Le democrazie occidentali (americane ed europee) sono poi davvero “democratiche” e rappresentative della “sovranità popolare”?

Democrazie occidentali


[News del 22/12/2022]

Accade … nelle democrazie occidentali


La “Prima” alla Scala … e una domanda scomoda

Per la celebre “Prima” del 7 dicembre – perché Milano festeggia in quel giorno il suo grande santo vescovo e patrono Ambrogio (a proposito, anche la civica benemerenza data in tale circostanza dal Comune si chiama “Ambrogino d’oro”, che quest’anno è andato incredibilmente a Marco Cappato, che accompagna gli italiani a suicidarsi in Svizzera per aggirare la legge italiana leggi) – nel “Palco Reale” del Teatro alla Scala di Milano, hanno presenziato, secondo tradizione, le più alte cariche dello Stato: oltre ovviamente al Presidente della Repubblica, quest’anno c’erano pure delle presenze nuove, peraltro quasi tutte al femminile (a parte il nuovo Presidente del Senato La Russa), sfoggianti ovviamente lussuosi capi firmati: il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri (Giorgia Meloni) e il Presidente della Commissione Europea (Ursula von der Leyen).
Guardando quella foto del Palco Reale (vedi), può però sorgere pure una scomoda ma scottante domanda: chi comanda davvero in Italia?
La risposta dovrebbe essere già nell’art. 1 della Costituzione, che, com’è noto, così recita: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
L’Italia non è una Repubblica presidenziale (come la Francia o gli stessi USA), ma parlamentare. Il Presidente della Repubblica esercita certo un grande potere, ma limitato e comunque sottoposto al volere popolare, rappresentato dalle Camere (regolarmente votate) e dal Governo che ne emerge di conseguenza (cfr. articoli 83/91 della Costituzione leggi). Per questo, all’inizio del suo settennale mandato, il Presidente della Repubblica, secondo l’art. 91 della Costituzione, giura di fronte alle Camere con la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione». Qualora non lo facesse o esercitasse un potere che non gli compete, potrebbe essere destituito!

Qualcuno (leggi) in questi giorni ha ad esempio fatto presente che se il Capo dello Stato può eccezionalmente inviare Messaggi alle Camere (art. 87), cosa peraltro assai rara, non è contemplato invece un suo intervento di giudizio politico sul Governo (titolare del potere esecutivo), cosa che spetta invece alle Camere, regolarmente elette dai cittadini. 

Lo stesso Governo (a cominciare dal Presidente del Consiglio dei Ministri), all’inizio del proprio mandato, giura solennemente al Quirinale sulla Costituzione e di fronte al Capo dello Stato – lo abbiamo visto anche di recente (vedi) – secondo questa formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione»!

Secondo il fondamentale “principio di sussidiarietà” (che, unitamente al “principio di solidarietà”, costituisce il cardine della vita sociale e statale, vedi Documento aula Dottrina sociale della Chiesa, punti 14 e 15), gli enti superiori sono al servizio di quelli inferiori e dei singoli cittadini, nel senso di poter intervenire solo e quando essi non riescano a soddisfare da soli i propri diritti-doveri (principio di sussidiarietà) o quando lo richieda un legittimo bene comune (principio di solidarietà). Questo vale da parte dello Stato nei confronti della società e dei “corpi intermedi” (enti vari, associazioni, cooperative, ecc.) e questi stessi nei confronti della famiglia (cardine della società) e dei singoli cittadini (persone).

Certo, oggi più che mai uno Stato vive anche di rapporti e persino unità sovranazionali; ma ancor più queste unità devono essere al servizio degli Stati membri, secondo appunto il principio di sussidiarietà, e mai al di sopra della sovranità stessa degli Stati.

L’Italia, ad esempio, è tra i Paesi fondatori dell’Europa Unita (UE); ma è lecito e doveroso chiedersi se tale Unione si basi ancora sui quei principi fondativi (pensati ad esempio da De Gasperi, Schuman e Adenauer) o non sia diventata invece un fagocitante centro di potere, in obbedienza cieca e totale alle decisioni di potenti oligarchie occidentali, cioè sotto la regia di potentati economici e finanziari (banche, che possono infatti decidere di far cadere governi per giochi finanziari e di borsa… ricordiamo il fatidico “spread”!) e persino culturali, con nuove ma potenti ideologie, mascherate da “diritti” (come abbiamo ricordato nell’ultima News del 28.11.2022), imposte ai popoli, pur se riguardanti ristrettissime minoranze, a suon di diktat e persino di sanzioni economiche da infliggere agli stessi Paesi membri che desiderano lecitamente e doverosamente difendere la propria cultura (cristiana) e non vogliono allinearsi a tali nuove ideologie (peraltro anticristiche) (vedi Polonia e Ungheria, che come tutti gli Stati membri finanziano la UE). 
Non facciamo quindi della UE un “Olimpo” assoluto, che detta divini e inconfutabili comandamenti e infligge relative condanne e ricatti ai disobbedienti! (ricordiamo il famoso “Ce lo chiede l’Europa!”)

