiara impronta anticattolica, nella chiesa di Saint-Sulpice (seconda per grandezza dopo la cattedrale). [cfr. News 11.03.2019 e 2.05.2019].
Alcuni atti vandalici contro le chiese hanno un’impronta chiaramente ‘satanica’, come quello nella chiesa di N. D. des Enfants, a Nimes, dove è stata composta una croce con escrementi umani, è stato saccheggiato l’altare e il tabernacolo, da cui sono state rubate le Ostie consacrate e poi gettate in una discarica(v. News 11.03.2019). A Lavaur, vicino a Tolosa, s’è cercato di appiccare un incendio nella cattedrale di Saint Alain e il braccio di un grande Crocifisso è stato rotto e attorcigliato fino a riprodurre un gesto osceno.
Tentativi di incendi dolosi di chiese si sono registrati anche a Saint Denis, Rennes, Pontoise, Nancy, Nantes, Revel, Rodez, …
Lo stesso governo francese è stato costretto, specie in occasioni delle grandi solennità cristiane, a diramare lo stato di “massima allerta” in prossimità di chiese e cattedrali.

Tra apostasia dal cristianesimo, nichilismo diffuso, intollerante laicismo e radicalismo islamico … c’è però anche una fervorosa minoranza cattolica.

È in fondo già dalla rivoluzione francese che, nonostante nei secoli la Francia sia stata considerata la ‘figlia prediletta’ della Chiesa (addirittura il Presidente francese ha diritto ad uno stallo nel Coro della cattedrale di Roma, S. Giovanni in Laterano), il cattolicesimo o viene brutalmente attaccato o viene ridotto ad una sfera solo intima e privata, senza alcuna possibilità di incidenza sociale.
 

Sarebbe illuminante riflettere anche in questo senso sul magistero di Benedetto XVI, ad esempio la lungimirante, ineccepibile e profonda analisi nella Lectio magistralis tenuta all’università di Regensburg il 12.09.2006 (leggi) – tanto inizialmente vituperata e stravolta dal potere mediatico – o il Messaggio per la Giornata della pace 2011 (vedi), dove sottolineò che i nemici della pace sono da una parte il fondamentalismo religioso e dall’altra il relativismo, che disprezza le religioni e le emargina in un angolo. Il terrorista islamista, che fa della sua legge il suo idolo è pericoloso; ma – sottolinea – è altrettanto pericolosa la superbia positivista che disprezza la religione gettandola fra i rifiuti oscurantisti della storia.

In Francia scompaiono (vendute, trasformate, demolite) quasi 50 chiese all’anno! ma nasce una moschea ogni 2 settimane!

Qualcuno aveva intelligentemente previsto (ad esempio il card. Giacomo Biffi) che questa Europa, se avesse continuato la sua corsa verso l’apostasia dalla fede cristiana, solo per poco avrebbe conosciuto un vuoto laicismo ed un ateismo teorico o pratico. Sarebbe con molta probabilità diventata non solo pagana (come esprime ad esempio l’attuale venerazione della dea Natura – “se venisse meno la fede cristiana, adorerebbero le bestie!”, aveva profetizzato già 2 secoli fa il Santo Curato d’Ars!), ma ancor sarebbe ben presto diventata musulmana. L’uomo non resiste a lungo nell’horror vacui!
E qualcuno, che ama presentarsi anche in Europa come nuovo sultano (v. ad es. Erdoğan – cfr. News 5.09.2020, 5.03.2019 e 2.10.2018), sa bene che tale vuoto europeo, insieme al suo suicidio demografico, rappresenta una occasione storica preziosa per una nuova silenziosa ‘invasione’ musulmana, e non troverà come in passato un fronte cattolico contrario (come a Lepanto nel 1571 o a Vienna nel 1683), ma un vuoto laicismo, un multiculturalismo “relativista” e nichilista, che annienta ogni identità, fede e cultura.

Di fronte ad una falsa, offensiva e intollerante idea di laïcité, che si arroga persino il diritto di bestemmiare o di un Islam che si arroga persino la missione di uccidere gli “infedeli”, troviamo troppo spesso l’apostasia, il vuoto o il buonismo di un cristianesimo senza consapevolezza di sé e ormai venduto al New World Order.
Resiste solo un “piccolo resto” cattolico, dotato però per grazia di una nuova consapevolezza ed entusiasmo di fede. Lo si vede anche in certe liturgie (specie quelle antiche … e non si tratta di vecchi nostalgici ma di giovani e giovani coppie di sposi), con una partecipazione assai devota, e in molti monasteri, persino colmi di molti giovani monaci (specie quelli più legati all’autentica e bimillenaria tradizione cattolica). Tutto ciò non solo è in aumento, ma in certe circostanze, come abbiamo visto ad esempio nelle manifestazioni pubbliche per la difesa della vera famiglia, sa diventare ancora un vastissimo movimento di popolo!

