Dall’interno del Paese …


Il Partito Comunista Cinese compie 100 anni

Quest’anno il Partito Comunista Cinese celebra 100 anni di vita. Tra eliminazione fisica di avversari politici e dissidenti, morti causati dalla rivoluzione marxista-maoista, decessi per sfinimento e torture nei campi di rieducazione, morti di fame causati da ideologiche politiche economiche (v. politica del “Grande balzo in avanti” del 1958/1962) e bambini obbligatoriamente abortiti (per la politica del permesso del solo “figlio unico”), si può attribuire al Partito una carneficina di oltre 500 milioni di morti: “la più grande macchina di morte della storia”, come qualche autorevole analista ha ricordato (leggi)! Vi si aggiungano, anche nel presente, le limitazioni o soppressione delle principali libertà (religiosa, di coscienza, di pensiero, di informazione). Negli ultimi 2 anni non si dimentichi poi la responsabilità per la pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo, se non altro per il ritardo e la censura con cui nel 2019 è stata ammessa, per non dire le responsabilità diretta o indiretta del laboratorio militare di Wuhan, da cui il virus Covid-19 è partito [cfr. News del 27.10.2020, 16.08.2020, 13.04.2020, 2.03.2020]. Ancora in questi giorni gli autori di due articoli sul Covid-19 “vietati” dal Partito sono stati condannati a 15 mesi di prigione. (leggi)

Ebbene, in Cina si festeggia il grande Centenario e il presidente Xi Jinping rivendica con orgoglio questa storia. Persino la Chiesa Cattolica “Patriottica” (cioè quella fedele al Partito, oggi promossa anche dal Vaticano) è costretta a festeggiare il Centenario.
E in Occidente, invece di chiedere un processo per crimini contro l’umanità, si prende la Cina come “modello”. (leggi)
 

I Laogai

Tuttora la Cina possiede quasi 1.500 Laogai. Ufficialmente sono campi di detenzione, ma in realtà sono veri e propri campi di concentramento, con lavori forzati non retribuiti per 17 ore al giorno, centri di rieducazione mentale-culturale (lavaggio del cervello secondo l’ideologia comunista), dove si attuano pure continui stupri e torture di donne (come riporta un autorevole servizio della BBC) (leggi). Ecco la terrificante testimonianza di una reclusa che vi è riuscita a sopravvivere (leggi). 
I detenuti vengono anche usati per il prelievo forzato di organi (rivenduti dal governo).
[Anche E. Galli della Loggia si chiede sul Corriere della sera se il Ministro degli esteri Di Maio, tanto accalorato nel promuovere la novella “Via della seta”, sia cieco e ipocrita – (leggi)]


Il culto della personalità

Nei confronti poi dell’attuale Capo di Stato, Xi Jinping, è in atto da parte della dittatura comunista un vero “culto della personalità”. Dopo essersi presentato addirittura come l’unico Assoluto (e così deve essere predicato persino nella chiese, v. News del 2.03.2020), la sua dottrina (il suo pensiero politico), già inserita nella Costituzione, da quest’anno sarà anche materia di studio obbligatoria in tutte le scuole cinesi, dalle elementari all’università (leggi).


Figli … solo col permesso del governo

Per molti anni il governo comunista, per far fronte all’enorme popolazione cinese (1,4 miliardi di persone), ha vietato di avere più di un figlio, provocando così 300 milioni di aborti forzati (uccisioni anche al momento della nascita). Ora invece anche la Cina (contrariamente all’Europa occidentale che va incontro al “suicidio demografico”, anzi sarebbe già morta, se non altro per l’impossibilità di pagare le pensioni e i servizi sanitari alla popolazione invecchiata, se non ci fossero gli immigrati, con tutti i problemi che ciò comporta) s’è accorta che la denatalità non diminuisce ma accresce i problemi sociali ed economici (meno figli non sono solo meno bocche da sfamare ma anche meno mani per lavorare e più anziani che non si riesce più a sostenere). 
I dati del 2019 hanno infatti rilevato che le nascite erano calate del 18%; e ciò ha preoccupato il partito e l’ha spinto ad abbandonare il controllo delle nascite (leggi). Per questo da quest’anno il Governo/Partito permette anche il 3° figlio! (leggi)
Rimane comunque incredibile che sia il Partito (dittatura comunista) a stabilire il numero di figli di una coppia!