Tra l’altro non sono nella UE neppure la Svizzera (che arriva alle porte di Milano, vedi documento), il Regno Unito (fuggitone con la Brexit) e la Norvegia (che pur è strutturalmente legata agli altri Paesi scandinavi, che sono invece nella UE).


Anche l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), sorta lodevolmente dopo la tragedia della II Guerra mondiale, deve essere soggetta a tali criteri (principio di sussidiarietà e solidarietà), cosicché promuova corretti rapporti e aiuti internazionali, e non diktat di ideologie nichiliste e relativiste (tra l’altro di matrice massonica).

Un discorso a parte merita poi la NATO (OTAN: Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord). Tale Patto militare è stato pensato nel 1949 in conseguenza di quanto avvenuto nella II Guerra Mondiale e dell’intervento militare USA (anche in Italia) che portò alla “liberazione” dal nazismo tedesco (che aveva causato il conflitto ma ne uscì sconfitto). Nacque così il cosiddetto Patto Atlantico, un’alleanza militare che univa appunto la sponda occidentale dell’oceano (USA e addirittura il Canada) a quella orientale (Paesi dell’Europa occidentale). La NATO e gli stessi USA conservarono quindi il diritto di avere proprie basi militari in Europa occidentale (anche in Italia*) con il dovere di difendere gli Stati membri in caso di aggressione militare. Nonostante che il “nemico”, vinto, fosse stato il nazismo, fino al 1989 la ragion d’essere della NATO era costituita principalmente dal dover far fronte al comunismo, cioè al “blocco sovietico”, in un’Europa spaccata in due dalla “cortina di ferro” e rimasta fino a quell’anno nel quadro della cosiddetta “Guerra fredda” tra USA e URSS. 

* Abbiamo ad esempio recentemente menzionato (vedi) l’aeroporto militare di Aviano (Pordenone), tuttora utilizzato dall’aviazione militare USA (vedi)

Forse, dopo il crollo del comunismo e dell’URSS, si doveva più sapientemente ridiscutere il ruolo della NATO, invece di farla continuamente crescere nell’Europa centro-orientale (vedi), avanzando minacciosamente verso la Russia (che non faceva più paura in quanto uscita dal crollo del comunismo e dell’URSS praticamente priva di forze militari ed economiche e pure di peso internazionale). (vedi)

Persino in Italia, il tracollo del comunismo e della Russia (1991) ha permesso immediatamente una “rivoluzione politica”, attuata per via “giudiziaria”: non servendo più (anche agli USA/NATO) il baluardo anticomunista della DC, che storicamente avrebbe dovuto uscire vincitrice dal tracollo del comunismo, è stata invece subito eliminata per via “giudiziaria” (tangentopoli) e relativa imponente condanna mediatica. Tale operazione, con l’appoggio delle grandi potenze dell’Occidente, poteva ormai essere a favore anche dello storico antagonista politico (ex-PCI), che non faceva più paura, neppure agli USA (lo dissero apertamente!), essendo venuta meno non solo l’ideologia marxista ma pure l’ingente sostegno, anche finanziario, della Russia! Anzi poteva essere anch’esso un ottimo alleato dell’Occidente, come poi è stato! ​In quel frangente, però, le “uova nel paniere” le ha rotte un neonato partito di destra (FI), il cui leader è stato ovviamente presentato e attaccato per 30 anni come personificazione del male da combattere (per via giudiziaria e mediatica)!  

Negli ultimi 20 anni, invece, la Russia ha abbondantemente recuperato tali forze, da giocare pure nello scacchiere geopolitico internazionale (abbiamo visto in Siria) e certamente non disposta a farsi minacciare dalla NATO né a sottomettersi ai diktat economici, commerciali e ideologici (persino nichilisti) dell’Occidente. 

