Natale 2022: Un presepe al parlamento europeo

Per Natale … qualche buona notizia controcorrente


In occasione di questi giorni santi, in cui facciamo memoria e celebriamo il grande mistero dell’Incarnazione del Logos (Verbum), cioè della Seconda Persona della Santissima Trinità, venuto nel mondo “per noi uomini e per la nostra salvezza” (come recita il “Credo” o Simbolo niceno-costantinopolitano, del sec. IV) – mentre in Occidente viene sempre più volutamente censurato di Chi è il Natale (cioè la nascita) e dopo averne fatto l’ennesima occasione per il “dio-commercio” (già si parla di “Winter-day”, v. qui al termine dell’ultima Notizia) – presentiamo solo qualche semplice “buona” notizia … controcorrente!

Un presepe … al Parlamento europeo

Dopo anni in cui, nelle sedi delle istituzioni civili e persino nelle scuole, il “presepe” è stato spesso negato, in nome della laicità o perché non “inclusivo” rispetto a presenze di altre civiltà e religioni (“escludendo” però così il cristianesimo e la stessa bimillenaria civiltà occidentale), quest’anno segnaliamo invece un piccolo evento “controcorrente”.
Infatti, per la prima volta nella sua storia, nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles è apparso un “presepe”!
[L’iniziativa è stata promossa dall’eurodeputata spagnola Isabel Benjumea, del Partito Popolare, cattolica praticante, eletta nel 2019] (leggi

I Carabinieri … e la Madonna

Altre volte abbiamo accennato ai genuini accenti cattolici che contraddistinguono l’identità e la storia della benemerita Arma dei Carabinieri, che talora ha conosciuto esempi eroici non solo di fedeltà al proprio dovere in favore del popolo italiano, ma perfino di santità (cfr. News, 2.04.2021).
Forse, tra questi, la testimonianza più famosa è quella di Salvo d’Acquisto (leggi) (vedi anche dallo stesso sito dell’Arma), di cui è in corso la Causa di canonizzazione.
Se forse è noto che il motto araldico dell’Arma è “Fedele nei secoli”, non tutti sanno invece che Patrona dei Carabinieri è la stessa Vergine Maria, venerata significativamente col titolo di Virgo fidelis, che richiama appunto il motto  (vedi nel sito stesso dell’Arma).
Ogni anno, il 21 novembre, i Carabinieri celebrano con particolare devozione la festa della loro Virgo fidelis, perché proprio in quella data (liturgicamente è la “Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio”), nel 1949, venne proclamata loro Patrona* e perché ancora in quella data, 8 anni prima (1941), un intero battaglione di Carabinieri sacrificò la propria vita nella valorosa difesa di Culqualber (Abissinia), durante la II Guerra Mondiale, e per questo atto eroico per la seconda volta (la prima si riferì al loro impegno nella I Guerra Mondiale) venne conferita alla bandiera dell’Arma la “Medaglia d’Oro al Valor Militare”. (leggi)
* Nel 1949 fu lo stesso pontefice Pio XII a proclamare la Virgo fidelis come celeste Patrona dell’Arma dei Carabinieri, stabilendo che il 21 novembre di ogni anno essi potessero celebrarne solennemente la festa liturgica.

Fede e Calcio

È interessante vedere il frequente rapporto tra fede e sport, corredato da testimonianze di fede che provengono dai campioni sportivi e che possono avere una grande presa specie sui ragazzi e i giovani (che rischiano invece di fare dei campioni sportivi, oggi spesso vere e proprie star, degli idoli e talora di imitarli anche nelle loro vite non sempre edificanti).
Per questo, anche nelle News riportiamo talora qualche testimonianza cristiana proveniente appunto dal mondo dello sport.
Ad esempio, nelle News del 12.08.2021, avevamo fatto cenno, in occasione delle Olimpiadi, alla testimonianza cristiana di alcuni giovani campioni partecipanti:
Chiara ad esempio è stata la testimonianza cristiana degli atleti USA Sydney McLaughlin (record mondiale 400 m. ostacoli), Molly Seidel (maratona), Skylar Diggins-Smith (basket), Galen Rupp (maratona), Grace McCallum (ginnastica artistica), Simone Biles (ginnastica artistica), Katie Ledecky (nuoto) e le sorelle Ogwumike (Basket) (leggi). Hanno poi conquistato l’argento i due tennisti, Marin Čilić e Ivan Dodig, che sono nientemeno che di Medjugorje e sono assai devoti della Madonna (leggi). Grande devozione e gratitudine alla Madonna è stata pubblicamente manifestata (persino al TG1) anche dall’italiana Antonella Palmisano (medaglia d’oro nella marcia 20 km).