Due postille sul laicismo francese (in questo caso però anche buone notizie)

Nelle News del 2020 (v. 19.06.2020) abbiamo parlato anche della celebre basilica del Sacré-Cœur (Sacro Cuore), sulla collina di Montmartre a Parigi, che, con gli oltre 10 milioni di visitatori annui, è il 2° monumento di Parigi più visitato! Avendo però solo poco più di un secolo, non godeva ancora del titolo ufficiale di “monumento storico”. Così il 13.10.2020 il Ministero della Cultura e la Commissione regionale per il patrimonio e l’architettura della regione in cui è inclusa Parigi hanno finalmente deciso di registrare questa celeberrima chiesa che domina tutta Parigi anche col titolo di “monumento storico”. Apriti cielo! Ci sono state subito reazioni “laiciste” (massoniche, comuniste, socialiste), come quella di Philippe Foussier (ex Gran Maestro del Grande Oriente di Francia) e Lionel Jospin (socialista, ex primo ministro francese ed ex candidato alla presidenza), che ha definito la basilica del Sacré-Cœur un monumento «reazionario, di cattivo gusto e simbolo di oscurantismo». [fonte: Il Timone/News, 23.10.2020]

Riguardo alle restrizioni francesi per far fronte alla pandemia da Covid-19, il governo Macron aveva indicato per tutte le chiese, indipendentemente dalla grandezza delle stesse, una partecipazione massima alle SS. Messe di 30 persone! Meno male che, di fronte all’irrazionalità di un tale provvedimento, ma anche alle rimostranze di vescovi e cattolici francesi, il Consiglio di Stato ha abolito il provvedimento. 

Significative le spiegazioni fornite dal Consiglio di Stato: «Nessun’altra attività autorizzata è soggetta a tale limitazione fissata indipenden-temente dall’area dei locali in questione»; il provvedimento del governo denotava «un carattere sproporzionato rispetto all’obiettivo di salvaguardia della salute pubblica e costituisce quindi, tenuto conto del carattere essenziale della componente in questione (libertà di religione), un’ingerenza grave e manifestamente illegale con questa ultima». Se poi qualcuno avesse pensato di paragonare le chiese ai cinema o teatri, il Consiglio di Stato ha precisato che «Se alcuni locali aperti al pubblico diversi dai luoghi di culto rimangono chiusi, le attività che vi vengono svolte non sono della stessa natura (che quelle delle chiese) e le libertà fondamentali che sono in gioco non lo sono lo stesse». [fonte: Il Timone/News, 30.11.2020] 
Una buona specificazione e una significativa differenza, che dovrebbero tener presenti anche altri governi ….


Il caso Charlie Hebdo
Diritto di satira? Libertà di informazione? O diritto di bestemmiare?
Quando la nota rivista francese di vignette satiriche Cahrlie Hebdo s’è permessa addirittura di disegnare la Santissima Trinità come un’oscena compagnia omosessuale (!), i cattolici sono rimasti pressoché in silenzio, purtroppo. 
Forse però non si era accorta che invece coi musulmani non si scherza! Come ricordiamo, di fronte alla satira/bestemmia contro Maometto, sono intervenuti nella sede della rivista con i mitra, facendo una strage: era il 7.01.2015.
Dopo 5 anni di silenzio, alla ripresa del processo su quella strage e di fronte a nuove vignette della stessa rivista contro l’Islam (poi persino contro Erdoğan – qualcuno ha ipotizzato che sotto ci sia il braccio di ferro commerciale tra Francia e Turchia, che si fronteggiano in Grecia, Armenia e Libia) il 29.10.2020 c’è stato il terribile attentato nella cattedrale di Nizza.
Il ventunenne tunisino Brahim Aouissaoui (sbarcato a Lampedusa solo 9 giorni prima*!), è entrato nella cattedrale di N. D. de l’Assomption di Nizza con un coltello di 30 cm. e, al grido di «Allah Akbar», ha sgozzato il sacrestano (Vincent Loqués, di 55 anni, sposato e con due figli), decapitata una donna di 60 anni (Simone Barreto Silva) e ferita un’altra donna (Nadine Dervilles, di 44 anni), che riuscì a scappare ma morì poco dopo.