Ciò che sta purtroppo avvenendo in Ucraina è da leggersi in quest’ottica storica, culturale, economica e geopolitica.

[cfr. documento (22.10.2022), documento (1°.03.2022) e News del 2.04.2022 e 2.10.2022]

Tra l’altro, negli ultimi decenni, nel quadro geopolitico ed economico globale, è prepotentemente emersa la potenza della Cina! Nuovo padrone del mondo (gli USA non se ne sono ancora accorti?! quando persino gran parte del loro debito pubblico è in mano alla Cina?), in caso di conflitto mondiale (Dio non voglia!) la Cina non starebbe tra l’altro certo dalla parte degli USA ma della Russia!


Torniamo dunque all’imbarazzante domanda di chi comanda davvero nelle democrazie occidentali …

Le democrazie occidentali (americane ed europee) sono poi davvero “democratiche” e rappresentative della “sovranità popolare”? La gente sceglie realmente i propri rappresentanti? Le linee politiche sono davvero decise dal voto dei cittadini? E i cittadini sono davvero in grado di pensare con la propria testa o sono pilotati dal fagocitante potere mediatico al soldo di occulti potentati economici? (cioè: vi formiamo quotidianamente la mente e poi vi chiediamo di esprimere il vostro pensiero!)

Persino nelle ultime elezioni presidenziali USA (peraltro con un sistema di rappresentatività popolare discutibile, secondo Grandi Elettori e diverso ruolo dei singoli Stati) tale democrazia ha mostrato vistose “crepe”, censure ed imbrogli… [Tra l’altro nel 1963 gli USA, che si presentano come madre di tutte le democrazie, hanno conosciuto persino l’assassinio di un loro Presidente, non certo ad opera di un folle (peraltro anch’egli subito ucciso), ma forse perché non perfettamente allineato ai reali poteri occulti!]

Inoltre, si dovrà prima o poi comprendere come mai in tali democrazie assistiamo in genere a vistose rinunce, da parte dei cittadini, al loro diritto di voto (il crescente fenomeno dell’astensionismo).
Dapprima infatti vincono le “opposizioni” (fin quando salgono al potere, per poi accorgerci che non si oppongono per nulla); poi lievitano i partiti “ribelli” (fin quando non vengono messi alla prova di governo, che li fa rovinosamente crollare, come abbiamo visto recentemente in Italia); alla fine cresce appunto solo l’astensionismo, per una sorta di cinica delusione sulle possibilità di una reale propria incidenza sulle decisioni dei governi!


Torniamo infine al “Palco Reale” della Scala e alle donne più importanti del mondo (s’è detto) che il 7 dicembre scorso hanno potuto affacciarvisi.

Il/La Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, attualmente unica donna al mondo a Capo di Governo (almeno così s’è visto al G20 di Bali) e prima nella storia d’Italia, è riuscita velocemente e trionfalmente a salire a Palazzo Chigi, secondo finalmente il volere dei cittadini italiani, nonostante un marcato ostracismo mediatico, anche perché guidò l’unica “opposizione” al governo precedente! Ovviamente ha però dovuto subito precipitarsi a Bruxelles ad ossequiare il potere della UE (non solo per dovere istituzionale ma per fugare i dubbi sul suo presunto pregiudizio “sovranista”), così come mostrarsi prona (al G20) al Presidente USA e persino a quello cinese [sul potere interno e mondiale di Xi-Jinping e sul silenzio internazionale circa i diritti civili negati in Cina e persino sulle responsabilità cinesi per il Covid-19, che pur ha messo in ginocchio il mondo, ci siamo soffermati anche nella scorsa News del 28.11.2022].

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è leader appunto di un’Europa Unita in assoluta “obbedienza occidentale” (non solo politica, ma economica e persino ideologica), che impone ai Paesi membri, oltre alla logica delle banche e dei mercati, ogni ideologia nichilista (abortista, omosessualista, relativista), con tanto non solo di ostracismo ma di sanzioni a chi osi disobbedire; ed ora di fatto in guerra con la Russia! La Signora, interpellata dai giornalisti mentre faceva il suo elegante ingresso nell’augusto teatro lirico milanese, prendendo spunto dall’opera lirica russa rappresentata quella sera (“Boris Godunov” di M. Musorgskij), ha risposto sarcasticamente: “non lasceremo che Putin cancelli la cultura russa!”. Cioè: questo è un compito nostro!