Virologia e genetica per scopi militari

Il Partito non si fa scrupoli, di nessun tipo. Il progresso scientifico deve essere messo al servizio della politica, anche per scopi militari. Non si tratta di preparare solo sempre più potenti bombe atomiche, ma di produrre sempre più micidiali bombe batteriologiche. Infatti il laboratorio biologico di Wuhan, da cui è partito il Covid-19 (cfr. News 27.10.2020, 16.08.2020) è militare ed è ora totalmente in mano all’esercito cinese. Tra l’altro la produzione/modificazione artificiale di questi “virus” è estremamente rischiosa, in quanto potrebbe sfuggire di mano agli stessi artefici, non solo appunto per il pericolo di fuoriuscite, accidentali o volute da qualcuno, comunque poi incontrollabili, ma anche per la capacità di tali “virus modificati o artificiali” di riprodursi e produrre “varianti” sempre più potenti e inattaccabili, dove persino i cosiddetti “vaccini” non farebbero che ulteriormente rafforzarli!

Inoltre, il Partito-governo mette pure la “genetica” al servizio di scopi militari. Avevamo già visto gli studi per preparare “militari geneticamente modificati” e rafforzati (cfr. News del 31.12.2020). Ora la Reuters rivela che la Bgi Group, multinazionale cinese di test prenatali, da anni collabora con l’esercito cinese (Esercito Popolare di Liberazione), mettendo a disposizione dati e campioni di DNA di madri ignare e dei loro feti (leggi). Si tratta di “ingegneria genetica” per imparare a modificare il DNA umano in modo da produrre appunto soldati “potenziati” e persino “trans-umani” (il transumanesimo non è più oggetto da fantascienza, ma un dichiarato progetto, anche negli USA) o addirittura per annientare l’uomo (un progetto satanico)!
C’è chi seriamente ipotizza che anche i cosiddetti vaccini possano già essere prodotti e usati a questo scopo, secondo una logica se non bellica almeno malthusiana (cioè di artificiale riduzione drastica della popolazione mondiale) … comunque diabolica!

Sistemi di controllo di massa

Allo stesso modo, il potere comunista cinese non si fa scrupoli di mettere la loro sempre più potente tecnologia al servizio del controllo di massa all’interno del Paese e dello spionaggio all’estero (cfr. News del 2.03.2020 e News/documento del 1.07.2021).

Il Governo cinese vuole piazzare l’installazione di 500 milioni di telecamere, per localizzare (in soli 7′) ogni postazione del cittadino nelle città (in carti casi anche nelle abitazioni private!); ma si serve anche degli immensi “big data” dei suoi colossi come Alibaba, Baidu e We Chat, per individuare e archiviare i dati sulle scelte, acquisti, gusti personali e altre caratteristiche dei cittadini. Anche il potenziale 5G, che sta pian piano coprendo il mondo (peraltro con grave inquinamento elettromagnetico) può essere asservito a questo scopo.
Siamo passati dal proverbiale “Dio ti vede” all’attuale “il Governo ti vede!”.

Come abbiamo visto (cfr. News del 2.03.2020), con il nuovo “Sistema di Credito Sociale” il governo rileva i comportamenti dei cittadini (ranking), li valuta con un punteggio e li premia o li castiga con forti conseguenze (vantaggi o svantaggi) personali e sociali.