Belle (e che possono avere forte presa sui ragazzi e sui giovani) anche le testimonianze cristiane che provengono poi dal mondo del calcio, anche ad alti livelli. Ne abbiamo parlato alcune volte; ad esempio:
Sempre nelle News del 12.08.2021 avevamo parlato del CT della Nazionale Mancini e del suo rapporto con la fede (addirittura con Medjugorje).
Nelle Flash-News del 21.06.2022 abbiamo visto la “devozione mariana” del Real Madrid, testimoniata in occasione della loro vittoria della “Coppa dei Campioni”, quando, prima ancora di recarsi ai trionfali festeggiamenti preparati per loro allo stadio Bernabeu,  hanno voluto offrire in modo solenne (alla presenza del Cardinale Arcivescovo) le coppe vinte (anche quella del Campionato spagnolo) alla Madonna Almudena, patrona di Madrid, nella cattedrale (leggi e vedi, spec.  minuti 19’/22’).
Il 22.01.2021 avevamo poi raccolto il desiderio, manifestato pubblicamente, di un giovane ma già affermato calciatore colombiano (in serie A) di voler diventare santo! (vedi)
Il 17.01.2017 avevamo invece parlato di un calciatore del Manchester United che si è fatto frate domenicano.

Nei Mondiali, appena conclusi in Qatar, raccogliamo ad esempio queste testimonianze:
La squadra nazionale della Croazia ha ottenuto di poter partecipare alle SS. Messe festive, nonostante le limitazioni persistenti in Qatar (leggi)
Nella News del 28.11.2022 avevamo già presentato un report sulla emarginazione dei cristiani nel Paese (leggi). Se durante i Mondiali ha fatto scalpore la proibizione della propaganda Lgbyq+, imperante in Occidente, è passata invece sotto silenzio la proibizione perfino della scritta Jesus sulle magliette dei calciatori interessati (leggi).
Anche il capitano dell’Argentina (Leo M​​​​essi), la squadra che com’è noto ha vinto i Mondiali, nonostante non poche incongruenze, non ha avuto pudore a dichiarare pubblicamente: «I Mondiali? È stato Dio a decidere!» (leggi)

A proposito ancora del Qatar …
Nella stessa News del 28.11.2022 avevamo fatto cenno anche alla mancanza di rispetto in Qatar dei più elementari diritti dei lavoratori (in genere stranieri), trattati da veri e propri schiavi e con un numero impressionante di morti sul lavoro anche in occasione della costruzione delle strutture realizzate appunto per i Mondiali. (leggi)
Già in una Notizia del 5.04.2019 avevamo sottolineato come proprio il Qatar, nonostante si presenti come un Paese islamico moderato e aperto all’Occidente, negli ultimi anni fosse divenuto il principale finanziatore di moschee e centri islamici in Europa (in genere affiliati ai “Fratelli Musulmani” e all’estremismo islamico) e come proprio in Italia il Qatar avesse investito più che in altri Paesi europei (foraggiando 45 progetti con 22 milioni di euro).
[Sugli interessi economici del Qatar in Italia (leggi)]
Il livello di corruzione e di influsso di denaro (sporco) in Europa è emerso, com’è noto, anche proprio in occasione dei Mondiali, coinvolgendo non solo la FIFA (leggi) ma molti leaders della stessa Unione Europea! (leggi)

Giovani santi di oggi

Fin dall’inizio del cristianesimo ci sono giunte le gloriose ed eroiche testimonianze di giovani e giovanissimi cristiani che hanno preferito perfino morire piuttosto che tradire Cristo e la loro fede. Sono quelle figure di giovani santi martiri, di cui c’è pervenuta memoria storica e liturgica e alle quali sono state poi dedicate anche straordinarie basiliche, tuttora esistenti.
Come non ricordare, in proposito, le testimonianze delle giovani sante martiri come Agata (Catania, martirizzata nel 251), Lucia (Siracusa, nel 304), Perpetua (Cartagine, nel 203) e, a Roma, Cecilia (nel 230), Agnese (di soli 112 anni, nel 304), ed i 7 figli di Felicita [Gennaro, Felice, Filippo, Silvano, Alessandro, Vitale (ancora bambino) e Marziale (di neanche 7 anni), che han voluto seguire la madre nel martirio, pur di non tradire Cristo, nel 165]. Ricordiamo poi Tarcisio, martire ancora adolescente, ucciso nel 257 mentre portava l’Eucaristia ai carcerati (e per questo patrono dei chierichetti) o al notissimo giovane diacono Lorenzo (ucciso nel 258 sulla graticola) e agli altri protomartiri romani [vedi “Sulle Orme dei Santi” < Protomartiri di Roma (vedi)]