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Gli USA … e il mondo cambiato

Abbiamo già sottolineato il grande ruolo ricoperto nel mondo dagli USA, specie nel XX secolo, come del resto in precedenza l’Impero britannico (vedi). Avevamo pure osservato come gli USA, senza nulla togliere al loro effettivo potere mondiale (nel bene e nel male), non pare si siano davvero resi conto che il mondo è cambiato (tranne forse chi ha recentemente tentato di perseguire una politica estera USA come “America first”), che non possono più pretendere di essere gli unici padroni di un mondo globalizzato, tanto meno di continuare a presentarsi sulla scena mondiale come l’impero del “bene” contro quello del male (gli altri), come la vera “democrazia”, da esportare persino con la guerra (così è stato detto in Iraq, in Libia e in Siria), e che i loro “interessi” vengano sempre di nuovo presentati come il progresso e il benessere del mondo intero.
 

Soffermiamo ancora la nostra attenzione su questo punto decisivo
Gli indizi di una progressiva perdita della pretesa di un potere globale degli “Americani” (perché gli USA si identificano con l’intero continente americano, se non addirittura col mondo!), così come progressivamente crollò l’Impero britannico (vedi), si sono in realtà presentati assai presto, già negli anni ’60 del secolo scorso. Se nell’ottobre 1962 riuscirono ad opporsi con fermezza alla Russia sulla pericolosa questione dei missili a Cuba, non altrettanto successo gli USA ottennero, com’è noto, nel “sud-est asiatico” (Vietnam).  La presenza americana nel sud in quel Paese aveva indubbiamente un grande valore non solo strategico-militare, ma di opposizione al crescente potere del comunismo, abbracciato dalla Cina di Mao e in via di tragica esportazione in tutto l’Estremo Oriente (Corea del nord, Vietnam del nord, Laos, Cambogia), con violenze inaudite, milioni di morti e la soppressione dei più elementari diritti (mentre in Italia la contestazione giovanile di quegli anni, potentemente egemonizzata dai comunisti, inneggiava a quelle benefiche rivoluzioni da “libretto rosso”). In Vietnam gli USA dovettero però sostenere una drammatica ed estenuante guerra, che terminò col loro ritiro [cui seguì il tragico trionfo del comunismo in quelle terre, con milioni di morti: solo in Cambogia in 4 anni fu ucciso dai “Khmer rossi” un terzo della popolazione; e dal Vietnam “liberato” decine di migliaia di poveretti cercarono persino di fuggire in mare con piccole imbarcazioni, così da essere definiti “boat people” – vedi News, 12.09.2020]. 
Nei decenni successivi, già nella prima “Guerra del Golfo” (Persico) contro l’Iraq (1990/1991), operata dagli USA (con 35 Stati) sotto l’egida dell’ONU, pur presentandosi con una plausibile giustificazione, anche se di facciata, in quanto risposta all’invasione irachena del Kuwait (peraltro un piccolo emirato totalmente desertico, dove però gli USA e le grandi compagnie petrolifere occidentali estraevano e raffinavano il loro petrolio), fu appunto descritta pure come un’esportazione della “democrazia”, contro il dittatore Saddam Hussein [peraltro un dittatore, presentato come “personificazione del male” (come sempre fa l’Occidente con i propri nemici), invece assai meno integralista islamico rispetto ad altri sceicchi, emiri, califfi e sultani (ad esempio della penisola arabica, tuttora prosperi ed alleati USA), tanto da avere un ministro degli esteri addirittura cristiano cattolico caldeo (Tareq Aziz); tra l’altro in quella prima guerra contro l’Iraq, Saddam fu stranamente lasciato in vita (venne invece spettacolarmente catturato e ucciso nel secondo conflitto iracheno, nel 2003), così come non si giunse all’occupazione di Baghdad (come invece nel 2003). Per la prima volta, inoltre, quella guerra divenne un fatto “mediatico” mondiale (dirette TV, immagini, filmati, talora falsi o di archivio), come mezzo di “propaganda bellica”, che appunto presentava gli occidentali come le forze del bene e il dittatore iracheno come il demonio (ricorda qualcosa di attuale?).

A proposito di vendita di armi: nella guerra Iran-Iraq (1980/1988), l’Italia vendeva armi (persino navi militari!) ad entrambi i Paesi!