Telecamere, sistemi di riconoscimento facciale, tracciamenti elettronici vari, 5G, stanno permettendo un vero controllo di massa. È venuta ancora in anteprima mondiale dalla Cina la proposta di un “passaporto sanitario” obbligatorio per permettere i viaggi internazionali e persino per molte attività interne (all’inizio la proposta fece rabbrividire il mondo ed oggi è invece già diventato un obbligo per molti Paesi, Italia in primis) (cfr. News del 28.11.2020).

A proposito di controllo sociale e degli smartphone: il caso Grindr
Il governo cinese obbliga le società tecnologiche di comunicazione a fornire i propri dati di raccolta di informazioni, tutti i dati degli utenti, le loro comunicazioni private, le loro scelte e persino la loro ubicazione. A ciò contribuiscono anche le nuove “app di geo-localizzazione”, così che i nuovi incontri interpersonali resi possibili da tali sistemi, anche a scopo sessuale, rendono gli utenti (che acconsentono a tale utilizzo, altrimenti le app non funzionano) facilmente ricattabili, oltre che controllabili.

Una di queste “location-based app” è Grindr (spesso utilizzata per incontri anche a sfondo sessuale, etero ed omo). Grindr (27 milioni di utenti) è una società che era californiana, ma nel 2016 è stata acquisita (per $ 93 milioni) dalla società cinese Beijing Kunlun Tech. Solo dopo la vendita gli USA si sono accorti di quale rischio poteva comportare che il governo cinese possedesse tale app e relativi dati utenti; per cui nel 2020, su richiesta del governo USA, è stata ricomprata da una società statunitense per $ 608 milioni. Però, nella fase di proprietà cinese (2016/2020), la Grindr ha consentito a operatori di terze parti di accedere ai dati personali di milioni di utenti, inclusi i loro dettagli personali (ad esempio in riferimento perfino all’HIV). La società ha negato di aver fornito tali dati-utente al governo cinese, ma un ex dipendente ha dichiarato al Los Angeles Magazine che la Cina ha la forza per obbligare persino un potente azionista cinese della Grindr anche negli USA a fornire questi dati. (leggi)
Risulta che nel 2018 (cioè durante la proprietà cinese) l’app di geolocalizzazione “Grindr” sia stata utilizzata 16 volte anche all’interno di aree molto riservate della Città del Vaticano e in orari notturni (il che potrebbe rendere la CdV ricattabile dalla Cina anche ad altissimo livello, ad esempio compromettendo il curriculum di una potenziale autorità ecclesiastica o di una nomina episcopale) (pillarcatholic.com : Location-based apps pose security risk for Holy See).

La Cina sponsorizza addirittura l’organizzazione di hacker RedDelta.

Il sistema di sicurezza informatica Recorded Future ha rilevato che nel 2020 RedDelta ha compiuto intrusioni, oltre che ad Hong Kong, pure nella Città del Vaticano ed in importanti istituzioni ecclesiastiche, come il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere, che gestisce anche AsiaNews), sia in Italia che in Cina.


Hong Kong … disperata

Hong Kong, terminato il periodo di appartenenza inglese, è stata politicamente annessa alla Cina (nel 1997), sia pur (fino al 2047) come Regine amministrativa speciale; ma, per la pressione sempre più forte del governo cinese, vede ridursi sempre più i proprio margini di libertà, anche a livello dei diritti fondamentali dei suoi cittadini (cfr. News del 4.06.2020).
Tale situazione ha provocato com’è noto numerose e forti proteste sociali, duramente represse. Ora risulta pure, tra i cittadini di Hong Kong, una crescita esponenziale di gravi disturbi mentali e di suicidi. (leggi)