Anche nei tempi moderni abbiamo eroiche testimonianze di giovani e giovanissimi cristiani, uccisi per la loro fedeltà a Cristo e alla loro chiamata e missione.
Nel XX secolo ricordiamo ad esempio con venerazione questi esempi gloriosi, di cui abbiamo parlato in queste News [vedi ad es. il 16.03. 2021] …
Il santo ragazzo messicano José Sánchez del Río (1913-1928), canonizzato il 16.10.2016 (vedi Notizia di quel giorno), che, nonostante la giovanissima età (14-15 anni) volle partecipare (se non altro come portabandiera) all’eroica epopea dei Cristeros, che si opposero anche con le armi alla dittatura massonica che voleva estirpare con atroce violenza la fede cattolica dal Messico, e subì il martirio, per fedeltà a Cristo e alla missione affidatagli, al grido di “Viva Cristo re!” [vedi la scena del martirio nello straordinario film Cristiada (2011 – vedi il trailer)].
Abbiamo poi più volte ricordato (cfr. News 15.04.2018, 5.10.2013, 27.11.2013 e libro consigliato il 14.05.2011) il beato Rolando Rivi (1931-1945), il seminarista emiliano di 14 anni, rapito, barbaramente torturato e ucciso dai Partigiani comunisti nel 1945, semplicemente perché voleva farsi prete e anche in vacanza indossava la vesta talare, come allora si faceva già da giovani seminaristi e nonostante gli fosse stato sconsigliato per il pericolo a cui ciò lo esponeva (vedi il sito ufficiale).

Tra le figure più amate di fervorosi giovani cattolici che in Italia, nei primi del ‘900, offrirono una testimonianza eroica di piena fedeltà a Cristo, spicca quella del giovane torinese Pier Giorgio Frassati (1901-1925) (leggi), proclamato Beato da Giovanni Paolo II nel 1990. [vedi il film “Se non avessi l’amore” (versione coi sottotitoli in spagnolo)]
 
Nel XX secolo abbiamo poi le prime figure di bambini già proclamati Santi o Beati, pur non essendo martiri, o figure eroiche di santità che potrebbero presto salire agli onori degli altari.
Tra questi ricordiamo la testimonianza eroica di santità (e non solo perché videro la Madonna) dei due veggenti di Fatima (i due fratellini morti molto presto e già proclamati Santi nel 2017, mentre della cugina Lucia, principale veggente di Fatima, morta invece nel 2005, è in corso la causa): stiamo ovviamente parlando di Giacinta (Jacinta de Jesus Marto, 1910-1920) e Francesco (Francisco de Jesus Marto, 1908-1919).
[Sulle apparizioni di Fatima v. il Dossier e un bel film]

Dal Cile abbiamo la testimonianza eroica della piccola Laura Vicuña (1891-1904), che si offrì vittima, in unione a Cristo Crocifisso, per la conversione della mamma, la quale, rimasta vedova, conviveva con un uomo (peraltro violento) e quindi viveva lontano dai Sacramenti. Morì, tra atroci sofferenze ma con amore sconfinato a Gesù ed ottenendo la grazia del riavvicinamento della mamma alla comunione con Cristo, poco prima di compiere 13 anni. È stata proclamata Beata da Giovanni Paolo il 3.09.1988 (vedi la sua testimonianza nella Notizia del 16.05.2021)

Procede la Causa di beatificazione di un altro adolescente italiano: sono state infatti canonicamente riconosciute (2021) le “virtù eroiche” del giovane seminarista Pasquale Canzii (detto Pasqualino, 1914-1930), che visse con totale dedizione a Cristo il suo breve pellegrinaggio terreno, che terminò all’età di 15 anni (leggi).