Più recentemente, agli inizi del nuovo Millennio, i clamorosi e tragici attentati terroristici dell’11.09.2001 contro gli USA (plateali distruzioni e uccisioni a New York e Washington che gli USA non videro in casa propria neppure durante il secondo conflitto mondiale e che riuscirono a sfuggire o ad essere persino occultati dall’Intelligence USA!) segnarono certamente una svolta nella pretesa americana di promuovere la globalizzazione del loro potere.
La conseguente ritorsione della guerra contro l’Afghanistan (iniziata subito un mese dopo, nel 2001) e quella contro l’Iraq (nel 2003) – quando peraltro quasi tutti i terroristi (sui 4 voli di linea di quel terrificante attentato) provenivano dall’Arabia Saudita, alleato storico degli USA! – sono ingloriosamente terminate nel 2021 col ritiro USA da entrambi i Paesi, senza che le sorti di quei Paesi fossero davvero mutate o diventate democratiche, anzi in Afghanistan ciò ha permesso ai Talebani di andare immediatamente al potere (vedi News, 19.08.2021).
Anche nel 2011, cavalcando le cosiddette Primavere arabe (peraltro da loro ben foraggiate), gli USA, insieme a forze alleate, si sono sentiti autorizzati, come forze “del bene” e del progresso (democrazie) contro quelle del male (dittature o governi considerati ostili al “progresso”, a scelta), ad invadere la Libia (uccidendo il leader Gheddafi il 20.10.2011 e destabilizzando così totalmente il Paese, peraltro a scapito dell’Italia, sia per le forniture ENI di petrolio-metano che per la questione dell’immigrazione clandestina dalle coste libiche, andata totalmente fuori controllo); così in Siria (fomentando una guerra civile col chiaro intento di destituire il leader al-Assad e impiantare la propria influenza). È però a questo punto che gli USA si sono trovati di fronte, loro malgrado, al potere geopolitico mondiale davvero mutato (non se n’erano ancora accorti?), così da trascinarsi in una pericolosa lotta senza fine: infatti la Cina nel frattempo era diventata una potenza mondiale e la Russia aveva riacquistato la propria forza economica e soprattutto militare; entrambe grandi potenze non più disposte a lasciare la leadership mondiale (economica, politica. Ideologica) in mano agli USA e all’Occidente [si riascolti in merito, a proposito degli USA come esercito del bene e del progresso dell’umanità contro le forze del male, il forsennato intervento all’ONU dell’allora Segretario di Stato USA Hillary Clinton sul dovere di intervenire in Siria, non solo per abbattere il loro sovrano ma per punire nientemeno che Russia e Cina che si opponevano al bene e al progresso del mondo!]
Non parliamo poi qui della situazione in Somalia, in conflitto con l’Etiopia (questa appoggiata dalle truppe USA!): un conflitto senza fine, fallimentare e lasciato nell’oblio internazionale.



Una parola ancora sulla NATO 

Sulla crescita della NATO in Europa dal 1990 al 2019 vedi
(cfr. News, 2.04.2022 e 2.10.2022News/documento del 22.10.2022)

Dobbiamo sottolineare la questione della Turchia, Paese appartenente alla NATO (e qualcuno vorrebbe persino alla UE!), ma di fatto tornato (con Erdoğan) ad essere una sorta di Califfato musulmano sunnita [peraltro con enormi infiltrazioni in Europa, mediante moschee, scuole coraniche, e ricattandola, a suon di miliardi di € ottenuti, con la questione degli immigrati (cfr. News 2.10.2018, 5.12.2019 e 5.03.2019)].
Oltre ad essere in perenne tensione con la Grecia (pur essendo entrambi Paesi della NATO!), nel 1974 la Turchia ha invaso Cipro e ne occupa tuttora la parte settentrionale (oggi Stato autonomo, riconosciuto però solo dalla Turchia). Com’è noto, l’isola ha avuto nella storia ed ha pure nel presente un’enorme importanza strategica, trovandosi nella parte più orientale del Mediterraneo e quindi pure di fronte all’incandescente Medio Oriente. Non a caso fino al 1959 fu un avamposto dell’impero britannico (tuttora, ad esempio, la circolazione stradale è a sinistra), che conserva nell’isola dua basi militari sovrane. Ha però dell’incredibile che nel 2004 Cipro (la parte ovviamente non occupata dalla Turchia, cioè il 59% dell’isola) sia entrata nella UE (mentre appunto non vi sono neppure la Svizzera e il Regno Unito!) e nel 2008 ha addirittura adottato l’ (che non c’è neppure in Danimarca, Svezia, Polonia e Ungheria, Paesi tutti della UE)!