Due potenti tempeste di sabbia

Il governo, cioè il Partito comunista cinese, si crede il “padrone del mondo” e il Presidente una nuova divinità (cfr. News del 2.03.2020) … ma, prima ancora del giudizio di Dio (cui tutti saranno sottoposti, con esiti eterni), anche il creato sembra talora impartire all’uomo qualche lezione di umiltà.
Così il 14.03.2021 Pechino è stata colpita dalla peggiore “tempesta di sabbia” degli ultimi 10 anni (leggi); ed anche il 25.07.2021 una terribile tempesta di sabbia ha inghiottito Dunhuang, nel nord-ovest del Paese (vedi). La visibilità è scesa a m. 5 e l’aria è diventata quasi irrespirabile.
Ricordiamo inoltre che la Cina è il Paese più inquinato (e inquinante) del mondo – e ciò nel silenzio complice anche dei catastrofisti del clima e della demonizzazione della Co2 – con una produzione del 28% delle emissioni mondiali di anidride carbonica (ma il Presidente Xi Jinping assicura la “decarbonizzazione”, entro il 2060 …!).


 

Il controllo e la sottomissione della Chiesa …

Come abbiamo sopra ricordato, persino la Chiesa (“patriottica”) è costretta a celebrare il Centenario del Partito Comunista Cinese, che ha prodotto milioni di martiri cristiani! Ha infatti ricevuto delle precise direttive dal Partito. Un ulteriore segno che il governo comunista, nonostante i recenti accordi col Vaticano, non solo vuole sottomettere la Chiesa ma ne vuole persino fare un “megafono” della sua propaganda. Così i cattolici cinesi sono ora costretti a celebrare i loro più grandi persecutori. (leggi
Secondo molti osservatori, dopo la firma dell’Accordo con la Santa Sede (accordo provvisorio e segreto, firmato nel 2018 e prorogato nel 2020 per altri 2 anni), la persecuzione del governo cinese contro i cattolici (specie quelli non ufficiali che non si sono sottomessi al Partito come fa invece la “Chiesa patriottica”) è addirittura aumentata. L’Accordo sino-vaticano riguarderebbe solo la nomina di nuovi vescovi, ma avrebbe lasciato in sospeso le altre questioni. Invece le forze di polizia hanno messo vescovi agli arresti domiciliari, comminato multe altissime ai fedeli, cacciato parroci dalle chiese, arrestato sacerdoti e seminaristi. 
[leggi – AsiaNews, 22.05.2021]

Ricordiamo che in tutta la Cina l’ingresso nelle chiese e la partecipazioni alle attività parrocchiali (compreso il catechismo) è proibito ai minori di 18 anni! (cfr. News del 2.03.2020)
 

Ultime notizie …

Il vescovo di Xinxiang (Prefettura apostolica dell’Henan, che conta 100.000 cattolici, ma non è riconosciuta dal governo), mons. Giuseppe Zhang Weizhu, è stato arrestato il 21.05.2021 da 100 poliziotti (della provincia dell’Hebei, a sud di Pechino) insieme a 7 suoi sacerdoti (4 professori di Seminario) e 10 seminaristi; sono stati pure sequestrati tutti i loro effetti personali. La loro sorte rimane ancora sconosciuta. Mons. Weizhu, 63 anni, è stato ordinato vescovo nel 1991 ed ha già subìto diversi periodi di prigionia.

La diocesi di Xinxiang usa come seminario una piccola fabbrica di proprietà di un cattolico dell’Hebei. Seguendo le direttive dei “Nuovi regolamenti sulle attività religiose”, la fabbrica è stata chiusa e il direttore dell’impresa è stato arrestato. Poiché la Prefettura apostolica di Xinxiang non è riconosciuta dal governo cinese, in quanto non appartenente alla Chiesa “patriottica”, tutte le attività di sacerdoti, seminaristi e fedeli sono considerate “illegali” e “criminali”. Dato l’enorme dispiego di forze di polizia per questo intervento del 21.05.2021, si pensa ad un raid programmato per estirpare questa chiesa clandestina. Ora i poliziotti stanno cercando altri seminaristi che sono riusciti a fuggire e stanno andando di casa in casa alla loro ricerca. Se scoprono che vi sono segni riconducibili alla fede cattolica (croci, statue, immagini sacre, foto del papa, ecc.), i possessori vengono multati e gli oggetti sequestrati e distrutti.