Sempre nella Notizia del 16.05.2021 abbiamo ricordato che è in corso la Causa di Beatificazione della ragazza italiana Anfrosina Berardi, (1920-1933)  [cfr. sito dedicato: http://www.anfrosinaberardi.com]

A Roma c’è poi la commovente e straordinaria testimonianza della piccola Nennolina (1930-1937) (vedi).
Antonietta Meo (questo il suo nome) è una bambina vivace ed allegra, con una gran voglia di giocare; ma un giorno si fa male sbattendo il ginocchio su un sasso, nel giardino dell’asilo. Il dolore non passa, i medici diranno: “osteosarcoma”. Si dovrà amputare la gamba. Il resto della sua brevissima vita è una vera Via Crucis, fra atroci dolori, spesso ricoverata in ospedale, fino alla morte, che la raggiunge a soli sei anni e mezzo. Nonostante l’età, oltre alla testimonianza di chi l’ha conosciuta, Nennolina ci ha lasciato un diario e più di cento letterine rivolte a Gesù, Maria e Dio Padre, che rivelano una vita “mistica” davvero straordinaria! Iniziato il processo di beatificazione e nel 2007 già dichiarata “Venerabile” da Benedetto XVI, sarebbe la santa (non martire) più giovane della storia della Chiesa. 


In tempi più recenti, a cavallo tra XX e XXI secolo, abbiamo poi, sempre in Italia, la figura del giovane milanese Carlo Acutis (1991-2006), già noto in tutto il mondo* e “beatificato” il 10.10. 2020.
Ce ne eravamo occupati già nella Notizia del 23.02.2020.
* Ci sono oltre 200 siti e blog in diverse lingue a lui dedicati (questo è il sito ufficiale) (vedi) (questa è un’Associazione che porta il suo nome)
Dalla già nutritissima bibliografia su Carlo Acutis, in una  News del gennaio 2013, avevamo già segnalato: Nicola Gori, Eucarestia. La mia autostrada per il Cielo. Biografia di Carlo Acutis, Ed. S. Paolo, 2011. 
La storia di Carlo Acutis è raccontata anche nel libro “Il chicco di grano. Storie di Santi giovani in mezzo a noi” (NBQ) (vedi).

È in corso anche la Causa di beatificazione di un altro giovane italiano contemporaneo, Matteo Farina (1990-2009) (vedi Notizia del 8.05.2020) (vedi)

Ultima notizia …
Il 10 dicembre scorso è stata “beatificata” (a Barbacena, in Brasile, dove aveva vissuto, anche se appartenente alla comunità maronita di origine libanese) la giovane Isabel Cristina Mrad Campos (1962-1982), uccisa all’età di 20 anni per sfuggire ad un tentativo di stupro (per questo è già considerata la “Maria Goretti del Brasile”) e “in odio alla fede” (quindi col titolo di martire). (leggi)

[Sulle biografie di Santi e Beati bambini e giovani, vedi un sito apposito)]

[Ecco poi un altro bel sito sui giovani santi]

Esistono poi testimonianze di santità, offerte da bambini di oggi, che sono ancora sconosciute al mondo (ma non a Dio!) e che ci colpiscono fortemente per la loro altezza ed eroicità.
Ne ricordiamo in particolare una, che è particolarmente commovente (vedi Notizia del 16.03.2021): si tratta della piccola Teresita Castilla de Diego, morta a Madrid il 7.03.2021 all’età di 10 anni. Colpita da un tumore al cervello, offrì il suo atroce Calvario con un amore sconfinato a Gesù, offrendo le sue sofferenze come un’opera “missionaria” e nell’attesa fervida dell’incontro col “suo” Gesù! (leggi/vedi

C’è poi la testimonianza e straordinaria esperienza spirituale di un bambino di soli 8 anni, Antonio Terranova, nato a Palermo il 14.07.2004 e morto (di tumore) il 23.02.2013. È incredibile vedere come la grazia e l’amicizia di Gesù può far vivere il dolore e la morte in modo straordinariamente maturo e cristiano persino in un bambino così piccolo! (ecco la sua testimonianza in 3 puntate: leggileggileggi).

Nella sezione Video del sito si trova anche la testimonianza del giovane David Bucci (1999-2017), che parla con totale serenità cristiana della sua ormai imminente morte (per tumore) (video) e di cui si manifestano già i frutti (leggi) (leggi)

Persino un incidente stradale che strappa alla vita una giovane vita, come quella di Marianna Boccolini (1992-2010), può produrre fiumi di grazie per molti, a cominciare dalla conversione della madre (ecco la sua testimonianza: leggi


Come vediamo, nel mistero del dolore e della morte, alla luce e in comunione con la Croce di Cristo può svelarsi un significato altissimo e una fecondità spirituale, per sé e per gli altri, di inestimabile valore (vedi Documento di Giovanni Paolo II Salvifici doloris).



Questa è l’altra vita …
il significato vero della vita …
e la vita eterna …
che Gesù è venuto a portarci!