Ci sono dunque invasioni che provocano sdegno e guerre … ed altre (persino contro un Paese UE, da parte di un Paese NATO!) che sono silenziate e dimenticate!


Dovremmo poi ricordare l’intervento armato della NATO (con l’apporto pure dell’Italia!) nella Serbia (con il Kosovo e Montenegro), nel 1999. [C’era già stato un intervento armato della NATO in Bosnia ed Erzegovina, nel 1995]. 
[La Serbia costituisce peraltro l’ultimo residuo della ex-Jugoslavia e del comunismo nella zona dei Balcani, dove tuttora permane una situazione critica, che può di nuovo degenerare, e vede ancora la presenza delle forze NATO]

A proposito di opposizioni che salgono al potere e cambiano divisa …
In quella circostanza (guerra in Serbia) fu proprio il Presidente del Consiglio Massimo D’Alema – il leader PD che fin da giovane universitario a Pisa fu militante e giovane speranza del PCI, quindi ancora con profumo di “falce e martello” e inneggiante all’Unione Sovietica e alla Cina di Mao! – a condurre l’Italia a combattere, a fianco della NATO, in Serbia, Montenegro e Kosovo (su D’Alema impegnato con la NATO nella guerra in Serbia vedi questo sarcastico commento “comunista”).


Esiste poi un altro paradosso (di cui abbiamo già parlato, cfr. News, 2.04.2022); quello che all’interno della UE e dei Paesi NATO (tra Polonia e Lituania) c’è un territorio appartenente alla Russia (perché prima del 1991 la Lituania era parte dell’URSS e quindi c’era una continuità territoriale con questa regione), attorno alla città di Kaliningrad (ex Königsberg), che è anche un importante porto sul Baltico!


Potremmo dunque osservare che anche in Europa pare che gli USA (e la NATO) non si siano ancora accorti della rinascita economica e militare della Russia (oltre che della potenza cinese) e di quanto sia tornato rischioso provocarla o minacciarla (si riascolti la risposta di Putin alla H. Clinton).

La grave crisi della situazione in Ucraina (in fibrillazione già dal 2014, quando ha conosciuto di fatto un colpo di Stato e tuttora guidata da un giovane leader*, già al soldo dell’Occidente), con l’intervento armato della Russia e l’annessione mediante Referendum del Donetsk e Luhansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson, è da leggersi in questo mutato panorama geopolitico europeo e mondiale. 

* V. O. Zelens’kyj (nato il 25.01.1978), presidente dell’Ucraina dal 20.05.2019, è semplicemente un attore, regista e comico prestato alla politica (basti vedere come si veste, anche ufficialmente).


Purtroppo, in questo quadro concitato e pericoloso, si sente parlare con troppa disinvoltura (anche se fosse solo a scopo deterrente) di possibile conflitto nucleare; il che condurrebbe il mondo sull’orlo dell’abisso, se non dell’autodistruzione!

[Nella Newsdocumento del 12.01.2022 abbiamo parlato di “possibili catastrofi”, anche nucleari, che incombono sull’umanità e di quante volte l’umanità si sia già trovata sull’orlo di tale abisso, anche per possibili errori elettronici]

Ovviamente, come abbiamo già ricordato nella News del 2.10.2022, ciò che viene propagandato o censurato anche in Italia sulla questione Ucraina risente della tipica “informazione da guerra”. Quando si entra in guerra – anche l’Italia vi è entrata (anche se ufficialmente la Costituzione lo vieta, cfr. art. 11), visto che fornisce armi e soldati ad una delle parti in lotta – è sempre difficile distinguere nettamente il bene dal male e il vero dal falso. Tutto il sistema mediatico deve ovviamente essere “di parte”, con quella sorta di “manicheismo” da guerra, secondo cui noi (Occidente) siamo il bene e il nemico (Russia, anzi, il solo suo Presidente) è il male. Ed è pure ovvio che si raccolgano e divulghino dei dati, peraltro difficilmente verificabili in modo obiettivo, che avvalorino tale propria tesi.




Ancora armi!