Come abbiamo già altrove ricordato (cfr. News/Documento del 3.08.2021), il 27.07.2021 anche p. Giuseppe Liu, della diocesi di Mindong (Fujian), avendo rifiutato di aderire alla “Chiesa patriottica”, è stato arrestato dalla polizia. Dopo 10 ore di torture, 6 poliziotti lo hanno costretto a firmare l’adesione alla Chiesa “patriottica”.
Si pongono poi in atto sempre nuovi sistemi di controllo. Da pochi giorni a Qiqihr (distretto Meilisi Daur, regione nord-orientale del Heilongjiang) le autorità cinesi hanno introdotto il “Sistema di ricompensa per la segnalazione di reati di attività religiose illegali”, compreso atti di culto non autorizzati. Si tratta di un nuovo sistema di controllo fondato sulla delazione di privati, con un “premio” che può raggiungere anche 1.000 yuan (circa $ 150). Chiunque può compiere tale denuncia, anche rimanendo anonimo, per lettera, per e-mail o per telefono. Cosa siano però le attività religiose considerate illegali rimane molto sfumato: si va dalla questione Covid-19 (assembramenti proibiti) a qualsiasi attività che non si sottometta al governo (ad esempio per chi non partecipa alla Chiesa patriottica). Riguarda anche l’impossibilità di distribuire materiale religioso (stampe o pubblicazioni) all’esterno dei luoghi di culto o di promuovere donazioni “non autorizzate”.
Tale sistema è già in uso in altre parti della Cina, come il distretto di Boshan nello Shandong (leggi).



Rapporti esteri della Cina …

Cina-Russia

La progressiva conquista del mondo da parte della Cina potrebbe provocare gli USA ad uno scontro (anche Biden alterna aperture e minacce); ma la Russia di Putin (cfr. News del 29.01.2021) non sta a guardare e intensifica invece i rapporti commerciali con la Cina (con cui peraltro confina per Km. 4.250; nella regione nord-orientale della Cina, cioè lo Heilongjiang, si parla addirittura russo).
Nelle prime settimane del 2021 il “Ministero per lo Sviluppo economico” della Russia ha organizzato una sorta di presentazione delle regioni russe per gli investitori cinesi, cui ha fatto seguito (8.02.2021) un “Indice di prospettiva delle regioni cinesi per il commercio con le compagnie russe” ad opera dell’Unione Russo-Asiatica degli industriali e imprenditori. Molte aziende cinesi opereranno in Russia e la Russia avrà molti interessi in Cina. Particolare importanza avrà appunto la regione cinese dello Heilongjiang (confine russo), sia per questi scambi commerciali tra i due enormi Paesi sia per le vie di comunicazione tra di essi (leggi). Negli ultimi 15 anni gli investimenti privati cinesi in Russia sono giunti a 56 miliardi di $; godono anche di tassazioni agevolate, con visti e facili permessi di soggiorno. Al contempo la Russia sta costruendo due centrali nucleari in Cina (Tianwan) (leggi).

Russia e Cina … in Afghanistan
Un rapporto privilegiato tra Cina e Russia riguarda anche il contrasto al terrorismo islamico. Dopo il tracollo della situazione in Afghanistan, il problema si manifesta infatti con ancor maggiore gravità e urgenza. Russia e Cina sono comunque interessate a riempire il vuoto lasciato dagli Stati Uniti, a cui tutti i media dei due Paesi continuano a rimproverare gli errori che hanno portato alla crisi attuale (leggi). 