* Chi ha coperto l’attentatore, sbarcato a Lampedusa? L’impressione è che abbia eseguito con estrema facilità un piano ben preciso: infiltrarsi tra i “migranti”, sbarcare a Lampedusa, transitare in Italia e raggiungere Nizza. Si dovrebbe indagare su: c’è un mandante in Tunisia? Ci sono cellule jihadiste attive in Italia che fanno da tramite tra Tunisia e Francia? Quali appoggi logistici hanno facilitato illegalmente il passaggio dall’Italia alla Francia? Se è vero che è stato visto a Bari “sempre al telefono”, con chi era in contatto? Chi lo ha accolto e armato a Nizza? [cfr. NBQ, 30-31.10.2020]

Forse i musulmani, che normalmente non hanno alcuna voglia di integrarsi in una società che considerano di infedeli e diabolica, non si sono ancora accorti che in Europa il cristianesimo (quelli che chiamano ancora “i Crociati”, dimenticando che sono stati fin dall’inizio loro ad invadere le terre cristiane, a cominciare dalla terra Santa, per non dire il nord-Africa e, in Europa, la penisola iberica e quella balcanica – cfr. Dossier e Documento nel sito) è al lumicino e che lo stile di vita occidentale (espresso anche da Charlie Hebdo) non è affatto quello cristiano ma semmai il suo contrario.

Proprio a Nizza, il 14.07.2016, s’era già verificato un terribile attentato terroristico, quando un camion si lanciò contro la folla sulla Promenade des Anglais uccidendo 86 persone.
E ricordiamo che qualche giorno dopo, il 26.07.2016, a Saint-Étienne-du-Rouvray (Rouen), due estremisti islamici fecero irruzione in una chiesa durante la S. Messa e uccisero (sgozzarono) il sacerdote Jacques Hamel, di 85 anni, che stava celebrando.
 

Il vuoto dell’Occidente si manifesta anche in occasione del momentaneo shock provocato da questi attentati: frasi retoriche dei governanti (possibilmente restando sul generico e senza mai citare l’aggettivo “islamico”), fiori o candele lasciate sul luogo dell’attentato, il classico “minuto di silenzio” (cioè appunto di vuoto, non di preghiera!) negli importanti momenti pubblici o sportivi, magari il canto del nichilistico Imagine di John Lennon … e, in questo caso, la stupida identificazione con Charlie Hebdo («Je suis Charlie») … E alla prossima!

Meno male che il vescovo di Nizza, mons. André Marceau, celebrando nella sua cattedrale profanata e insanguinata una S. Messa “di riparazione”, ha osato dire: «No, non sono Charlie, io sono André Marceau! Dobbiamo essere noi stessi, con le nostre convinzioni. Certo, la libertà d’espressione è sacra in Francia, ma ognuno si prenda le sue responsabilità».

Anche l’arcivescovo di Tolosa, mons. Robert Jean Louis Le Gal, ha precisato: «La libertà d’espressione ha dei limiti come tutte le libertà umane. Non si ride impunemente delle religioni, si vede il risultato che questo dà».

Di fronte alla vignette satiriche di Cahrlie Hebdo, considerate offensive di Maometto e dell’Islam, ci sono state proteste di decine di migliaia di musulmani, specie al termine della preghiera del venerdì. Ci sono stati attacchi anche a Lione ed Avignone.
Anche all’estero si sono levate proteste contro la Francia e Macron: ad esempio in Libano (a Beirut in centinaia hanno cercato di assaltare l’Ambasciata di Parigi), a Gerusalemme, nella Striscia di Gaza e ad Islamabad (Pakistan). [fonte: Asia News, 31.10.2020]

In alcuni casi in Francia (ad esempio a Vienne, città a sud di Lione), ci sono stati pure scontri tra centinaia di Turchi (armati di spranghe, martelli e coltelli) e Armeni, che protestavano contro l’attuale nuova distruzione di cristiani in Armenia (con la ripresa della guerra del Nagorno Karabakh). La massiccia presenza della polizia francese ha impedito che la situazione degenerasse. Scontri analoghi sono avvenuti anche poco più a nord, nel sobborgo lionese di Décines-Charpieu, abitato appunto da armeni. 
Ma siamo ancora in Europa?

Il 22.10.2020, a Conflans (Parigi), il prof. Samuel Paty, di 47 anni, è stato trovato decapitato, dopo che aveva mostrato alla sua scolaresca, in una lezione sulla libertà di espressione, una vignetta satirica su Maometto.

Il Ministero degli Interni francese ha rilevato 8000 radicalizzati islamici, pronti ad attaccare col coltello. In 4 anni è riuscito a sventare 61 attentati terroristici islamici, ma negli ultimi 2 anni si sono comunque realizzati 34 attacchi da parte di questi gruppi.
Però nel corso del 2020 sono già stati liberati 700 islamici arrestati per terrorismo e sono previste per loro altre 500 scarcerazioni.
Il 26.11.2020 il Ministro degli Interni Gérald Darmanin ha ordinato finalmente di indagare su 76 moschee o luoghi di preghiera musulmana o scuole coraniche (16 solo in Parigi), dove pare che gli imam predichino l’odio contro l’Occidente e gli infedeli. Verranno controllati anche i loro finanziamenti dall’estero.

Per il capo dell’antiterrorismo francese, Jean-François Ricard, “l’obiettivo primario è comunque la Chiesa cattolica”!