In tale contesto, di fatto sempre più incandescente, l’Italia continua ad inviare armi all’Ucraina (nonostante che la nostra Costituzione ripudi la guerra – cfr. art. 11 vedi)!
Se già il governo Draghi aveva inviato armi all’Ucraina, per un valore di 450 milioni di € (leggi) (e siamo in piena crisi economica ed energetica, causata prima dalla pandemia e dalle relative politiche, restrittive se non suicide, poi proprio a causa delle stesse sanzioni alla Russia!),  anche il nuovo governo Meloni ha in questi giorni deciso di continuare a fornire armi all’Ucraina per tutto il 2023, sempre per un valore di circa almeno 450 milioni di € (leggi)! [sulla questione di queste armi: leggi leggi]

A proposito ancora di corsa agli armamenti (vedi Flash-News del 6.07.2021, 12.08.2021, 4.12.2021), ecco un’ultima notizia: Italia, Regno Unito e Giappone hanno in questi giorni stretto un’alleanza “senza precedenti” nel settore della difesa, al fine di produrre entro il 2024 (per essere però operativo entro il 2035) il nuovo aereo da combattimento Tempest, jet supersonico di sesta generazione (che dovrà sostituire l’attuale caccia Eurofighter Typhoon) (leggi). Teniamo inoltre presente che si tratta di spese ingenti (tra l’altro in un momento di crisi economica come questa)!


Intanto, a proposito della crescente tensione tra USA e Cina, gli USA hanno recentemente stanziato 12 miliardi di $ per difendere Taiwan dalla Cina (leggi).


Ma si vuole davvero andare verso una nuova Guerra mondiale?!

Sui grandi armamenti in corso, a mo’ di tragico preludio di un’imminente Grande Guerra, eravamo già intervenuti (vedi ad es. News, 2.04.2022). Così come abbiamo già riflettuto (cfr. News/documento del 1.03.2022) sul senso della storia e sull’inquietante attualità, senza dimenticare la presenza e i ripetuti accorati richiami della “Regina della pace”, Maria SS.ma Immacolata!





Ultime notizie … sul fronte occidentale

A proposito dell’apostasia dal cristianesimo e della montante “dittatura del relativismo” nelle democrazie occidentali [vedi ultima notizia delle News, 28.11.2022 (“Diritti … à la carte”)]


USA. Clienti rifiutati da un ristorante perché cristiani
Un noto ristorante del centro storico di Richmond (Virginia, USA), ha rifiutato l’ingresso ad un gruppo di cristiani, in quanto notoriamente contrari all’aborto e all’ideologia LGBTQ+.

Questa la giustificazione del ristorante (su Instagram): “In otto anni di servizio abbiamo raramente rifiutato qualcuno che voleva cenare da noi. Questa volta, invece, l’abbiamo fatto. Molti del nostro staff sono membri della comunità LGBTQ+; quindi abbiamo rifiutato la prenotazione di un gruppo cristiano conservatore, che non gli riconosce i diritti e che è pure contro l’aborto, dunque per nulla inclusivo“. (leggi)



Verso un Natale “winter-day”?

Sotto le pressioni culturali anticristiane, marxiste, laiciste, ma anche di mode USA, molte feste cristiane, laddove non sono state soppresse, hanno almeno cambiato nome e significato, ponendo in atto una vera e propria colonizzazione ed espropriazione culturale dei nostri Paesi.
Ne abbiamo ampiamente parlato nel documento sui “Calendari” (vedi) e in molte News.

L’unica solennità cristiana che non sono riusciti a rimuovere o a mutarvi il nome (e in Italia è rimasta anche festa civile*) è quella dell’8 dicembre (Immacolata Concezione della B. V. M.).

* L’Immacolata, solennità “cattolica”, oltre che in Italia, è festa civile (8 dicembre) anche in Portogallo, Spagna, Austria, Liechtenstein, nei Cantoni cattolici della Svizzera, a Malta, ma è pure tornata festa (anche civile) nei Paesi ex-comunisti come Albania e Macedonia del Nord (ex regione jugoslava). 

Strano, perché tra l’altro questo titolo è di grande pregnanza teologica ma non è certo di facile comprensione (viene infatti spesso confuso, persino da molti credenti, con il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria SS.ma, che è invece un altro contenuto di fede, celebrato il 25 marzo).