Ecco poi delle notizie già apparse nella News del 19.08.2021:

Se escono gli USA entrano Cina e Russia (leggi)
Cina e Russia si stavano preparando da tempo al ritiro degli USA e al rientro dei “Talebani” (leggi) [AsiaNews, 16.07.2021]
Una minaccia e una sfida permanente per l’Occidente? (leggi) [Corriere della sera, 13.08.2021]


Cina – Israele

È noto che il grande potere di Israele dipenda anche dalla forza economica che gli Ebrei hanno negli USA, da cui l’appoggio incondizionato degli USA (e persino dell’ONU) alle scelte di Israele in Medio Oriente. 
Ora però, specie dopo le sciagurate scelte dell’amministrazione Obama (& H. Clinton), sia in Libia (provocando il caos) che a sostegno delle cosiddette “primavere arabe”, per concludere con la tragedia della Siria (demonizzazione di Assad) e l’occulto sostegno addirittura dell’ISIS (Stato Islamico), l’importanza degli USA in Medio Oriente è in costante declino. Dopo le guerre in Iraq e Afghanistan, la presenza USA e ONU sta facendo vedere proprio in questi giorni il fallimento della loro “missione” (v. News del 19.08.2021). La Russia di Putin ha mostrato invece di non essere più un rudere del comunismo, ma, anzi, che senza il proprio intervento non si può pensare di giungere ad alcuna soluzione dei gravi problemi di geopolitica. Ed ora c’è ovunque la presenza potente e senza scrupoli della Cina! Ed ecco che spunta allora l’interesse di Israele per la Cina e persino un accordo tra i due Paesi (che preoccupa molto gli USA)! (leggi
Nei mesi scorsi il Ministro degli Esteri cinese (Wang Yi) ha persino offerto la “mediazione” della Cina nel dialogo Israele-Palestina, scalzando il consolidato e storico ruolo degli USA. [Tra l’altro da maggio (2021) la Cina è a capo del Consiglio di sicurezza ONU]. Non importa se in questi anni la Cina ha persino acquistato potenti droni militari da Israele (per milioni di $), ma in passato ha venduto razzi Weishi-2 ai palestinesi ed ha addestrato le milizie palestinesi di Gaza, oltre ad aver varato rapporti con molti paesi arabi e persino con l’Iran (nemico giurato di Israele) (leggi).
Pur di allargare il proprio potere mondiale la Cina è disposta a tutto!

 

Cina – Iraq

Il governo iracheno vuole progressivamente svincolarsi dall’Iran per il proprio fabbisogno di energia elettrica. Ha quindi guardato alla Cina per sviluppare impianti ad energia solare. In questi giorni ha infatti firmato un accordo iniziale con il gigante PowerChina per la costruzione di una centrale della portata di 2mila megawatts (leggi).

 

Cina – Argentina

Gli interessi economici e commerciali cinesi si spingono non solo in Africa ma anche oltre oceano, anche nell’America latina, specie sulle coste atlantiche. Ad esempio, nonostante qualche timida protesta ambientalista, centinaia di navi cinesi continuano a depredare le risorse ittiche del Sud-America, specie nei mari dell’Argentina (leggi). 

 

A proposito dei preparativi di Guerra …

Mar Cinese
Nelle Flash-News del 6.07.2021 e del 12.08.2021 abbiamo visto quanti sintomi ci sono nel mondo che si stia preparando una grande Guerra. Ebbene, in questi giorni il più grande gruppo navale britannico dai tempi delle Falkland è arrivato nel Mare delle Filippine. E si muovono le flotte nel Mar Cinese meridionale. Tutti contro la Cina? (leggi

Taiwan
È dal 1949 che l’isola di Taiwan si ostina a rimanere indipendente e democratica, mentre la Cina continentale comunista la considera una propria “provincia ribelle” e vuole riannettersela (ponendo ostacoli diplomatici ai Paesi, compreso Città del Vaticano, che riconoscono lo stato di Taiwan). 
In questi giorni, visto quanto successo in Afghanistan (ritiro USA e vittoria dei Talebani) Pechino ha subito approfittato per dire a Taiwan che ora gli USA non la proteggeranno e allora conviene unirsi alla Cina. Intanto Pechino ha avviato massicce esercitazioni aeree e navali proprio a ridosso di Taiwan (380 sorvoli aerei militari cinesi su Taiwan da gennaio). A buon intenditor! (leggi