Tale sublime titolo mariano implica infatti la dottrina del “peccato originale” (di cui appunto per singolare privilegio, in virtù della stessa futura Passione di Cristo, ne è venuta al mondo esente la Vergine Santa). La questione teologica del “peccato originale” è altrettanto ardua da analizzare, ma è decisiva per comprendere Cristo e la Sua missione (la nostra Redenzione) e quindi la stessa fede cristiana. Se l’Illuminismo (e di conseguenza la cultura ancor oggi dominante) ha negato il “peccato originale” [l’uomo sarebbe naturalmente e spontaneamente buono (da cui l’idea del “buon selvaggio”), per poi non riuscire più a spiegare l’origine del male!], anche l’attuale fede cristiana sembra sempre più dimenticarlo se non addirittura negarlo; tant’è vero che non se ne parla più nelle catechesi, nelle omelie e neppure nella stessa celebrazione del Battesimo [che toglie il “peccato originale” (presente anche in un neonato), come pure tutti i peccati (nel Battesimo degli adulti)].
Questo contenuto teologico e titolo mariano (Immacolata Concezione) è stato proclamato come “dogma”, cioè come contenuto irrinunciabile della fede cattolica, dal Beato Pio IX nel 1854. Ma è stato confermato dalla Madonna stessa a Lourdes il 25.03.1858, rivelandosi all’ignara fanciulla Bernadette proprio con questo arduo titolo! (il che convinse finalmente il Parroco che non poteva trattarsi di un’autosuggestione o una menzogna della bambina!)

Un segno che l’Immacolata vince sempre e presto trionferà sulle potenze anti-cristiche del male (come da Lei preannunciato)?!

Non è poi significativo che persino l’URSS sia poi improvvisamente crollata proprio l’8 dicembre 1991?!


Dobbiamo infine fare una considerazione sul Natale, ormai vicino.
Sotto il comunismo ateo, in Unione Sovietica si cercò in tutti i modi di far dimenticare il Natale (quello ortodosso si celebra il 7 gennaio, secondo il calendario “giuliano”). Il potere comunista cercò di sopprimerlo, poi di trasformarlo in una generica Festa dell’Inverno​​​​​​,​ con un protagonista che non poteva essere Babbo Natale (avrebbe saputo troppo di Occidente!), per cui inventarono Nonno Gelo
Ciò scandalizzava e pareva impossibile ai rari cristiani dell’Occidente che ne venivano a conoscenza (arrivava dunque a tanto il comunismo ateo)! Però poi nelle democrazie occidentali le cose non sono andate meglio. 
Quanti parlano ancora, nelle società occidentali, in televisione come nei supermercati, nei giornali come nelle feste, fino agli addobbi natalizi (che cominciano ai primi di novembre, cosa che negli anni ’60 si vedeva solo negli USA!), di Natale (cioè Nascita) di N. S. Gesù Cristo?
Natale di Chi? che Nascita si festeggia? Chi è il Festeggiato? perché è il più grande “dono” (da cui la tradizione dello scambio dei doni) che Dio Padre ha fatto all’umanità?
L’apostasia del comunismo era più grossolana, evidente e riconoscibile; quindi meno pericolosa e persuasiva. Infatti è crollata, insieme al potere comunista e all’ideologia marxista; ed è fortemente rinata (o riemersa) la fede cristiana! 
Quella occidentale è apparentemente meno violenta, ma più pericolosa, in quanto soft, propria di un imperialismo culturale che pare col tempo non lasciare scampo, nemmeno ai bambini!
Le Feste cristiane rimangono, ma senza contenuti o con nuovi contenuti, nuovi nomi, nuove usanze … il tutto sotto l’impero del dio-mercato.
Per chi ha occhi per vedere (per lume di ragione o per grazia di Dio), il progetto non pare però meno satanico!

A proposito … Anche la cristiana solennità di “Tutti i Santi” (1° novembre) è stata da poco trasformata, con un imperialismo culturale che dagli USA in pochi decenni ha raggiunto tutto l’Occidente, perfino l’Italia (compreso i bambini, le scuole, le famiglie), nell’apparentemente innocua – in realtà con forti tratti persino satanici!* – festa (o notte) di Halloween!

* Nelle sette esoteriche e sataniche è esplicitamente celebrata come Festa di Satana, coi relativi e macabri riti; ma non è difficile coglierne i segni anche nelle simbologie e maschere, ormai diffuse persino tra i nostri bambini!


Ora anche l’Avvento (preparazione al S. Natale) comincia a trasformarsi nei Winter-days (ne è riprova la nuova iniziativa commerciale della McDonald’s, per il 1-25 dicembre, vedi)! 

Pronti per un venturo 25 dicembre come “Winter-Day”?